San giov. in Fiore – La scheda del nostro “Commissario Prefettizio”.

Immagine1.jpg41014_149196448444926_107550559276182_297300_7631305_s.jpg
Ufficio Territoriale del Governo di Cosenza

NOME

IPPOLITO MARIA CAROLINA

DATA DI NASCITA

11 MAGGIO 1962

QUALIFICA

VICEPREFETTO

AMMINISTRAZIONE

MINISTERO INTERNO

INCARICO ATTUALE    1

DIRIGENTE AREA 1^ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

N.TEL.UFFICIO

0984/8980447

FAX UFFICIO

0984/8980447

E-MAIL ISTITUZIONALE

mariacarolina.ippolito@interno.it

 

 

TITOLI  DI STUDIO E PROFESSIONALI

 

TITOLO DI STUDIO

LAUREA IN GIURISPRUDENZA

ALTRI TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI            2

Abilitazione all’esercizio della professione di avvocato nel 1989; Abilitazione a ricoprire il posto di responsabile degli uffici stampa delle Amministrazioni pubbliche e di Responsabile degli Uffici Relazioni con il Pubblico ex legge 7 giugno 2000, n. 150.

 

INCARICHI RICOPERTI

3

Vincitrice del concorso pubblico, per esami, a 86 posti di Vice Consigliere di Prefettura dell’Amministrazione Civile dell’Interno, indetto con d.m. 11 novembre 1987.

E’ entrata nei ruoli dell’Amministrazione Civile dell’Interno con decorrenza  3 aprile 1989 ed assegnata alla Prefettura di Cosenza.

Promossa alla qualifica di Vice Prefetto con decorrenza 1 gennaio 2004.

Ha svolto le funzioni di commissario prefettizio in diversi comuni della provincia di Cosenza ed in quella di Catanzaro.

Componente della Commissione Straordinaria del Comune di Isola di Capo Rizzuto ( KR ), sciolto ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo n. 267/2000 per infiltrazioni di tipo mafioso.

 

San Giov. in Fiore – Grazie ai 15 consiglieri dimissionari, la nostra città rischia di perdere un treno molto importante.

167871_186769771354260_107550559276182_503714_6233644_s.jpgA parte l’evidente abbandono in cui versano le strade del paese in questi giorni di neve, grazie ai consiglieri dimissionari e ai loro consigliori, San Giovanni in Fiore rischia di perdere degli appuntamenti molto importanti.

Per lo sviluppo locale sono in arrivo 450 milioni di euro. Ѐ stata avviata una delle fasi cruciali in materia di Progetti Integrati.

L’Assessore al Bilancio e alla Programmazione Comunitaria Giacomo Mancini comunica l’avvio di una delle fasi più importanti in materia di Pisl (Progetti Integrati di Sviluppo Locale). La Regione, infatti, ha ricevuto i rapporti di priorità strategiche territoriali presentati da ognuna delle cinque province e, quindi, adesso è nelle condizioni di predisporre il Quadro Unitario della Progettazione Integrata (QUPI) che consentirà di definire le priorità territoriali e settoriali sulle quali investire le ingenti risorse del POR FESR 2007-2013. Una volta definito il QUPI, ed entro il 4 Marzo, la Regione pubblicherà gli avvisi per la presentazione delle richieste dei Pisl da parte dei partenariati di progetto che avranno 90 giorni per presentare le loro proposte. La loro attuazione implica una cooperazione istituzionale sia verticale (tra Regione, Provincia e Comuni) sia orizzontale (tra le istituzioni locali) e consente di concertare a livello locale le strategie e gli interventi in diversi settori strategici: sistemi di mobilità intercomunale, realizzazione di servizi intercomunali per la qualità della vita, realizzazione di Sistemi Turistici Locali, realizzazione di Sistemi Produttivi locali, distretti agroalimentari e distretti rurali, interventi di contrasto allo spopolamento dei territori marginali e in declino. Insomma sono state sbloccate delle procedure così complesse che languivano immobilizzate da due anni, nonostante la notevole importanza per lo sviluppo del territorio regionale. Tutto questo avrà sicuramente forti ricadute positive sui Comuni della Calabria.

Noi sangiovannesi, al momento, possiamo sperare solo di avere una nuova amministrazione in tempi utili e brevi.

San Giovanni in Fiore – Ospedale: solo un debole appiglio.

937914426_2.jpgPer coloro che hanno amministrato negli anni passati la città di San Giovanni in Fiore, la questione ospedale è un appiglio molto debole. Non hanno altri argomenti validi. Cercano e tentano disperatamente di salvarsi e di sopravvivere. Ma è inutile! Anche loro hanno capito di non essere più adeguati per mandare avanti questa comunità. Non serve fare arrivare qui in città personaggi che nulla hanno a che fare e vedere con la realtà sangiovannese, ma cercano solo di racimolare qualche consenso.

