Nobile la motivazione per l’assegnazione del Premio Nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo. Facciamo sentire anche noi la nostra voce forte, soprattutto nel quotidiano, contro ogni sorta di ingiustizie!

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LA MOTIVAZIONE:

«Il Comitato norvegese per il Nobel ha deciso di assegnare il premio Nobel per la pace 2010 a Liu Xiaobo per la sua lunga e non violenta battaglia in favore dei diritti umani fondamentali in Cina. Il Comitato norvegese per il Nobel ritiene da tempo che ci sia uno stretto legame tra i diritti umani e la pace. Tali diritti sono un prerequisito per la “fratellanza tra le nazioni” della quale Alfred Nobel scrisse nel suo testamento.
Nei decenni passati, la Cina ha raggiunto risultati economici difficilmente eguagliabili nella storia. Il Paese è oggi la seconda economia più grande del mondo; centinaia di milioni di persone sono state sottratte alla povertà. Anche le possibilità di partecipazione politica sono state ampliate.
Il nuovo status della Cina deve comportare una maggiore responsabilità. La Cina viola diversi accordi internazionali dei quali è firmataria, così come la sua stessa legislazione in merito ai diritti umani. L’articolo 35 della Costituzione cinese sancisce che “i cittadini della Repubblica popolare cinese godono della libertà di espressione, di stampa, di assemblea, di associazione, di corteo e di manifestazione”. In pratica, è dimostrato che queste libertà sono chiaramente limitate per i cittadini cinesi.
Da oltre due decenni, Liu Xiaobo è un forte portavoce della battaglia per l’applicazione dei diritti umani fondamentali anche in Cina. Prese parte alle proteste di Tienanmen nel 1989; è stato uno degli autori promotori della Carta08, il manifesto di tali diritti in Cina che è stato pubblicato nel 60/o anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti umani, il 10 dicembre 2008. L’anno successivo, Liu è stato condannato a undici anni di prigione e a due anni di privazione di diritti politici per “aver incitato alla sovversione contro lo Stato”. Liu ha ripetutamente sostenuto che questa sentenza viola sia la Costituzione cinese che i diritti umani fondamentali.
La campagna per promuovere i diritti umani universali anche in Cina è stata intrapresa da molti cinesi, sia nella stessa Cina che all’estero. Attraverso le severe punizioni inflittegli, Liu è diventato il principale simbolo dell’intera battaglia per i diritti umani in Cina».

Gli anziani, un patrimonio prezioso.

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Vorrei condividere due parole sul posto occupato dagli anziani nella nostra società. Nei tempi antichi, e fino a poco più di un secolo fa, agli anziani era riconosciuta una saggezza ed una autorità derivanti dall’esperienza maturata sulle regole di vita e sul modo di lavorare. In pratica l’anziano tramandava e applicava la legge e in più trasmetteva i segreti del lavoro ai giovani, quando in entrambi i campi i cambiamenti erano quasi zero e avvenivano di regola solo a seguito di rivoluzioni o conquiste. Oggi quasi tutto è cambiato. L’accelerata evoluzione tecnologica impedisce ai giovani di apprendere il lavoro dai nonni e le continue modifiche legislative rendono difficile la conoscenza delle regole anche a chi fa di professione l’avvocato o l’amministratore. Ma una cosa credo che sia rimasta di proprietà esclusiva ed intoccabile degli anziani: la memoria. La memoria viva del passato, che nessun libro o film storico potrà mai sostituire. Un popolo senza memoria non ha coscienza del proprio essere e del proprio avvenire, non è in grado di scegliersi una propria etica civile e morale. Per questo gli anziani, anche se un po’ “smarriti” e “tagliati fuori”, sono e restano un patrimonio prezioso dell’umanità.

S.S. 107 – PERICOLO GENERICO FISSO.

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Rispettare il limite di velocità, il codice della strada, le regole e avere la massima prudenza non bastano più per la sicurezza degli automobilisti e degli utenti della strada. Il tratto CROTONE-SGF-COSENZA della S.S. 107, più che una SGC (Strada di Grande Comunicazione) è diventata una mulattiera, una giungla.

