FONDI PNRR: San Giovanni in Fiore IN VETTA PER EFFICIENZA.

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Di San Giovanni in Fiore in Movimento

Riceviamo e Pubblichiamo

Mentre nel Governo nazionale mettono le mani avanti, parlando di inadempienze del Governo precedente, qui a San Giovanni in Fiore confluisce la maggior parte dei Milioni di euro del PNRR, grazie ad un’amministrazione e tecnici che sono davvero competitivi e potrebbero, addirittura, sanare, non solo qui in loco, ma anche a livello calabrese e nazionale, tutte le criticità venutesi a creare.

Non ci credete? A dire il vero non ci crediamo neanche noi, ma, se non altro, a parole c’è chi lo rende credibile.

E, poi, ci sono anche i creduloni e i Ciechi!

E speriamo, davvero, che, oggi, Santa Lucia possa fare il miracolo, facendo acquisire la vista almeno ai Ciechi!

San Giovanni in Fiore in Movimento

IL MAROCCO e le ipocrisie di radical chic.

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Siamo diventati tutti marocchini.

“Questo Marocco è una magia!”; “Lasciamoli festeggiare!”; “Ora tocca a loro!”; “Che bravi questi marocchini!”; “Che invadano le piazze!”. “Bravo Marocco!”; “Viva il Marocco!”; “Un popolo ed immagini straordinari!”; “Bellissimi!”; “Grandi!” ecc.

Potremmo continuare sino a domattina.

Auguriamo alla Nazionale di Calcio del Marocco di vincere i Mondiali del Qatar!

Ma che il passaggio di un turno importante ai Mondiali di Calcio possa, ad un tratto, di punto in bianco, in modo precipitoso, emotivo e travolgente, far diventare tutti buoni e pro marocchini, è poco credibile e contraddittorio rispetto ai comportamenti e ai reali atteggiamenti che in tanti hanno, quotidianamente, nei confronti degli stranieri presenti nelle nostre comunità.

Le espressioni e apprezzamenti di vario tipo, come quelli su elencati, sono un tipico prodotto della cultura radical chic e dei suoi esponenti, i quali, vivendo e stando bene, pensano di lavarsi le loro coscienze nei confronti di chi non se la passa molto bene o vive da straniero emarginato.

E questi, ogni volta che si tratta di impegnarsi concretamente per aiutare gli stranieri, famiglie di marocchini ecc., che risiedono o che vivono nelle nostre comunità, si girano dall’altra parte.

Gente da salotto. Quei salotti dove, iperprotetti, vivono di eterni ipocriti sempre pronti a far sfoggio dei propri buoni sentimenti, purché, naturalmente, non si tocchino le loro tasche.

La vera solidarietà, la vera accoglienza, la vera integrazione, il vero rispetto verso i marocchini e tutti gli altri stranieri, sono un’altra cosa.

Non può essere solo il fatto di essere bravi nel calcio, di passare un turno a una competizione sportiva a far diventare un popolo degno di rispetto, di attenzione e di ogni diritto personale e sociale. C’è bisogno di tutt’altra cultura oltre che di tutt’altra benevolenza!

E’ soprattutto ipocrita, parlare del Marocco, e non solo, semplicemente durante un mondiale calcistico e poi dimenticarsi di esso fino al prossimo record da prima pagina.

E succederà quello che è sempre successo: per qualche giorno prime pagine in abbondanza, poi sempre più indietro fino a sparire nell’oblio della cronaca.

Oggi con il successo calcistico del Marocco si predica un peloso buonismo, ma poi, quasi tutti, vedono nei migranti, negli stranieri, solo dei nemici invasori.

Ed è del tutto ovvio che la verità non sta in una competizione calcistica, nelle espressioni di buonismo momentaneo, perché solidarietà, accoglienza, integrazione e aiuto, significano avere la cultura e la capacità di accettare “l’altro da sé”!.

Perché ogni immigrato, ogni straniero, ha il diritto di conservare intatta la propria cultura, di aver la libertà di considerare o non considerare certi valori, ma solo l’obbligo di rispettare le leggi del Paese in cui emigra.

Fenomeno abbastanza complesso che non potrà certo essere risolto tifando provvisoriamente una squadra sportiva.

Come sta succedendo con il Marocco, Paese i cui cittadini e le cui famiglie, scappati via per i più disparati motivi, trattati quasi da paria nei Paesi stranieri, sono posti, momentaneamente, all’attenzione come persone degne di rispetto, causa un’ottima performance sportiva della loro nazionale di calcio, con un peloso buonismo e un’ipocrisia di radical chic!

SGF IN PIAZZA

L’ATTUALE GOVERNO VUOLE PENALIZZARE ANCHE I GIOVANI.

