SGF – POLITICA E AMMINISTRAZIONE: manca un’OPPOSIZIONE!

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Come diceva il divo Andreotti a volte il potere logora chi non ce l’ha. Ed è vero!

A parte il clima guerreggiante che in questi ultimi tempi si è venuto a creare nel modo di comportarsi sul piano dei rapporti umani e sociali, tra commercianti e artigiani con scorrettezze, sgarbi e villanie varie, tra addetti all’informazione, intellettuali, professionisti, cultori ed esponenti politici vari che si beccano e poi si pentono, rimangiandosi scritti, opinioni, idee e commenti contrari, il tutto in una cornice di malata competizione, nella nostra comunità ci sarebbe un compito fondamentale da espletare.

È il compito che la minoranza, in seno al Consesso Civico, insieme alla società civile, dovrebbe espletare per il bene comune sangiovannese.

E tale compito sarebbe quello di verificare che il comportamento dell’attuale Amministrazione sia improntato al massimo del bene comune e nell’interesse della collettività attraverso la costante verifica delle azioni e il diretto controllo sul territorio, anche in previsione dell’arrivo di eventuali fondi PNRR.

E con periodiche conferenze stampa il risultato di tali verifiche e controlli andrebbe comunicato alla cittadinanza, con la consapevolezza che poi alla fine i giudici di un determinato operato politico-amministrativo sono sempre ed esclusivamente i cittadini, il corpo elettorale.

Insomma, bisogna ritornare a fare politica!

Non vi è dubbio che da parte della minoranza, bene o male, vi è la partecipazione ai consigli comunali, ma poi, a parte qualche sporadica informazione, nulla si fa più, finisce tutto lì, lamentandosi di tutto.

E mentre il tempo scorre, oltre al venir meno il principio della trasparenza e dell’accessibilità alle informazioni che riguardano l’attività delle pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di favorire il controllo dei cittadini sull’operato delle istituzioni e sull’utilizzo delle risorse pubbliche, si materializza, causa la mancanza di un’opposizione intelligente e continua, un grave danno: una democrazia azzoppata che nuoce alla collettività.

Ed è per questo che nella nostra comunità vi è, a nostro parere, una compromissione dell’equilibrio democratico.

Malgrado i membri di giunta e maggioranza non brillino come forti personalità nello svolgere le loro funzioni con autonomia di pensiero, tale compromissione non è rappresentata dalla nuova governance eletta democraticamente, ma dall’opposizione.

Opposizione che non c’è! O che non è efficace, o che non controlla, o che non ottiene grandi risultati, ma anche, per certi versi, un’opposizione finta!
In un certo senso manca, in sostanza, quel pluralismo tipico delle comunità che è a fondamento della gestione della cosa pubblica in modo più aperto, più forte, libero, trasparente e democratico.

L’operato politico-amministrativo può essere condivisibile o meno, la comunicazione e la trasparenza possono essere giudicate sufficienti o meno, ma se nell’amministrazione di una comunità manca un vero conflitto e dissenso democratico sociale, l’ossigeno per la convivenza tra cittadini con idee diverse si affievolisce.

E ciò riduce la libertà individuale, aumenta la rassegnazione, rallenta l’azione politica per il bene comune e quindi lo sviluppo economico, culturale e sociale della comunità.

La comunità sangiovannese spesso non ha la forza, la spinta, la giusta consapevolezza e l’aiuto necessari per poter dissentire quando dovrebbe, e andrebbe stimolata con la dovuta informazione e trasparenza sui fatti politici e amministrativi.

Tanti cittadini ignavi, ma fortunatamente c’è anche chi sentendosi preso in giro produce esposti alle autorità competenti, si rassegnano accettando passivamente e in silenzio, e magari applaudendo pure, tutto quello che succede.

E questo, molto probabilmente, si verifica in considerazione anche del fatto che essi non sono totalmente consapevoli dei loro diritti incontrando difficoltà a capire le dinamiche politico-amministrative essendo privi di una determinata conoscenza di come dovrebbe essere una reale e proficua gestione della “res publica”.

Di qui la necessità, non solo come minoranza in seno al Consiglio Comunale, ma anche come società civile, di elaborare una nuova idea di opposizione e di futura consapevolezza.

Un’opposizione da ripensare nei contenuti coinvolgendo e stimolando tutte quelle parti politiche, culturali, sociali, economiche e sindacali presenti nella comunità che non approvano l’attuale azione politico-amministrativa. E queste parti sono la maggioranza della comunità.

Un’opposizione unitaria che dovrebbe puntare alla pluralità degli interessi dei cittadini e non alle questioni di una sola parte, di una sola categoria, di un solo settore ecc.

