Sanità calabrese: grande serbatoio di voti ed enorme spreco di soldi pubblici.

gdf-01_8.jpgI partiti del centrosinistra sangiovannese anziché parlare di depotenziamento del nostro nosocomio, indicendo manifestazioni a destra e a manca per difendere (secondo loro) la sanità locale, dovrebbero spiegare a tutti i cittadini sangiovannesi, dando risposte veramente adeguate, che cosa sia successo con l’ex vertice dell’ASP di Cosenza nominato tutto dall’ex Governatore Loiero.

Quattro manager nei guai per abuso d’ufficio. Ci sono gravi e diffuse irregolarità nella procedura seguita dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza per la stabilizzazione di molti precari. Una maxi assunzione pubblica che negli anni passati provocò comprensibili polemiche, e sulla quale hanno puntato l’attenzione la Procura della Repubblica e la guardia di finanza. Ieri mattina le fiamme gialle del Nucleo di polizia tributaria hanno notificato quattro informazioni di garanzia agli ex vertici dell’Asp: al direttore generale Franco Petramala, al direttore sanitario Antonio Scalzo, al direttore amministrativo facente funzione Daniele Bellusci, al responsabile dei procedimenti amministrativi Michele Fazzolari.

Tra le stabilizzazioni effettuate nonostante mancassero i requisiti di legge c’è pure l’assunzione della figlia d’uno dei componenti della dirigenza, ora tra i destinatari dell’informazione di garanzia.

La vicenda riguarda la stabilizzazione di 439 unità di personale precario, che sarebbe dovuto essere in possesso di determinati requisiti soggettivi e oggettivi di posizione. Il tutto si sarebbe dovuto perfezionare in applicazione delle normative nazionali e regionali, in deroga al principio di accesso tramite concorso pubblico. Le ipotesi di abuso d’ufficio hanno riguardato diversi casi di assunzione a tempo indeterminato di lavoratori precari, che sarebbero privi dei requisiti di legge, tra cui anche la figlia di uno dei componenti della dirigenza. Sarebbero state rilevate poi diverse irregolarità, come la stabilizzazione di alcune persone provenienti da incarichi a tempo determinato e non rinnovabile, come quelle impiegate nella ricerca, e l’inquadramento di figure professionali che lo stesso contratto collettivo nazionale prevedeva in esaurimento, e per le quali si sarebbe usato l’escamotage del cambio di qualifica. Segnalato alla magistratura contabile di Catanzaro un danno erariale, consistito nelle retribuzioni lorde corrisposte al personale illegittimamente regolarizzato, ammontante ad oltre 14 milioni di euro.

Bisognerebbe protestare contro queste cose e non contro il risanamento della sanità pubblica!

Sanità calabrese: grande serbatoio di voti ed enorme spreco di soldi pubblici.ultima modifica: 2011-02-10T22:48:00+01:00da pietrogiovanni1
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