Archivio mensile:novembre 2023
CINEMA
“C’è ancora domani” è un film intenso e pieno di garbo.
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SGF – LE DUE FACCE DELLA COMUNITÀ.
Di Pietro Giovanni Spadafora
Rilevo una realtà diversa dalle quotidiani narrazioni degli eventi.
Tralasciando tutte le altre, ormai note, contraddizioni delle varie narrazioni dei fatti, voglio soffermarmi su questi ultimi giorni.
Per una semplice passeggiata del genere, vedasi foto allegata, cosa che qui a San Giovanni in Fiore è sempre avvenuta dalla notte dei tempi, con più Minnie, Topolino e un po’ di musica, esponendo qualche bottiglia di vino confezionato, spendere soldi dei cittadini contribuenti per oltre 12 mila euro e pagando una quota associativa annua di altri circa 3 mila euro, nonché spendere, per quattro luminarie, complessivamente 112 mila euro, che aggiunti alle spese delle luminarie degli altri anni sono centinaia di migliaia di euro, sempre soldi della collettività, mentre il resto del paese e la viabilità sono disseminati di “fosse”, crateri, buche ecc., che se malauguratamente qualcuno, o qualche auto, ci casca dentro rischia di uscirne in malo modo, ritengo, come cittadino contribuente, sia un modo abbastanza allegro e superficiale di amministrare la comunità senza considerare le dovute e vere priorità e criticità della stessa.
Narrare che si va a controllare, con lunghi sopralluoghi e con minuziosa attenzione l’avanzamento dei lavori per la ristrutturazione dell’Abbazia Florense, non si comprende, poi, con quali competenze e personale qualificato legalmente previsto, denota, a mio avviso, tutto uno spot, il solito breve messaggio pubblicitario, considerato il fatto che la concessione dell’appalto dei lavori alla ditta esecutrice è stata annunciata con notevole entusiasmo, gioia e fiducia.
Tuttavia, auspico che il nostro più importante monumento possa essere restaurato come previsto, soprattutto dal punto di vista strutturale.
Auspico che per la fine dei lavori si rispetti la data del 6 novembre del prossimo anno 2024, consegnando il monumento alla comunità sangiovannese e non solo, ben consolidato e restaurato sotto tutti i punti di vista dei lavori previsti.
Narrare, infine, che su Gioacchino da Fiore si continuano a investire tutte le energie per lo sviluppo e il progresso collettivo, mi sembra sia un’esposizione abbastanza audace e azzardata. E lo dicono i fatti:
dall’insediamento dell’attuale amministrazione, tre anni fa, il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, istituzione culturale di spessore, prestigiosissima e di grande valore internazionale, nazionale, regionale e, ovviamente, locale, per oltre quarant’anni, è stato privato, pare senza alcun motivo, (Mi domando sempre perché penalizzare le cose belle, importanti e di successo) del contributo comunale, circa 10 mila euro che ha sempre ottenuto negli anni precedenti, danneggiando, così, sia la cultura, quella vera, nonché il turismo, lo sviluppo e la crescita, quelli veri, dell’intera comunità.
Ad oggi zero centesimi di euro al Centro Internazionale di Studi Gioachimiti.
Auspico, anche qui, che il contributo sia ripristinato, e spero incrementato, nel più breve tempo possibile, considerato, a mio avviso, che si spendono risorse pubbliche per altre cose meno, ma molto meno importanti per il bene della comunità, come ad esempio le spese che si sostengono per l’invenzione di premi da consegnare a personaggi dello spettacolo che nulla hanno a che fare con lo studio, la divulgazione e anche con la straordinaria rifioritura di ricerche e pubblicazioni sulla figura e sul messaggio di Gioacchino da Fiore, autore più studiato della tradizione culturale europea, statunitense e non solo.
Per il momento mi fermo qui.
Comunque sia, alla prossima, con cioccolatini, panna e dolcini!
M5S – SAN GIOVANNI IN FIORE
https://portale.movimento5stelle.eu/gruppi-territoriali?country=109®ion=18&state=333&municipality=6847&district&fbclid=IwAR1orGXtnD-NsvHlGVKIjzEA8Id9u4gyuviNChHTxFRMWIv4zTTk_yMCxf8 Sa Giovanni in Fiore in Movimento
TASSE E TAGLI IN MANOVRA, IL M5S INCONTRA LE PARTI SOCIALI
SGF – IL NAUFRAGIO DELLA ZTL H24
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UNITI SI VINCE!
UNENDO LE FORZE SU DEI PROGRAMMI SERI, CON PERSONE SERIE, AD OGNI LIVELLO TERRITORIALE, SI POSSONO MANDARE A CASA LE ATTUALI DELETERIE POLITICHE DELLE DESTRE.
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LE LORO FORTUNE? LE PAGHIAMO NOI CITTADINI DI TASCA NOSTRA!