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Quando una cosa è giusta è giusta, a prescindere dai colori politici!

NON SI PENALIZZINO I GIOVANI, GIÀ SPESSO E VOLENTIERI DIMENTICATI!

Da “Il Fatto Qotidiano.it”

La maggioranza vuole cancellare il bonus cultura per i 18enni. Opposizioni: “Assurdo, danneggia i ragazzi e gli operatori del settore.

La maggioranza che sostiene il governo Meloni vuole abrogare il Bonus cultura da 500 euro per i diciottenni (18app) creato dal governo Renzi e reso strutturale lo scorso anno. Un emendamento alla manovra presentato da Federico Mollicone (Fdi), Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (FI) chiede infatti di utilizzare diversamente i 230 milioni disponibili per la misura: verrebbero destinati a incrementare il Fondo per il sostegno economico temporaneo per i lavoratori dello spettacolo, istituire un “fondo per il libro”, dare indennità ai dipendenti del ministero della Cultura, finanziare le celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi e la rievocazione storica della Girandola di Castel Sant’Angelo. Nonché per dare più soldi al settore dei festival, dei cori e delle bande musicali. Le opposizioni protestano, così come i comparti che beneficiano della misura.

Dario Franceschini, ex ministro della Cultura del Pd, su Twitter definisce la volontà di azzerare il bonus “una cosa assurda dopo che Francia, Spagna e Germania hanno introdotto un bonus scultura esplicitamente ispirato dal nostro. Il governo faccia marcia indietro e non tagli alla cultura”. I parlamentari M5s delle commissioni Cultura aggiungono che “il danno sarebbe enorme, perché le risorse a copertura di questo strumento sono state rese stabili nella scorsa legge di bilancio e gli operatori del settore contano su quegli introiti. Dopo la pandemia il settore culturale va sostenuto con misure che si dispiegano nel tempo, soprattutto in questa fase di crisi energetica e di calo generalizzato dei consumi”. In campagna elettorale Giorgia Meloni, ricordano, “disse testualmente “ai giovani è stato tolto tutto, il diritto all’educazione, alla socialità, allo sport. È nostra responsabilità restituire ai ragazzi quello che gli è stato tolto”. E invece è proprio lei a togliere risorse per i giovani”.

L’emendamento non piace ovviamente nemmeno ai renziani, che pure in questi giorni guardano con soddisfazione alla riforma della giustizia annunciata dal governo di destra. Matteo Renzi su twitter parla di “un errore gravissimo” e lancia una petizione contro il taglio. “Io sono pronto all’ostruzionismo parlamentare. Ma chiedo a tutti di darci una mano”, ha scritto. La deputata Maria Elena Boschi, ex ministra di Renzi, rivendica che “il bonus Renzi per i diciottenni” 18app “ha aumentato i consumi culturali e aiutato molti giovani a essere cittadini consapevoli. Viene copiata in tutta Europa. Cancellarla oggi sarebbe una follia“. Per questo “Chiedo alla premier Meloni di bloccare questo autogol“.

Sulle barricate anche il numero uno della Federazione industria musicale italiana Enzo Mazza. “L’emendamento per abolire il bonus cultura è uno schiaffo ai giovani già penalizzati da assenza di politiche per le nuove generazioni. Un danno enorme per la cultura. Il bonus per anni è stato un successo che ha avvicinato i ragazzi a libri, musica e film, tanto da essere copiato da Paesi come Francia, Spagna e Germania” ricorda a sua volta.

SGF – PRIORITÀ DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

Di San Giovanni in Fiore in Movimento

Riceviamo e pubblichiamo.

Ieri mattina, alcuni suoi autorevoli esponenti hanno portato il saluto dell’Amministrazione Comunale ai bambini dell’istituto scolastico comprensivo “Fratelli Bandiera” mentre decoravano un albero natalizio con materiali riciclati nel CORTILE DELLA SCUOLA MEDIA “MARCONI”.

Nel contempo, altri ragazzi delle medie hanno intonato, sempre NEL CORTILE, dei canti natalizi.

Tutto pedagogico, formativo, gioioso, contagioso con un’atmosfera di grande condivisione nell’attesa del Santo Natale.

Anche DECORO URBANO si è occupato e ha partecipato a questa attività.

Insomma tutto bello, TRANNE una cosa: IL PAVIMENTO DEL CORTILE DELLA SCUOLA MEDIA “GUGLIELMO MARCONI”.

Un’INDECENZA e forse anche PERICOLOSO!

Domanda:

COM’È POSSIBILE CHE NESSUNO SE NE SIA ACCORTO?

Eppure la nostra Amministrazione Comunale spende per l’anno 2022, anticipando anche la spesa per il 2023, (73 Mila e Duecento euro), che equivalgono a (141 milioni 734 Mila 964 delle vecchie lire), PER LE LUMINARIE!