In tutte le democratiche elezioni amministrative vi sono vinti e vincitori, ma una sconfitta elettorale può essere anche salutare. Le cause di una sconfitta, ma anche delle criticità, vanno prima diagnosticate e poi curate con le medicine giuste.

Perché se si ripete il medesimo errore di sempre, ossia quello di assumere o mantenere atteggiamenti individualisti, tesi a far prevalere interessi e tendenze di gruppo o personali, si è destinati, prima o poi, ma più prima che poi, a sparire, con la conseguenza che nessuna alternativa politica futura potrà mai essere realizzata.

E allora svegliati opposizione! Svegliati cittadinanza!

Vanno bene le varie distrazioni, ma bisogna recuperare quella capacità di prestare attenzione alle cose che socialmente e politicamente ci riguardano, facendolo con il dovuto senso civico.

Servono idee su come, concretamente, fare un’opposizione più efficace e più unita ad un certo tipo di amministrare per favorire una sana e futura alternativa politica, per una comunità più democratica, partecipe, libera, civile e prospera per il bene di tutti.

SGF IN PIAZZA

SGF – POPOLAZIONE E DATI ISTAT

SGF – ECCO il LENTO ed INVISIBILE SPOPOLAMENTO della nostra comunità insieme al suo INVECCHIAMENTO.

Tutto ciò determina meno economia, meno giovani, meno lavoro, meno servizi, meno classi per le scuole e quindi meno sviluppo per tutto il resto.

Da notare che i dati sono riferiti sino al 2020.

Mancano gli ultimi due anni 2021 e 2022 per i quali speriamo ci sia un’inversione di tendenza sia per le nuove nascite che per il rientro dei giovani e quindi dell’aumento della popolazione.

Da notare anche il curioso numero dei divorziati.

Infine, pensiamo che la presenza effettiva, reale dei cittadini, sia inferiore al numero di 16.222 residenti iscritti all’anagrafe.

SGF IN PIAZZA

P.S.
Pare che il dato per i residenti a fine 2021 sia di 16.106, ancora meno, il che significa che rispetto a 20 anni fa, nel 2001 quando la popolazione residente era di 18.563 persone, c’è stato uno spopolamento di 2.457 (duemilaquattrocentocinquantasette) persone.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "Popolazione residente relativo trend, saldo naturale saldo migratorio, tasso di natalità, tasso di mortalità, tasso di crescita e tasso migratorionel Comune di SAN GIOVANNI IN FIORE BILANCIO DEMOGRAFICO (ANNO 2020) Popolazione al gen. 16.595 TREND POPOLAZIONE Nati 103 Anno Popolazione (N.) Morti 194 2015 Variazione % su anno prec. Saldo Naturale[1] -91 17.372 2016 17.227 Iscritti 51 2017 -0,83 17.059 Cancellati 333 2018 -0,98 Saldo Migratorio[2] 16.767 -282 2019 -1,71 16.595 Saldo Totale[3] -373 2020 -1,03 Popolazione al 31° dic. 16.222 16.222 -2,25 Variazione % Media Annua (2015/2020): -1,36 Variazione % Media Annua (2017/2020): -1,66"
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Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "STATO CIVILE (ANNO 2020) Stato Civile (n.) Celibi 3.475 % Nubili 3.060 21,42 Coniugati 4.099 Coniugate 18,86 4.046 Divorziati 25,27 99 24,94 Divorziate 150 0,61 Vedovi 193 0,92 Vedove 1.100 Tot. Residenti 1,19 16.222 6,78 100,00"
Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "NOTE Popolazione: Fonte ISTAT Nati: Fonte ISTAT Saldo Naturale: Fonte Fonte ISTAT Saldo Migratorio: Fonte ISTAT Iscritti: Fonte ISTAT"

SAN GIOVANNI IN FIORE: una comunità “RISORTA”.

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San Giovanni in Fiore, stando a una nuova narrazione e al parlare di un nuovo linguaggio, è una comunità “RISORTA” dall’oblio e dalle sue ceneri come una Fenice.

A San Giovanni in Fiore non è mai esistito niente: servizi sanitari, ospedali, politica, tradizioni, cultura, biblioteche, feste, costumi, eventi, gastronomia, musica, “focere”, presepi, luminarie, pacchiane, centri studio, abbazie, chiese, scuole, asili, sport e chi più ne ha più ne metta.

Oggi è stato persino riscoperto un abate: l’Abate Gioacchino da Fiore!

Distrutta da una terrificante e vecchia mala-politica la comunità di San Giovanni in Fiore ha rischiato di scomparire nel nulla. E invece in poco più di due anni ha saputo rinascere e ora si mostra in tutto il suo splendore, moderno e antico come nessun altro paese al mondo.