Caro cittadino DISTRATTO che ogni santa mattina ti alzi presto per prepararti ad andare a lavorare in azienda, a scuola, in ufficio, in campagna, per aprire il negozio o iniziare la tua attività professionale, che ti metti alla ricerca di un lavoro, e che la sera torni sempre, più o meno, alla stessa ora, stanco, deluso e indignato, che non arrivi, insieme ai tuoi figli disoccupati, alla fine del mese per la tua misera pensione, li leggi le notizie di lor signori che amministrano la tua comunità, la tua provincia, la tua regione, il tuo Paese?
Se non lo fai, cerca di farlo con cura e meticolosità. Perché quelle notizie riguardano anche te, soprattutto te, caro cittadino.
Mentre tu butti il sangue lavorando o protestando per un lavoro, per cercare di sbarcare il lunario insieme alla tua famiglia, ai tuoi figli, e magari hai problemi con le tue bollette, con la tua banca, con le tasse che non ti danno tregua, c’è gente, tantissima gente, una gran bella maggioranza, che non fa altro che maneggiare centinaia e migliaia di euro, e spesso milioni di euro, che spreca, che distribuisce ai sodali, agli affiliati, che sperpera ad ogni angolo.
Quei soldi, sono tuoi, caro cittadino.
Quando un pubblico amministratore dà incarichi e appalti vari, l’eventuale tangente che ne ricava, e che poi spartisce con amici, adepti e seguaci, è denaro sottratto allo Stato, agli enti locali, ai servizi pubblici, soprattutto ai servizi sanitari, cioè alla collettività, cioè a te, caro cittadino.
Essi fanno la bella vita con il tuo denaro, caro cittadino. Si comprano le belle auto, fanno bei viaggi e altro con il tuo denaro, caro cittadino.
Quando i loro accoliti, seguaci e affiliati vincono i concorsi pubblici con le raccomandazioni, quel posto di lavoro è, caro cittadino, sottratto ai tuoi figli, che hanno studiato e si sono laureati con enormi sacrifici, ai quali tocca concorrere, insieme a decine di migliaia di altri poveri disperati e poveri illusi, per un lavoretto non conforme alle loro capacità e magari in qualche altro luogo lontano dalla loro terra.
Tanta di questa gente: tra cui politici, amministratori pubblici, affaristi, sindacalisti, dirigenti, funzionari, pseudo giornalisti, giornalai, pseudo scrittori, pseudo intellettuali ecc, è gente che si vede i fatti suoi.
Questa gente agisce in due modi.
Il primo è quello dello sperpero, sempre per i fatti suoi, di denaro pubblico, denaro delle comunità, dei cittadini, dei vari servizi pubblici.
Il secondo, più invisibile, più sottile, più impalpabile, ma non meno proficuo, è quello delle combriccole, delle consorterie, delle lobby, delle accolte e bande di amici per gli amici, del “do ut des”, dello scambio di favori:
caro elettore, cara ditta amica, caro operatore economico amico, io compro da te materiale, servizi e lavori, senza badare a spese, e tu mi darai i tuoi voti quando li chiederò;
caro amico, caro socio, caro consigliere comunale, caro assessore, io piazzo tuo figlio, tua moglie o un tuo stretto parente là, in quell’ente, in quella azienda o ditta, e se mai mi dovessi trovare nei pasticci tu mi aiuterai, mi darai i voti se mi candido per qualche pubblica carica o pubblica nomina;
caro mio subordinato, sottoposto, io ti do quell’incarico professionale o quell’appalto, con le dovute cautele s’intende, e tu mi darai, insieme alla tua famiglia, amici e gonzi vari, una spintarella per la mia carriera politica;
caro partito politico, io presenzio e partecipo alle tue feste, mi faccio la tessera e poi tu mi metti a disposizione la tua organizzazione per quello di cui dovessi, eventualmente, avere bisogno, e così via.
È tutta solidale questa gente, sempre per gli affari suoi, e se tocchi uno del giro sono guai, agiscono in gruppo per demolirti.
E gli altri? Nono sono che il popolino, la plebe, buoni solo per servire, per plaudire, per elogiare, per tenere il sacco, insieme alle loro famiglie e parenti, a tutta questa gente.
Caro cittadino, buona pecora illusa, gretto e meschino che ti svegli la mattina presto e torni la sera umiliato, stanco e deluso, consapevole che qualcuno si fa il bello dispensando l’elemosina con il tuo denaro, quello per i tuoi servizi, autodefinendosi con ciò solidale, bravo e buono, fino a quando tollererai di essere trattato come un poveraccio, un filisteo, un cittadino di serie B, un paria, un emarginato?
Sveglia caro cittadino, sveglia! Alza la testa e fai attenzione agli imbonitori, ai buffoni e ai falsi amici che cercano di renderti addormentato, intontito, intorpidito e rimbecillito per farti credere che sia sempre festa, Pasqua e Natale anche per te.
Caro cittadino, smettila di smaniare, patire e spasimare per questa gente!
Recupera quel tanto di dignità che hai ereditato!