Precisiamo, infine, che nelle scuole pubbliche d’obbligo, il recupero e la manutenzione delle strutture competono al Sindaco del Comune sul cui territorio si trova la scuola interessata.

Cosa dovremmo dire? DIMETTETEVI TUTTI?

Buona Festa dell’Immacolata!

San Giovanni in Fiore in Movimento
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MAGISTRATURA: le espressioni, i termini e le varie filosofie per delegittimarla.

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Di SGF IN PIAZZA   23 gennaio 2021

Diversi sono i termini truffaldini, nonché narrazioni e filosofie varie usati da certo giornalismo, mass media, politici e soggetti vari con campagne stampa mirate a delegittimare la Magistratura.

Una sorta di linguaggio viene usato di continuo con espressioni prive di senso e deformi tendenti a travisare la realtà dei fatti che ossessivamente ripetute infiltrano la mente dei cittadini come se fossero logiche e vere.

Così facendo, ovvio, si crea un certo clima di ostilità nei confronti dei giudici e della Magistratura.

In sintesi, qui di seguito, abbiamo voluto elencare, per spiegarci meglio, alcuni termini ed espressioni truffaldini usati volutamente dagli addetti ai lavori che, il più delle volte, influenzano la collettività perché spesso, involontariamente, distratta o inconsapevole

(L’enorme potere dei giudici)

Applicare la legge, costituzionalmente prevista, non è un enorme potere dei giudici, ma è un loro dovere, è la loro funzione. Comunque sia, definire un enorme potere solo quello dei giudici, della Magistratura, rispetto agli altri due previsti: legislativo ed esecutivo, fa sempre un certo effetto, e fa comodo, certamente, ad un certo tipo di persone.

( Abuso distorto della custodia cautelare)

Secondo diversi politicanti, corrotti, giornalisti e mass media pennivendoli, i giudici utilizzerebbero la custodia cautelare, nelle diverse forme, per rovinare carriere politiche, far confessare gli indagati e accusare altri. Falso, non è cosi! Qualcuno ricorderà un qualche giudice che disse : “Noi non li arrestiamo perché confessino. Noi li arrestiamo e molti confessano”. È chiaro che la differenza è fortemente sostanziale. Certo, poi se uno, dopo essere stato arrestato confessa e viene liberato, è perché non c’è più pericolo di fuga, o di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove. Questo, però, non significa che è innocente, come tanti vorrebbero far capire accusando di cattiveria i giudici, e il giusto processo, previsto dalla legge, nei suoi confronti continua. Magari per tutti i tre gradi di giudizio previsti fino a sentenza definitiva.

(Giustizia ad orologeria)

Altra espressione truffaldina. La giustizia ad orologeria non esiste. La Magistratura non fa politica o sceglie i tempi della giustizia che ad essa fanno comodo. Esistono i tempi della giustizia in base alla legge ed alle procedure. Questa espressione, se si ci fa caso, è anche socialmente iniqua, fuorviante e razzista.

Quando la giustizia arriva per certuni si grida subito alla giustizia ad orologeria.

Da questa espressione si ricava, infatti, che politici, dirigenti, potentati e ricchi vanno lasciati in pace, anche se farabutti e ladroni, mentre dei poveri cittadini si può fare ciò che si vuole in ogni momento. Nessuno dice mai niente. Ma per fortuna la Magistratura, in ogni caso, applica semplicemente la legge

(Urgente riforma della giustizia)

Di sicuro, nessuno lo nega, anche la Magistratura non lo nega, e per ciò andrebbe aiutata dalle istituzioni preposte e dalla stessa politica, esiste un’aberrante lentezza delle procedure penali e civili, con conseguenti varie distorsioni. Esiste una certa mancanza di tutela del segreto istruttorio e quindi di tutela dell’onorabilità di tanti cittadini che vengono coinvolti a qualsiasi titolo in delle indagini, ma non è in questo senso che tale espressione viene usata.

Oggi, sfruttando una certa ambiguità e giocando sull’equivoco per confondere la gente, la “riforma della giustizia” viene attribuita all’attività della Magistratura, dei giudici, i quali strariperebbero ed eccederebbero dai compiti che la legge assegna loro. Ma, sempre oggi, tale attribuzione, è normale, in quanto fino a qualche tempo fa la giustizia era tenuta a bada dai potenti, era soffocata dai potenti, per proteggere loro stessi. La giustizia doveva esistere solo per i poveracci. Non necessitava di alcuna riforma. Per fortuna, da qualche decennio, grazie all’apprezzamento e alla fiducia dei cittadini nei suoi confronti, la Magistratura ha preso più coraggio ad applicare la legge com’è suo dovere

(Giustizialismo)