A lungo, questo nostro paese, comunità in cui non è mai successo nulla, considerato quasi una vergogna della Calabria e non solo, oggi si è riscattato rinascendo a nuova vita, grazie alla nuova politica che si è da poco insediata.

Tutto può essere cambiato e migliorato bisogna trovare solo il coraggio per farlo.

E questa nuova politica l’ha trovato!

Ci è voluta, dopo decenni, causa l’immobilismo della gente “NCATRAMMATA” del luogo, questa nuova politica proveniente in parte da fuori!

APPLAUSI!

Intanto il controesodo natalizio è già iniziato: ci rivedremo a Pasqua!

Come ogni anno, ormai da tantissimi anni, all’ inizio di gennaio decine di migliaia di giovani sangiovannesi, oggi insieme anche a tanti anziani e famiglie, sono già sulla via del ritorno verso le città del Nord, nonché all’estero, dove studiano e lavorano.

Una routine che anno dopo anno, generazione dopo generazione, ci costringe a salutare il nostro futuro mentre si allontana in treno, in auto, sugli autobus, o scompare dietro le porte dell’accesso agli imbarchi degli aeroporti.

CI RIVEDREMO A PASQUA!

SGF IN PIAZZA

«IL POTERE NON VUOLE ESSERE CONTROLLATO»

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La Politica con la P maiuscola dovrebbe essere servizio per la comunità, per i cittadini, per il bene comune.

Quando la politica diventa PROFUMO per il “denaro”, per il “magna magna” e per il proprio “tornaconto”, allora non ci potrà essere alcuna miglioria né sviluppo per la popolazione.

SGF IN PIAZZA

«IL POTERE NON VUOLE ESSERE CONTROLLATO»

La domanda sorge spontanea, ma, se vogliamo, è anche retorica. «Procuratore, si è fatto dei nemici, in questi anni a Catanzaro?»

La risposta arriva senza tentennamenti: «Sì, tantissimi, certo. In particolare da parte di settori che avevano o hanno potere».

Ce l’hanno ancora questo potere?

«Molto diminuito. Chi ce l’ha cerca di essere, magari, formalmente garbato, formalmente affettato però poi nella sostanza la storia ci ha sempre insegnato che il potere non vuole un sistema giudiziario forte, un sistema giudiziario che contrasti i reati. Il potere non vuole essere controllato».

NICOLA GRATTERI (6 gennaio 2023)

CORRUZIONE E SPERPERO DI RISORSE PUBBLICHE

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Perché l’Italia esporta mazzette.

Di Massimo Fini

E così siamo riusciti a inquinare anche le Istituzioni europee con la corruzione, il reato per cui siamo maestri e ricercati specialisti, uno dei più squallidi perché non comporta, per esempio a differenza della rapina, nessun rischio fisico e vede molto spesso protagonisti soggetti delle Istituzioni, parlamentari, sindaci, presidenti di regione, assessori, che già ricevono un lauto stipendio molto spesso nient’affatto corrispondente alle loro capacità e competenze.

Ma cosa dici, mi obbietterà qualcuno, non sai che nelle prigioni italiane solo 0,6 per cento della popolazione carceraria è in gattabuia per reati finanziari, mentre in Germania è il 14 per cento? Ma proprio qui sta il punto. In Germania si corrompe molto di meno che da noi, tanto che nella classifica del 2021 di Transparency International, partendo dai Paesi meno corrotti per andare a quelli più corrotti è decima mentre l’Italia quarantaduesima, seguita da Bulgaria, Romania, Ungheria, Croazia, Grecia, Repubblica Ceca, Malta, Slovacchia, Cipro. Mentre in campo internazionale è più o meno a livello del Botswana. Il che vuol dire che in Italia i responsabili di reati corruttivi riescono quasi sempre a cavarsela, in un modo o nell’altro (leggine ad hoc, leggine “ad personam” e così via).

Per ora tutti gli inquisiti dalla Magistratura belga sono italiani, se si esclude Eva Kaili che è greca e la Grecia non sembra proprio un Paese da imitare. In questa situazione il neoministro della Giustizia Carlo Nordio vuole depenalizzare o addirittura eliminare tutti i reati fiscali che com’è noto, quando si parla di somme ingenti, sono soprattutto reati di “lor signori”. Nordio è una curiosa figura di ex Pubblico ministero. Mentre a Milano i Pm di Mani Pulite scoperchiavano l’immensa corruzione politica e imprenditoriale, Nordio che faceva il pm a Venezia non riuscì a trovare un solo corrotto. Eppure la corruzione ci sarà stata, seppur in maniera minore, anche a Venezia. È livido di invidia verso quei magistrati milanesi e adesso gliela farà pagare eliminando o sminuendo di molto le leggi che permisero al Pool di mettere in gattabuia anche personaggi eccellenti ed eccellentissimi. Ma se Nordio, berlusconiano mascherato, dovesse in parte fallire nella sua missione, c’è pur sempre come sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, che è uno degli avvocati di Silvio Berlusconi.

