Ospedali e politica.

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Da un’indagine è emerso che negli ospedali pubblici italiani esistono sprechi che superano i 9 miliardi di euro, si proprio così (circa 18 mila miliardi delle vecchie lire),  frutto di negligenza nei servizi, di cattiva organizzazione, di esubero di medici, di baronie, privilegi vari e raccomandazioni politiche. Secondo la stessa indagine, le regioni del Nord sono più virtuose, se confrontate con quelle del Sud.
Di fronte a questo ci si domanda cosa succederà in futuro. Se poi qualcuno cerca di porre mano per risanare qualcosa (molti politici lo predicano, ma non lo fanno) è visto come un despota. Ovviamente tra i politici c’è sempre  il vezzo di scaricare la colpa sugli altri. Mai però che parlino del loro status quo, dello spreco in politica e di tutti i loro appannaggi, sia che essi siano deputati, senatori, presidenti di regione, presidenti di provincia e altro. Con la politica questi nostri rappresentanti  si  fanno sempre più ricchi mentre i cittadini non sanno più come sbarcare il lunario,  il loro diritto alla salute (previsto dalla nostra Carta Costituzionale) viene negato e vi è in corso quasi  una  guerra tra poveri.
Dai dibattiti politici emerge la necessità di modificare la legge elettorale (magari per imbrogliare sempre di più gli elettori) prima di un eventuale scioglimento delle Camere per nuove elezioni. Mi chiedo perché nessuno di questi signori proponga di andare alle eventuali elezioni anche con una nuova struttura e composizione del Parlamento (riduzione del numero dei rappresentanti  alla camera e al senato), massimo due legislature nonché stipendi adeguati alla media di quelli europei e assenza di privilegi.  Oltre a ridurre i costi della politica,  che si ripercuotono sempre nelle tasche e nei servizi della gente, riavvicinerebbe molti cittadini alla stessa. Come possono essere credibili questi signori?
Ospedali e politica.ultima modifica: 2010-12-12T11:29:00+01:00da pietrogiovanni1
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