Ormai sulla suddetta S.S., sia di notte che di giorno, si trova e si incontra di tutto: mucche che ti tagliano la strada, asini, cavalli, pecore, caprini e ovini di ogni specie. Si può comprendere una volpe che all’improvviso ti taglia la strada, ma non una mucca o altro. E’ inaccettabile! Per non parlare poi degli stessi lavoratori ANAS e altri ( con rispetto parlando del loro lavoro) che te li trovi tutto ad un tratto e all’improvviso dietro a una curva, e che diventano essi stessi un pericolo, che ti segnalano chissà quale cosa, sventolando una bandiera senza regole e che rischi di travolgerli mettendo a repentaglio la tua vita e quella di loro stessi. Confluenze abusive da destra e da sinistra, semafori mal segnalati e non abbastanza prima con la dovuta distanza e la dovuta segnaletica. E poi gallerie poco o niente illuminate e piene di buche, congiunture sui viadotti che sono solchi profondi, e guard rail bassi e divelti che non reggono neanche una mosca se malauguratamente un automobilista dovesse sbandare. Poi durante l’inverno (sempre parlando con rispetto degli operatori) i mezzi anziché spazzare la neve spazzano via il manto stradale scavando delle pericolose e invisibili buche.

L’ANAS ha installato, dopo Crotone e dopo Cosenza, salendo per la Sila, due pannelli elettronici che indicano (per esempio che al Km 62) ci sono dei lavori in corso. Si sfida chiunque a localizzare immediatamente il Km 62. Infine, riguardo al viadotto Cannavino meglio conosciuto come “Il Ponte di Celico”, nel mezzo del quale vi è un enorme avvallamento che attraversandolo a velocità normale si rischia di sbandare, ci si domanda se tutto è normale sotto il profilo strutturale e della sicurezza.

Si chiede all’ANAS, agli organi competenti nonché alle Amministrazioni delle Province di Cosenza e di Crotone di emanare una qualche ordinanza o una circolare nella quale si chieda, con rigore, almeno agli imprenditori o ai legittimi proprietari di animali, di esercitare la dovuta custodia dei propri animali e di contenere il vagare senza controllo degli stessi nonché più manutenzione, controllo e informazione sulla sicurezza della suddetta Strada Statale.

Tutti gli utenti e gli automobilisti pagano la tassa di circolazione fino all’ultimo centesimo, senza ottenere però, come contropartita, un servizio adeguato e consono alle loro esigenze, come si addice a un PAESE cosiddetto CIVILE.

 Per il momento non resta che fare un augurio di “Buona Fortuna” a tutti gli automobilisti e a tutti i lavoratori di tale strada.

Comune San Giovanni in Fiore – Non si può ribaltare la realtà.

 

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E’ stupefacente come alcune forze di opposizione addossino ad altri responsabilità che sono storicamente attribuibili a loro stesse e alle  due precedenti amministrazioni che hanno guidato il nostro paese.

Alcuni consiglieri dell’opposizione sono ripartiti: solita cantilena del dissesto e dalla ferma volontà di non riconoscere gli sforzi che l’Amministrazione Barile ha fatto e sta facendo, con operazioni assolutamente trasparenti e soprattutto coraggiose, per porre rimedio alla gravissima situazione di difficoltà finanziaria ereditata dal passato.

Il Sindaco Barile e la Giunta si stanno muovendo con grande coraggio, malgrado l’ostruzionismo di alcuni noti consiglieri dell’opposizione, francamente inspiegabile, che non solo non hanno assunto posizioni di responsabilità, ma continuano scelleratamente a tifare per il dissesto.

Una volta per sempre va detto che il dissesto finanziario il Sindaco Barile lo ha ereditato dalle precedenti amministrazioni, e checché se ne dica, per questa nuova Amministrazione e la Giunta, è stata priorità assoluta in questo primo scorcio di guida del Comune.

