In frantumi l’economia calabrese.

Secondo l’ultimo rapporto di Bankitalia l’economia calabrese registra un grave peggioramento rispetto alla fine dell’anno precedente. Dati negativi sono stati riscontrati in tutti i settori . Non si tratta di un campanello d’allarme, ma di una vera e propria emergenza e in mancanza di un’immediata inversione di tendenza l’economia calabrese affonderà irrimediabilmente, per responsabilità di una classe dirigente che non ha saputo rinunciare all’assistenzialismo clientelare per puntare allo sviluppo, attraverso scelte strategiche e di priorità. Dai dati emerge una situazione peggiorativa rispetto al precedente semestre. Tutti gli indicatori, dalla produzione industriale al settore delle costruzioni, dal terziario all’export, dalla movimentazione nel porto di Gioia Tauro al Turismo, denunciano un ulteriore, pericoloso arretramento rispetto ai già fragilissimi numeri del 2008. Di questo passo, con una congiuntura generale ancora all’insegna dell’incertezza e della stagnazione, le previsioni di andamento sono nere. Per quanto riguarda il Turismo l’analisi di Bankitalia è impietosa ed indica una flessione, tra gennaio e giugno, del 3,5% rispetto al corrispondente periodo del 2008, che tradotto in cifre significa oltre 70.000 presenze in meno. Da brividi la proiezione del 2° semestre che viaggia verso un saldo negativo del 5% e che, a sentire molti operatori, potrebbe essere addirittura sottostimata. È del tutto evidente che bisogna fermare questa deriva e ripensare completamente il futuro della Calabria. Il Turismo associato ai Beni culturali, insieme ad ambiente e agricoltura, devono diventare i settori trainanti di una ripresa che è ancora possibile. Ma per accettare e vincere questa sfida bisogna rinnovare largamente l’attuale classe dirigente, tanto nel centrosinistra, quanto nel centrodestra.

In frantumi l’economia calabrese.ultima modifica: 2009-11-24T22:49:00+01:00da pietrogiovanni1
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