Da sempre i partiti politici occupano tutto.

Le istituzioni appartengono a noi cittadini, ma esse sono occupate arbitrariamente e illegittimamente dai partiti politici. La Costituzione dedica un solo articolo a queste associazioni private, il 49, che recita: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere… a determinare la politica nazionale”. Un’attività che non c’entra niente con l’occupazione delle istituzioni.
Per esempio, la Rai (nostra istituzione) che dovrebbe fare informazione pubblica e libera negli interessi dei cittadini tutti, è occupata dai partiti. Tutti sanno che il direttore di RaiDue, è un leghista, il direttore di RaiUno un berlusconiano doc, Il conduttore di “Porta a Porta” da quindici anni è sdraiato come una sogliola ai piedi del presidente del Consiglio, il conduttore di “Annozero” appartiene a una delle cricche del Pd, RaiTre è appaltata alla sinistra, il Consiglio di amministrazione, con il presidente compreso, è diviso fra esponenti del centrodestra e del centrosinistra.
Inoltre in Rai esistono delle sub-cricche che fanno comunque capo al politico di turno. La Rai è spartita secondo il più rigoroso manuale Cencelli che cambia le sue geometrie a seconda di chi è al governo. Come se ne esce? Finché l’Italia resta questa non se ne esce. Dovrebbero essere i partiti a spazzar via dalla Rai i partiti. È come chiedere a un vampiro di succhiare il proprio sangue. I partiti, che hanno trasformato la democrazia italiana in un sistema di oligarchie e di aristocrazie mascherate, sono i padroni del Paese. Al di là della Rai, come è arcinoto, hanno occupato tutte le Istituzioni dello Stato, presidenza della Repubblica, presidenza del Consiglio, governo, le amministrazioni regionali, provinciali, comunali, parte del Csm, le aziende parastatali, le Spa comunali, gli ospedali, le Asl, le banche, gli ex Iacp, gli enti culturali, le aziende di soggiorno, le terme, i porti, gli acquedotti, i teatri, i conservatori, le mostre e anche vaste fette delle professioni. Il sistema e i recenti scandali ci dicono che in Italia non si può fare nemmeno il chirurgo o l’architetto senza leccare il sedere al politico di turno o di zona. Siamo tornati alla vergogna della “tessera del pane” di fascista memoria. Solo un evento traumatico, come fu allora la guerra e oggi un’acutissima crisi economica, potrebbe spingere i cittadini italiani, incapaci di reagire, pecore da tosare, asini al basto, a ribellarsi e a buttare all’aria l’indegno sistema travestito da democrazia e mandare i responsabili a zappare la terra. Possibilmente per sempre.
Da sempre i partiti politici occupano tutto.ultima modifica: 2010-06-16T18:39:00+02:00da pietrogiovanni1
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