RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
I cittadini residenti in zona Via Bellini, rione Costa, rione “Vianovasottana” e Via Timpone, quartieri ricadenti in pieno Centro Storico, lamentano, ormai da un anno e passa, una situazione invivibile per il fetore ammorbante a causa del malfunzionamento di una pompa per la rete fognaria situata proprio sotto la Scuola Materna di Via XXV Aprile (vedasi foto e video allegati).
Fortunatamente tale Scuola Materna è chiusa per il periodo estivo, ma, dicono i cittadini, si spera che per la riapertura della stessa nel mese di settembre prossimo il problema venga risolto in modo definitivo sia per i bambini che frequenteranno la scuola sia per tutta la zona.
Vi sono alcuni giorni in cui l’aria È LETTERALMENTE IRRESPIRABILE E INSOPPORTABILE. A seconda della direzione del vento il cattivo odore invade, ora da una parte, ora dall’altra, i diversi rioni circostanti.
Va detto che il Comune, chiamato e allertato dai cittadini, fa intervenire, spesso e tempestivamente, quasi ogni due o tre giorni, tecnici e operai per rimettere la pompa in funzione.
Una situazione logorante, sotto i diversi aspetti, per tutti, Comune, tecnici, operai e cittadini, che si protrae oramai da tempo.
L’ultimo intervento, ci dicono sempre i residenti della zona, è stato effettuato proprio ieri mattina sabato, ma già in queste ore di oggi domenica mattina i cittadini si sono nuovamente allarmati per il non funzionamento della pompa in quanto la stessa quando non funziona emette un rumore fastidioso e intollerabile.
È evidente che i frequenti interventi non bastano più in quanto la pompa, molto probabilmente vecchia, logora e rumorosa, va in tilt nel giro di mezza giornata o al massimo nel giro di 24 ore provocando la fuoriuscita di liquame puzzolente, e molto probabilmente inquinante, che ammorba la popolazione vicino.
Auspichiamo, ci dicono ancora i cittadini della zona, che le autorità competenti, per la tutela della loro salute, intervengano IN MODO ADEGUATO E DEFINITIVO per risolvere tale questione in quanto si tratta di una priorità assoluta e la soluzione di questo grave problema non è più procrastinabile.
Non vorremmo, ci dicono in ultimo sempre alcuni cittadini della zona, che fossimo costretti a raccogliere le firme e adire le autorità giudiziarie competenti per un esposto.