Ancora soldi nostri ai giornali.

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Basta con i soldi pubblici ai giornali per ascoltare le opinioni personali di questo o quel direttore  di testata o per dar fiato alla solita casta dei politici. I parassiti dell’informazione sono mantenuti ancora per un altro anno dalle nostre tasse grazie ai partiti, FLI in testa. Carta stampata neppure buona per andarci a bagno.
“E intanto ieri sera il governo, sotto la spinta dei finiani e dell’opposizione unita (escluso Idv mi risulta), ha aumentato il fondo per i contributi pubblici ai giornali di altri 100 milioni di euro, oltre ai 195 milioni già previsti. A questi vanno aggiunti 30 milioni di credito d’imposta per la carta e 5 milioni per i giornali all’estero. In tutto fa 330 milioni, euro più euro meno. Soldi che come sappiamo bene vanno a finanziare in gran parte giornali di partito, di finte cooperative o smaccatamente di regime (come Libero o il Foglio o il Secolo XIX o L’Unità o Repubblica ecc.). Tutto questo mentre non si trovano i soldi per i precari, per la scuola, per la sanità, per mettere in sicurezza Pompei o il territorio per le calamità naturali e i danni idrogeologici. Credo sia l’ennesima vergogna di tutta una classe  politica ormai alla frutta, con gran parte dell’opposizione complice, che toglie con una mano a chi ne ha bisogno per dare con l’altra alle varie caste. Poi si va in televisione a parlare di valori e di giustizia. E tutti zitti…

San Giovanni in Fiore – Che cosa c’è in quel libro inchiesta?

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Ho partecipato alla presentazione del libro inchiesta “OBAMA L’IRRESISTIBILE ASCESA DI UN’ILLUSIONE” di Martino Cervo e Mattia Ferraresi rispettivamente caporedattore del quotidiano “Libero” e corrispondente da Washington per “Il Foglio”.
Dalla presentazione e dal dibattito che si è svolto, a mio avviso, è emerso chiaramente che la vera bufala è lo stesso libro perché al suo interno non sono stati inseriti documenti, prove, rapporti ecc. che sono indispensabili per corroborare ogni singola affermazione pubblicata in un’inchiesta. Tutto questo contribuisce a rendere il libro poco credibile. Non si possono inventare o inserire cose e fatti senza aver prima raccolto prove e interpellato realmente le persone citate nel libro. Perché non si è interpellato direttamente Obama? Perché le persone e i politici sangiovannesi citati nel libro non sono stati interpellati direttamente?  Bisogna documentare i fatti, le dichiarazioni e le affermazioni nonché essere corretti nell’uso delle fonti  e dei documenti stessi, altrimenti un libro-inchiesta fondato solo su citazioni, conferme, smentite e per sentito dire, è  un libro a tesi precostituita. E questo è veramente curioso.
Un libro, insomma, per il quale viene da pensare che è parte dell’ingranaggio di quella macchina del fango usata per demolire e denigrare l’avversario politico o anche una comunità, in questo caso il Presidente Obama, la comunità sangiovannese e alcuni suoi cittadini illustri. D’altra parte le due testate giornalistiche a cui appartengono i due giornalisti sono specialiste in questo senso. Vedasi il caso Boffo per il quale il direttore Vittorio Feltri è stato sospeso.

Altro che bufala sull’invenzione di citazioni gioachimite da parte di Obama!

San Giovanni in Fiore – Vigili del fuoco, distaccamento stagionale.

