Come ormai noto, quello dello spopolamento è un fenomeno in continuo aumento, eppure qui nella nostra comunità quello che è importante pare siano le inutili kermesse, gli inutili premi, la propaganda e progetti virtuali a fini elettoralistici e di conservazione del potere.
Lo spopolamento reale supera, addirittura, quello previsto, almeno fino alla fine dell’anno 2021 (vedasi tabelle di statistica allegate), anno in cui siamo scesi a 16.106 residenti sulla carta, ma molto probabilmente, in sostanza, siamo scesi ancora più giù. Va detto, che con tale trend, i dati reali degli anni 2022 e 2023, supereranno tutte le previsioni e saranno ancora più devastanti.
Ma quello che preoccupa, sinceramente, è il fatto che in tanti non si rendono conto della realtà e tutto corre con la massima felicità, ritenendo soddisfatti i propri desideri e le proprie aspettative.
Spopolamento significa meno offerta dei servizi pubblici essenziali come istruzione, salute, mobilità ecc. e, soprattutto, meno lavoro con relativo arretramento della comunità.
Inutile propagandare progetti virtuali, restauri e costruzioni anche di altre scuole. A parte il “dimensionamento scolastico”, la comunità è già piena di scuole vuote e se non ci saranno gli studenti non sono altro che politiche fallimentari.
Ciò dimostra, dunque, come il fenomeno dello spopolamento costituisca la conseguenza più immediata e tangibile di una tendenza alla “desertificazione” sotto i diversi aspetti, costringendo, man mano, la popolazione residente a un percorso di migrazione verso altri luoghi.
Se poi, oggi, si aggiunge il cosiddetto “definanziamento”, ossia la revoca e la sottrazione di finanziamenti agli enti locali da parte delle politiche governative per l’erogazione dei servizi essenziali, nonché l’incapacità di spendere i fondi PNRR, le evidenti ripercussioni sulla garanzia dei diritti fondamentali della persona e, in primo luogo, della tutela della salute, pongono la comunità nella condizione di non valersi, nei fatti, di quei diritti e di quelle libertà che contribuiscono al pieno e libero sviluppo della persona umana e quindi della collettività.
Bisognerebbe essere più onesti nel raccontare e affrontare la realtà e le vere questioni della comunità sangiovannese senza equivoci di sorta!
Senza alcuna azione di contrasto al processo di “deantropizzazione” (abbandono del territorio da parte dei residenti), si negano i diritti e le libertà fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione.
SGF IN PIAZZA