Togliere delle tutele e dei redditi di dignità a giovani, famiglie e persone che ne hanno veramente bisogno, senza poi garantirgli un lavoro, o al massimo garantirgli un voucher, ossia un lavoretto occasionale, accessorio e precario, È DAVVERO UNA FOLLIA.
NON MERAVIGLIAMOCI PIÙ DI TANTO SE POI LA GENTE SI ARRABBIA PER LA CONTRARIETÀ O LA FRUSTRAZIONE PER TALI SCELTE!
Perché se togli una tutela di dignità ad una persona bisognosa occupabile, significa che un secondo dopo gli devi garantire un lavoro sicuro e come si deve. E se questa persona ha famiglia, non puoi offrirle un lavoro in capo al mondo con condizioni di vita e abitative proibitive.
Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
L’Art. 4. della nostra Costituzione nasce il 10 settembre 1946 quando la terza Sottocommissione della Commissione per la Costituzione approva l’articolo nel seguente testo: “Ogni cittadino ha il dovere e il diritto di lavorare conformemente alle proprie possibilità ed alla propria scelta”.