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Inaugurataala sede del distaccamento stagionale dei vigili del fuoco a San Giovanni in Fiore. La cerimonia inaugurale ha visto, insieme a tanti cittadini, la partecipazione di autorità civili, religiose e militari, locali, provinciali e regionali con la presenza dei vertici dei vigili del fuoco, il Prefetto di Cosenza Antonio Reppucci e il Sottosegretario al Ministero degli Interni, Nitto Palma, delegato per le materie di competenza del Dipartimento dei Vigili del Fuoco . “Questo distaccamento, ha spiegato il rappresentante del Viminale, è frutto della passione e della tenacia del Sindaco della città, Dott. Antonio Barile, che ha tanto insistito per ottenere la riapertura di questo presidio dello Stato che già nel 2000 era stato aperto, festeggiato e poi chiuso. Un distaccamento, ha spiegato, che è parte del progetto “Italia in 20 minuti”, voluto proprio per infittire la rete esistente delle sedi operative”. Secondo il Ministero tale distaccamento, la cui attivazione è stata resa possibile grazie alla disponibilità del personale dei Vigili del fuoco, risponde alle esigenze della zona interessata, tenuto conto dell’ampiezza del territorio, della natura dei luoghi, della distanza da altre sedi di servizio antincendio. L’area di competenza del distaccamento di San Giovanni in Fiore comprende diversi comuni della Sila e della Presila che si estendono fra le province di Cosenza e Crotone. “Questa giornata, ha detto non senza emozione il Sindaco della città nel rivolgere il saluto alle autorità presenti, è un segnale forte di una rinnovata attenzione verso questa città e questo vasto territorio che in oltre trenta anni ha subìto solo spoliazione di servizi e presidi dello Stato, sotto gli occhi indifferenti delle Istituzioni e di amministratori incapaci di difendere i diritti dei cittadini. Oggi invece la nostra comunità torna a sorridere e a ben sperare di poter vivere in un paese “normale” . Su questo versante stiamo lavorando sin dal nostro insediamento e un ringraziamento va a tutti coloro che ci hanno aiutato e che continuano a farlo per poter crescere e migliorare. La nostra speranza, ha detto, è che questo presidio da stagionale possa essere trasformato in sede definitiva”. E proprio su questo versante non sono mancate le conferme di una volontà tesa a realizzare questo obiettivo. Sia il Sottosegretario Palma, infatti, che il Dirigente generale regionale dei Vigili del Fuoco, ing. Pellicano, hanno confermato l’impegno a lavorare nella direzione della trasformazione di questo Distaccamento da stagionale a misto. Eventualità che in primo luogo dovrà dipendere dalla disponibilità concreta del personale.

Un Teatro Comunale per San Giovanni in Fiore.

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“Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia”. Cosi diceva Goethe.

In un periodo di vacche magre e di crisi, come quello che noi stiamo vivendo, parlare di teatro e di cultura, qui nel nostro paese, può sembrare fuori luogo e paradossale. Ma da qualche parte bisogna pur incominciare! La cultura non è accessoria, ma necessaria!

San Giovanni in Fiore non può rimanere solo un paese/monastero!  Credo sia giunto il momento di parlare anche di una struttura di importanza fondamentale per lo sviluppo socio-culturale, di una struttura capace di assumere un importante ruolo  di sviluppo e di crescita culturale  per il territorio. Questa struttura non può che essere il Teatro Comunale della città.

Costruire un teatro con finanziamenti pubblici, non dico stanziati dal nostro Comune, ma dalla Provincia, dalla Regione, dal Ministero dei Beni Culturali  e soprattutto dalla Comunità Europea, è possibile.  Si può elaborare, studiare e presentare  un progetto pilota in sinergia tra Comune, Provincia e Regione per dare vita al Teatro Comunale sangiovannese  e, contemporaneamente,  al contenitore culturale del nostro territorio.

Esso, magari, e qui faccio la mia proposta, potrebbe nascere dall’acquisto e poi da un’attenta ristrutturazione dei locali del vecchio “Cinema Eden”, da anni inutilizzati, prevedendo la creazione di un teatro con funzioni polivalenti.

L’ acquisto e la ristrutturazione potrebbero essere finanziati, come dicevo prima, con fondi europei, regionali e provinciali, e perché no, anche con la concessione di un mutuo pluriennale da parte delle istituzioni creditizie pubbliche e private.

