Non c’era bisogno di tanti “falò” per ottenere degli incontri. Non c’era bisogno del blocco della S.S. 107 per essere convocati dal Prefetto o da Scopelliti. È noto che queste due persone sono sempre state disponibili a incontrare la gente del territorio per qualsiasi problema. Insomma nessuna sostanziale notizia. Sono solidale con quei pochi cittadini e quelle donne morte di freddo per ottenere solo dei semplici incontri, lo si poteva fare benissimo con delle richieste formali. Non ci si aspettava miracoli. E ora? Presumiamo che qualche politicante ed ex consigliere continueranno sulla falsariga di questi giorni, indicendo sit-in e manifestazioni varie gli uni identici agli altri, pregni di niente. Tanto per allungare il brodo, consapevoli di non avere argomenti diversi dai nauseanti richiami alla mobilitazione, si impegneranno a fare le pulci sulla questione ospedale come le vecchie zitelle acide d’un tempo, con rigore puntiglioso, e talvolta con presunzione ed ignoranza. Metodi riduttivi ed insufficienti ad affrontare adeguatamente i problemi della sanità cittadina.
Dopo giorni e giorni di manifestazioni, sit-in, scioperi della fame e annunci roboanti, oggi finalmente abbiamo potuto constatare che la montagna ha partorito il topolino.
Con la prossima amministrazione comunale ed il prossimo sindaco sarà urgente stimolare tutti i movimenti sociali, le forze politiche e le forze popolari a dibattere seriamente su questi temi, senza alcuna strumentalizzazione di sorta e prese in giro nei confronti di alcuni cittadini e donne, per generare una coscienza sangiovannese dei cambiamenti necessari al nostro nosocomio per renderlo veramente efficiente e funzionante per tutte le necessità della popolazione.