Come ho scritto più volte Mani Pulite è stata lo spartiacque. Era l’occasione per la classe dirigente di emendarsi dai propri errori, chiamiamoli benevolmente così, in realtà erano reati, invece nel giro di soli due anni, con tutti i testimoni dell’epoca ancora in vita, i magistrati sono diventati i veri colpevoli e i ladri le vittime e spesso giudici dei loro giudici. Non ci si può quindi meravigliare se oggi anche una persona che di suo sarebbe normalmente onesta diventa un mascalzone (“devo essere proprio io il più cretino del bigoncio?”).

L’Italia è quindi un Paese intimamente, profondamente corrotto e direi che la classifica di Transparency International è anche generosa con noi. Senza contare che abbiamo il record delle mafie: la Mafia propriamente detta, la Ndrangheta, la Camorra, la Sacra Corona Unita.

Con Berlusconi il malaffare è diventato, per dir così, istituzionale e ha travolto le ultime barriere della legalità. Ma alle spalle di Berlusconi si intravede la figura del Grande Corruttore, Bettino Craxi, che, dopo un inizio promettente, in uno scambio di favori ha permesso all’uomo di Arcore di avere, con una legge ad hoc, tutto il comparto televisivo privato italiano ricevendo in contropartita non tanto 21 miliardi, quisquiglie, ma una posizione dominante del Partito socialista non solo nelle reti Fininvest poi Mediaset, ma in almeno due delle tre reti della televisione nazionale. Direi che la Rai è l’emblema stesso della spartizione partitocratica del nostro Paese, in ogni settore, non solo pubblico ma spesso anche privato. E nessun governo, anche quando animato da buone intenzioni, penso ai 5 Stelle, è riuscito a cambiare questa situazione indegna di un servizio che dovrebbe essere pubblico.

A me spiace che lo storico e glorioso nome “socialista” sia diventato sinonimo di ladro. Perché coniugare una ragionevole uguaglianza sociale con i diritti civili mi è sempre sembrata, nella modernità, l’idea più bella. Adesso dobbiamo andare a cercarla in Venezuela, da Maduro.

Il Fatto Quotidiano, 27 dicembre 2022

CALABRIA – SANITÀ

Sanità, Amalia Bruni: «L’arrivo dei medici cubani è una sconfitta per tutti i calabresi»

Tra UNIVERSITÀ, NUOVI CORSI, NUMERO CHIUSO, BARONIE, DEBITI, MEDICI CUBANI e SPERANZA, la realtà della situazione sanitaria calabrese, OGGI, è questa!

Quanti anni, con la buona volontà e l’onestà, ci vorranno ancora affinché ci sia realmente un’ INVERSIONE DI TENDENZA?

SGF – Se questa è una PIAZZA…

Volevamo iniziare questo nuovo anno con qualcosa di più bello, ma ahinoi, abbiamo ricevuto questo servizio fotografico, fresco fresco di mattinata , che non possiamo non prendere in considerazione visto che si tratta di qualcosa non molto bella!

Siamo consapevoli che amministrare è più difficile che condurre una politica spettacolo, ma oltre ad esservi cittadini contribuenti spettatori ed ignari, vi sono anche cittadini contribuenti un po’ più svegli i quali, pagando tutti le tasse per ottenere servizi, non diciamo ottimi, ma almeno decenti, hanno il coraggio di evidenziare criticità e problemi che riguardano tutti.

Questa è la PIAZZA “Prof. Antonio Acri” (cosiddetta anche Piazza dei Pullman), ore 8,00, 3 gennaio 2023, situata in centro paese in Via Panoramica la quale andrebbe, speriamo al più presto possibile, ripresa e ordinata.

Anche perché, oltre ai cittadini che viaggiano e che hanno difficoltà a trascinare i propri bagagli a mano correndo il rischio di qualche brutta caduta, la mattina vi sono alcuni bambini i quali, bisognosi di terapie varie e in attesa di essere trasportati in strutture sanitarie fuori paese, giocano in Piazza con il rischio di farsi veramente del male.

Ancora Buon Inizio Anno Nuovo e BUON LAVORO a tutti!