Tutto il resto sono chiacchiere e corbellerie, i cittadini ne sono consapevoli, ed è inutile cercare visibilità con comunicati stampa e comizi dopo che nell’ultimo Consiglio (sede opportuna) si sono assunti atteggiamenti irresponsabili dei quali tutta la comunità ha preso atto.

Come i nostri nonni.

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Fonti dell’Eurostat dicono che nella nostra Europa Unita al primo posto come emigranti ci sono i romeni, sono circa 1,9 milioni, molti di loro sono in Italia e qualche centinaio di migliaia sono in Calabria. Questo dopo anni di dittatura da parte di Ceauşescu può essere un dato quasi scontato. Al secondo posto, come nazione con più emigranti europei, c’è l’Italia con 1,2 milioni di persone. Un dato molto meno scontato. I nostri ragazzi dopo la laurea se ne vanno, se disoccupati se ne vanno, se precari se ne vanno, se sottopagati se ne vanno. In Spagna, in Inghilterra, in Francia, in Olanda, in Danimarca. E’ la nuova emigrazione. Nel dopoguerra gli italiani, e soprattutto i calabresi e i sangiovannesi partivano per le miniere belghe e le industrie tedesche, erano i viaggi della speranza con le valigie di cartone. Oggi ci sono i viaggi della disperazione. Si parte con i voli low cost per le multinazionali, le aziende tecnologiche o per un qualunque lavoro dignitoso in un Paese civile. Un Paese che fa studiare i propri giovani (ma oggi è a rischio anche lo studio) per offrire loro solo la disoccupazione e li costringe all’emigrazione è un Paese di dementi. Non solo, mentre in  Francia stanno facendo ferro e fuoco contro l’innalzamento dell’età pensionabile a 62 anni, qui i nostri parlamentari maturano il diritto alla pensione dopo solo due anni e mezzo. Chissà cosa farebbero i cugini francesi, forse farebbero ritornare di moda qualche brutto attrezzo. Qui in Italia quanti anni di lavoro e di contributi sono necessari a un essere umano per potersi riposare? Il lavoro, se eterno o quasi, non nobilita l’uomo, ma lo riduce peggio delle bestie. Abbiamo una torma di vecchi schiavi anziani, bianchi incanutiti alla catena di montaggio, nelle scuole, negli ospedali ecc. mentre i giovani sono disoccupati.

San Giovanni in Fiore – Abbazia Florense: Abate dimezzato?

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Limitatamente alle manifestazioni pubbliche, pare che l’Abate della nostra Abbazia non abbia più i poteri per amministrare le proprietà della stessa.  Infatti si ha notizia che il Vescovo di Cosenza ha avocato a sé tutte le decisioni e i poteri in merito.

In poche parole, se prima  un’associazione, un ente, un’istituzione ecc., per una manifestazione pubblica, culturale, religiosa ecc., doveva interpellare l’Abate locale per l’utilizzo dell’Abbazia, da oggi in poi deve chiedere l’autorizzazione al Vescovo di Cosenza. Insomma se la notizia fosse confermata, avremmo un Abate dimezzato, e i cittadini, le associazioni e  le istituzioni sangiovannesi, non sarebbero più padroni dell’Abbazia Florense.

Ottobre Piovono Libri 2010 – I luoghi della lettura.

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Anche la Provincia di Cosenza aderisce all’iniziativa denominata OTTOBRE PIOVONO LIBRI: i luoghi della lettura, la campagna promossa dal Centro per il Libro e la Lettura della Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali ed il Diritto d’Autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in stretta sinergia con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Unione delle Province d’Italia e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

L’iniziativa si articola in una serie di mostre, presentazione di libri e altri eventi che si terranno a Cosenza nella Galleria Santa Chiara ed in altri luoghi di cultura del territorio provinciale, tra cui San Giovanni in Fiore, Abbazia Florense, il 15 e il 22 ottobre, ore 17,00.

                                                                                                                                                  
In allegato il programma completo delle iniziative.  
        

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