San Giovanni in Fiore – Bollette private pagate dal Comune.

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Bollette di privati cittadini per migliaia di euro pagate dal Comune nonché una fattura di oltre centomila euro (pagata sempre dal Comune) per un servizio mai ricevuto.

Pare fosse una prassi consolidata. Il privato consuma­va e il Comune saldava le bol­lette. L’andazzo, a quanto pa­re, è continuato per anni e né le precedenti giunte né i dirigenti del Comune (vuoi per incapacità o altro) hanno mai capito qualcosa.

L’anoma­lia è stata scoperta e segnalata dal Sindaco Barile grazie alle sue capacità contabili e amministrative, il quale, ha già  sollecitato una ri­cognizione per venire a capo di questo leggendario anda­mento della spesa comunale legata a consumi di vario tipo di privati cittadini. Non se ne era mai  fatto nulla come, d’al­tra parte, nessun monitorag­gio era mai stato effettuato sulle utenze, gas luce e acqua, inte­state al Comune, che conti­nuava a pagare fior di bollette, ma utilizzate da privati.

Certamente tutto ciò è inaccettabile e (speriamo) avrà una sua spie­gazione, ma che alimenta un qualche mistero è fuor di dubbio.

L’altra cosa intollerabile è che il Sindaco Barile ha scoperto che il Comune ha saldato una fattura di oltre centomila euro per un servizio poco chiaro e  mai ottenuto.

Questa è l’eredità che il Sindaco Antonio Barile ha ricevuto dalle precedenti amministrazioni!

E’ una vergogna!

Come cittadini e contribuenti sangiovannesi, a parte l’indignazione, ci auguriamo che tutto ciò venga chiarito al più presto possibile e con la massima trasparenza, e che certe anomalie non abbiano mai più a ripetersi.

Questi partiti politici: associazioni a scopo di lucro.

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Come già sapete esistono molte caste e privilegiati nel nostro Paese: farmacisti, notai, professori universitari ecc. ecc., ma ancora oggi ne esiste una, quella dei politici, che come i nobili dell’ancien régime, non lavorano, non pagano le tasse su una porzione enorme dei loro emolumenti e hanno un diritto proprio.

Tutti i leader e i maggiori esponenti dei partiti dicono (a parole) che in Italia, rispetto ad altri Paesi, i costi della politica sono altissimi. Oggi in un a crisi del genere e con una manovra che massacra la gente normale, non fanno niente e neanche parlano di diminuire qualcosa ai propri partiti. Il loro fatturato è sempre in continua crescita.

Nel 1993 il finanziamento pubblico ai partiti fu abrogato con un referendum con il 90,3% dei voti.  Ma loro (i partiti) per confondere i cittadini sostituiscono la parola finanziamento con un termine molto più elegante, “rimborso”.

Con una legge portano il monte premi per il “rimborso” a 468.853.675 euro e riducono all’1% (dal 4%) il quorum necessario per ottenerlo. Ma non si fermano qui.

Nel 2006, ancora una nuova legge  introduce il doppio rimborso in caso di elezioni anticipate. Il rimborso vale per tutti e cinque gli anni di legislatura, anche se interrotta, e si cumula al rimborso della legislatura successiva.

Per le elezioni politiche del 2008 il Pdl ha maturato il diritto a 206.518.945 euro, il PD 180.418.043 , la Lega 41.384.550, IDV 21.649.225, Udc 25.895.850, La Destra 6.202.915, Psi 2.491.755 e via così con varie  rapine, anche da parte degli altri partiti e partitini.

Il costo dei partiti si avvicina alla somma di un miliardo di euro se si sommano i rimborsi per la legislatura corrente, la parte di quella passata comunque retribuita, le elezioni europee e quelle regionali.

Alcuni nuovi movimenti per rispetto ai cittadini hanno rifiutato i  “rimborsi” elettorali. Hanno dimostrato che si può fare politica senza derubare i cittadini. I partiti a fini di lucro prima di chiedere sacrifici rinuncino ai “rimborsi” elettorali, altrimenti la smettano di fregare il prossimo e prendere in giro la povera gente.

Dal prossimo 14 ottobre 2010, tutti i parlamentari si saranno garantiti pensioni d’oro e buone uscite da milioni di euro in quanto avranno già fatto metà legislatura (2 anni e 6 mesi) e maturato tutto. Dal 15 ottobre 2010 in poi, il Parlamento si potra sciogliere e il Governo andare all’altro paese.