Magari non sarebbe  il Teatro Rendano di Cosenza, ma qualcosa di dignitoso credo si possa fare. C’è la necessità di  raggruppare energie sociali e civili presenti in città.  Il Teatro Comunale è una struttura  su cui puntare anche a livello economico e turistico e può diventare centro propulsore di progetti di sviluppo culturale ed economico per la città, un punto di riferimento per molte associazioni culturali cittadine, un’ occasione per portare a conoscenza, oltre i confini del nostro territorio, anche i numerosi artisti dilettanti che vivono nel nostro Comune. Un teatro a funzione pubblica, al servizio dei cittadini e di ogni fascia sociale, spazio culturale e civile, potrebbe  valorizzare le risorse culturali cittadine.

Come Amministrazione Comunale, come forze politiche, sociali e culturali  locali, ma soprattutto come cittadini sangiovannesi, impegniamoci e assumiamo delle iniziative per realizzare quest’importante opera!

Allora sì che si potrà parlare di stagione teatrale anche qui a San Giovanni in Fiore!

Pietro Giovanni Spadafora.

WI-FI LIBERO.

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Via libera del Cdm al pacchetto sicurezza messo a punto dal Ministro Maroni . Tra i punti la liberalizzazione del WI-FI. 

Tra le novità più attese, c’è dunque la liberalizzazione delle connessioni wi-fi. Una misura, sollecitata da più parti, che supera le restrizioni imposte dal decreto Pisanu (vale a dire la registrazione dei dati di chi accede a una rete senza fili). Con questa decisione sarà possibile superare “gli ostacoli al libero accesso al wi-fi”. Dal primo gennaio, in pratica, ci si potrà collegare liberamente ai punti di accesso pubblici (locali e altri gestori), senza essere costretti, ad esempio, a presentare “la fotocopia della carta di identità”. “La decisione presa dal governo è una buona notizia”. Sono state ascoltate le voci che da ogni parte sostenevano la mancanza di risultati del decreto Pisanu nella lotta al terrorismo e i danni provocati allo sviluppo di Internet senza fili.

San Giovanni in Fiore – Che fine ha fatto il PALASPORT?

Inaugurato in pompa magna da parte dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza e del centro-sinistra locale sangiovannese, nel bel mezzo della campagna elettorale per le amministrative 2010 proprio nei giorni di ballottaggio tra il candidato a Sindaco Barile del centro-destra, poi risultato vittorioso, e il candidato a Sindaco Belcastro del centro-sinistra, poi risultato sconfitto, a tutt’oggi (vedasi foto e video della struttura transennata allegati!) a distanza di sette mesi, il PALASPORT della città di San Giovanni in Fiore è inagibile e, di conseguenza, inutilizzabile. Perché tanta fretta nell’inaugurarlo? Perché proprio in quel momento? Ognuno si sarà fatto la propria idea. Sta di fatto che i cittadini, gli sportivi e tutta la comunità sangiovannese ancora oggi non ne possono usufruire. Si vorrebbe conoscere che cosa sia successo, che cosa sia che non va, quale sia l’impatto ambientale essendo situato nel parco comunale, quando il PALASPORT potrà essere disponibile, se eventualmente sarà fatta una pubblica gara per darlo in gestione, e se ci sarà una seconda inaugurazione. Una struttura sportiva, pubblica o altro non può essere inaugurata cosi in modo superficiale, con tanto di nastro tagliato, se non è tutto a posto, se ancora non sono stati effettuati i dovuti collaudi, controlli e lavori di completamento. Non è corretto prendere in giro la gente e i contribuenti. Poi si sa che le bugie hanno le gambe corte. Sono troppe le voci di malcontento che iniziano a serpeggiare, si spera che i responsabili sappiano farle tacere quanto prima con i fatti.

Comunque sia, non vorremmo che, alla fine, al PALASPORT fosse riservata la stessa sorte della piscina coperta!

Sarebbe un ulteriore spreco di denaro pubblico! 

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