Il giustizialismo si ha quando si verifica una rivoluzione o altro sommovimento in cui si generalizza eccessivamente facendo di ogni erba un fascio, ed il popolo, o altro potere costituitosi non democraticamente, infligge le pene a suo piacimento ed arbitrio a coloro che considera responsabili. Ma in un Paese civile e democratico qual è il nostro, l’applicazione della legge, per la contraddizione che non consente, non può mai essere “giustizialismo”. È semplicemente giustizia. In diversi casi i giustizialisti non sono i giudici come si vuol fare credere, ma semmai sono una certa stampa e tanti giornali che si accaniscono sulle persone indagate, e magari, poi, cambiando idea, per convenienza, spesso, sono la stessa stampa e gli stessi giornali che gridano al giustizialismo della Magistratura

(Garantismo)

È il massimo, o se preferite, il “Top”, di tutte le parole truffa. Con tale termine si intende un’applicazione della legge che non violi i diritti dell’indagato. Ma non esiste un’applicazione della legge garantista e una non garantista. Esiste l’applicazione della legge. Punto! E se si violano i diritti di un indagato, non si viola il “garantismo”, che non esiste, ma la legge. Ed è per questo che nel nostro ordinamento giudiziario e in un Paese civile qual è sempre l’Italia, esistono tre gradi di giudizio ed altri organismi di controllo. E anche e proprio perché l’errore, nonché la corruzione, sono insiti nell’uomo. Tuttavia è chiaro che ognuno è libero di non condividere una sentenza in base alla propria coscienza, conoscenze dei fatti e sensibilità, ma essa va rispettata, almeno in una democrazia qual è quella, sempre, italiana.

Infine è altrettanto chiaro che con certe narrazioni e filosofie varie, si vorrebbe far credere che esista un’applicazione della legge diversa da quella a cui sono obbligati e si devono attenere i giudici. Tutto ciò, ovvio, per gettare discredito e creare profondi sentimenti di avversione nei confronti della Magistratura rendendola invisa alla popolazione.

SGF IN PIAZZA

Tour Matera

Prenota la tua visita con una guida professionale autorizzata che saprà accompagnarti alla scoperta del caratteristico centro storico di Matera.

Ti accompagneremo nei viottoli più caratteristici dei Sassi di Matera, nei luoghi in cui sono stati girati i film più importanti. Visiterete i mercatini di natale che offrono prodotti tipici e tradizionali, artigianato natalizio, oggettistica e vin brûlé.

Il Tour prevede l’ingresso in una Chiesa Rupestre affrescata e l’ingresso in una Casa Grotta/Cisterna.

Il costo comprende il viaggio, La visita guidata e l’ingresso nelle attrazioni.

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GOVERNO BOCCIATO

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Corte dei Conti, Bankitalia, Sindacati e ora anche Confindustria, bocciano la manovra.
Cosa deve succedere di più?

Ah, dimenticavamo: queste istituzioni non contano nulla per il Governo.

Noi speriamo ci siano delle modifiche!

Non solo!

Come scrive Nicola Zingaretti in un EDITORIALE sul CORSERA di oggi, la maggioranza del Parlamento ha votato l’aggiunta della parola merito alla denominazione del ministero dell’Istruzione. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alcuni giorni fa del resto nel suo intervento di replica alla Camera dei deputati, parlando di giovani e scuola ha tra l’altro affermato: «…tutti sulla stessa linea di partenza, ma non tutti sulla stessa linea di arrivo. Dove arrivi deve dipendere da te».

Il comma due dell’articolo 3 della nostra Costituzione dice esattamente il contrario: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che … impediscono il pieno sviluppo della persona umana». È la «Repubblica» che deve rimuovere gli ostacoli, non «tu», non il singolo individuo.
Nessuno sottovaluta o mortifica il valore del merito delle persone. Il merito entra nell’articolo 34 della Costituzione grazie a un emendamento di Palmiro Togliatti sostenuto dal relatore Aldo Moro nel 1946. Laddove si parla di obbligo e gratuità dell’istruzione, Togliatti volle che fosse precisato che i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi hanno diritto al raggiungimento dei più alti gradi di istruzione.

Ed è stato necessario precisarlo perché già allora c’era una certezza: chi parte con uno svantaggio o da condizioni di oggettiva difficoltà, sociale o economica, da solo, anche se meritevole, non arriva agli stessi traguardi di chi parte con il vantaggio della ricchezza, dell’istruzione, di un ambiente favorevole al pieno sviluppo della persona.

Insomma questo Governo non rimuove gli ostacoli, li crea o li aumenta, violando la nostra COSTITUZIONE.

Prima questa DESTRA DESTRA DESTRA va a casa, meglio sarà per tutti!

SGF IN PIAZZA