Svegliamoci!!!

San Giovanni in Fiore, Domenica 5 settembre 2010, —ASSEMBLEA GENERALE POPOLARE— “HERITAGE CALABRIA”.

 

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A TUTTI GLI EMIGRATI

SANGIOVANNESI

CHE SI TROVANO IN PAESE

E A TUTTI

I CITTADINI

Assemblea Generale Popolare

Associazione degli Emigrati

“HERITAGE CALABRIA”

 

 

Umiltà e passione penso siano gli elementi indispensabili per impegnarsi attivamente, nel proprio piccolo per il cambiamento, per la società in cui si vive, per la propria città e soprattutto per gli emigrati sangiovannesi, che sono migliaia sparsi in tutto il mondo.

Se vuoi dare davvero il tuo contributo per migliorare le cose nella tua città, per il futuro dei tuoi figli, per i tuoi cari emigrati e per una migliore spinta alla politica affinché si impegni onestamente per la nostra collettività,

 

SEI INVITATO

 

ALL’ Assemblea Generale Popolare

Associazione degli Emigrati

“HERITAGE CALABRIA”

 

CHE SI TERRA’

 

Domenica 5  Settembre 2010

A SAN GIOVANNI IN FIORE

PRESSO

 

Hotel scuola Florens

ORE  17,00

 

François Xavier Nicoletti

Partiti politici inesistenti.

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Qualcuno in questi giorni sta cercando di rilanciare qualche partito politico inesistente, specialmente in Calabria, arrampicandosi sugli specchi. La verità è che ormai i partiti sono morti e non lo sanno. A  San Giovanni in Fiore, nell’ultima tornata elettorale, i cittadini hanno votato la persona e non un partito, e questa è una bella differenza. Lo dimostra il fatto che il Sindaco Barile ha ricevuto tanti voti da diversi cittadini con idee diverse. I partiti, fortissimi in termini di potere, di occupazione di posti, di visibilità mediatica, di arroganza, sono debolissimi, quasi inesistenti, nella società, nella vita reale. Sono incapaci di generare dibattito, creare opinione, prendere decisioni, mobilitare i cittadini. Si prenda ad esempio la legge elettorale, la famosa porcata: tutti dicono che va cambiata, se volessero potrebbero cambiarla domani mattina, ma i partiti lo dicono per finta, non muovono un dito, fa comodo a tutti questa porcata, in quanto i parlamentari non sono eletti dai cittadini, ma nominati dalle segreterie dei partiti scegliendosi i propri candidati. Per non parlare dei finanziamenti pubblici ai partiti, soldi nostri, i quali sono stati aboliti democraticamente dai cittadini con un referendum, ma loro li hanno reintrodotti sotto forma di rimborsi elettorali prendendo in giro la gente e fregandosene del referndum. C’è più politica ormai in una semplice canzone che non nelle riunioni degli organismi dirigenti dei partiti. Tante riunioni di partito sono interminabili trattative su posti e ruoli di dirigenti ed eletti, estenuanti negoziati, inconfessabili patteggiamenti. Le idee,  le analisi, le proposte, le iniziative, sono assenti. La selezione dei dirigenti è fatta sulla capacità di navigare dentro le burocrazie di partito o di corrente. I partiti hanno cambiato radicalmente natura. Sono cadute le ideologie, si dice: e questo è bene; ma dentro l’unica, originale, eterna cultura politica italiana, il trasformismo, i partiti-ideologia hanno lasciato il posto a quelli personali, ai signori della guerra che controllano pezzi di apparato, gruppi di amministratori pubblici, sistemi di servizi locali (la sanità, per esempio), o aree geografiche in cui sono radicati. Ci sono tanti piccoli vassalli e valvassori che consolidano un loro potere locale e poi trattano con i gruppi centrali dei partiti, anche cambiando rapidamente partito quando ne possono ricavare un beneficio. Mentre il centro politico dilaga e deborda, il centro dei partiti (geografico-organizzativo) scompare. Non esiste più. I partiti sono sempre più federazioni di gruppi e d’interessi. Esistono figure che hanno un loro partito personale, a volte perfino trasversale alle diverse sigle.

Risposta del Presidente Internazionale “HERITAGE CALABRIA”, François Xavier Nicoletti, all’articolo del PD sangiovannese apparso su “Calabria Ora” del 30 agosto 2010.

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“HERITAGE CALABRIA”

  Associazione degli Emigrati

  Emigrants’ Association “onlus”

 

 Francois Xavier Nicoletti 

Fondatore, V. Presidente

Internazionale

 

“L’Abate della Speranza”

      “The Abbot of the Hope”      

 

San Giovanni in Fiore 01.09.2010

 

 

   COMUNICATO

 

L’Associazione di Emigrati Calabresi nel mondo Heritage Calabria manifesta energicamente la sua avversione e il suo profondo disaccordo con quanto comunicato sui giornali dal PD di San Giovanni in Fiore in riguardo alla presenza di Sua Eminenza Cardinale Tarcisio BERTONE nell’Abbazia Florense il 18 Agosto per  ricevere l’Award:

 “ The man of the year”

 “ L’uomo dell’anno “      

che Heritage Calabria ha voluto presentare a Sua Eminenza, il Segretario di Stato di Sua Santità.

 

L’avvenimento è stato una festa di Heritage Calabria destinata a confermare la fede degli Emigrati Calabresi, meridionali, delle isole e del Nord Italia a Gesù Cristo, nostro Redentore e al suo Rappresentante sulla Terra, il Santo Padre, nella persona del Suo Segretario di Stato.

 

Non facevano parte di questa festa, sinceramente voluta e organizzata da Heritage, né la politica né i politicanti. Heritage Calabria non ha invitato Mario Caligiuri et Franco Laratta, come Autorità Politiche, ma unicamente perché sono parte dei “ Magnifici Cento” di Heritage, che ha invece invitato il Presidente – Governatore della Calabria, assente per ragioni di altri impegni.

 

I politici Caligiuri e Laratta non interessano la nostra Associazione di Emigrati che resta totalmente estranea ai commenti e alla rabbia del PD, fabbricati unicamente per gelosia e inquietudine di un continuo loro fallimento morale, culturale, sociale e politico.

 

Per ovvie ragioni Heritage ha dovuto invitare le Autorità Religiose della Regione, come vuole il Protocollo Pontificio, e con piacere le Autorità Civili e Militari che lavorano e onorano la nostra Regione con passione e orgoglio.

Heritage ha, altresì, invitato tutti i cittadini Sangiovannesi che hanno con la loro presenza e il loro entusiasmo reso felice Sua Eminenza.

 

La visita di Sua Eminenza. il Cardinale BERTONE non è stata e non poteva essere considerata una visita ufficiale in Calabria da parte del Segretario di Stato Vaticano, ma una visita privata per ricevere l’award di Heritage Calabria:

 

 “ Uomo dell’anno 2010”

 

un evento certo eccezionale, ma bello e significativo per gli Emigrati e gli uomini di buona volontà.

 

Affermare che il giovane Sindaco di San Giovanni in Fiore Antonio Barile e la sua giovane Giunta non sono stati capaci di “gestire” l’evento, è una calunnia alla quale i cittadini Sangiovannesi sono totalmente estranei e riflette unicamente il pensiero di uomini senza scrupoli né coscienza, né fede né rispetto delle regole e vivere civile.

 

Il comportamento Bolscevico è ormai considerato ANTIQUATO e le tre Amministrazioni precedenti, facendone uso, hanno provocato dei guasti insanabili e molto gravi di cui San Giovanni in Fiore è stato Vittima.

 

Il nuovo Sindaco e la sua giovane Giunta dovranno lavorare senza tregua e dovranno denunciare e proporre…proporre e operare con l’aiuto di tutti cittadini.

 

Perché pensiamo che le parole a noi rivolte dall’Eccellente Ospite nell’Abbazia Florense, sono parole di carità e di fede Cristiana, sono parole che devono guidare il nostro comportamento e i nostri pensieri e sentimenti, ci asteniamo di dire quanto potremmo in difesa della verità e dell’onestà, spinti dal desiderio di una difesa morale, ma memori delle parole di Gesù sulla Croce:

 

 “ Padre, perdona loro,

perché non sanno quel che fanno”

 

 

 Francois Xavier Nicoletti