Il desiderio di avere un ospedale generale, anzi generalissimo, efficiente e con personale veramente qualificato e con continua formazione per gli operatori, per offrire ottimi servizi all’utenza, è il desiderio di ogni cittadino sangiovannese. Questa aspirazione non è solo di chi protesta, fa manifestazioni e grida a vanvera. A San Giovanni in Fiore non ci sono cittadini contro o a favore la chiusura dell’ospedale. Chi mente sa di mentire spudoratamente e demagogicamente.

La realtà è diversa. Una realtà della quale ha preso atto il nuovo Governatore della Calabria. Non si tratta di difendere il Commissario Scopelliti o l’ex Sindaco Antonio Barile: loro a mio avviso, non hanno colpe. Non ci possono ridare immediatamente un ospedale efficiente e funzionante, ci vorranno forse degli anni. Non è facile, per chi ha trovato solo macerie, dati e numeri, contro i quali purtroppo è difficile fare i conti, gestire la situazione. Vedremo se si riuscirà a recuperare qualcosa e a ridarci una sanità dignitosa come prevede la nostra Costituzione: giudicheremo quando sarà il tempo.

Pretendere che oggi possiamo avere un ospedale efficiente, è solo un’illusione, e chi grida e strumentalizza è falso e bugiardo, ed illude solo i cittadini. Le colpe e la realtà stanno in altre persone. Stanno in chi per anni è stato a capo delle istituzioni locali, calabresi, provinciali e sangiovannesi. Tutti, nessuno escluso. Il nostro nosocomio è già morto da anni, è venuto a mancare pezzo dopo pezzo in tantissimi anni di mala politica e di cattiva gestione delle istituzioni e della stessa sanità locale. Chi oggi si erge a paladino dell’ospedale, in tutti questi anni di cattiva politica e amministrazione, ieri aveva sì il dovere morale e civico di lottare e intervenire quando ciò era possibile, adesso forse è troppo tardi. Questi signori oggi, quasi a conti fatti e per i quali hanno contribuito notevolmente a demolire e a portare in queste condizioni il nostro nosocomio, pretendono la modifica del Piano di Rientro, pretendevano che l’ex Sindaco Barile si mettesse a capo di una lotta contro la Regione Calabria, anziché dialogare con essa, strumentalizzando poi il tutto per far cadere una giunta che aveva appena iniziato, dico appena iniziato, a cambiare  un certo modo di  fare politica ed affrontare alcune situazioni portate al collasso in questi ultimi anni. Adesso, forse accortisi dell’errore e dopo averli fatti denunciare, sono vicini ai lavoratori, e quasi  anche solidali con l’ex  Sindaco e la sua Giunta.

Questa gente che ha amministrato nel passato, con 30 anni, chi più chi meno, di politica, con la quale si è solo arricchita e nulla ha fatto per la comunità sangiovannese, anzi è sempre stata passiva a tantissimi smantellamenti di uffici vari, istituzioni e strutture nel nostro paese, viene a parlarci di dovere civico, lotta di civiltà,  di fuga, di spopolamento e di morte per San Giovanni in Fiore. Dovere civico è creare condizioni di lavoro, non fare scappare i nostri migliori laureati e diplomati, sviluppare il turismo, l’agricoltura, l’imprenditoria locale, la cultura, programmare, progettare ed essere vicini a tutti i cittadini! Questa gente grida solo per mantenere i suoi privilegi, quelli dei suoi familiari, dei suoi parenti e dei suoi più stretti collaboratori infischiandosene dei cittadini, degli anziani e, soprattutto, del futuro dei nostri ragazzi. Basta guardare ai concorsi indetti ad hoc, fortunatamente annullati, e all’assegnazione degli incarichi di portaborse tra parenti, amici, figli, mogli, adepti e seguaci vari. Questa è la politica trentennale di questa gente.

Non lasciamoci abbindolare con false promesse. I posti di lavoro non si possono regalare più. E chi ha ottenuto un qualche aiuto nel trovare un lavoro, non si faccia soggiogare e tenere sotto scacco per tutta una vita, magari insieme alla propria famiglia, alla propria moglie, figli, fratelli, zii e cugini. Se qualcuno dice che vi ha aiutato a trovare lavoro e dovete rispondere all’appello, ditegli che il lavoro è un vostro diritto e che non vi ha regalato niente, liberandovi da lacci e laccioli che altrimenti vi terranno legati per tutta la vita.

Questa gente va mandata a casa, a riposo, lo possiamo fare solo noi cittadini,  guardando non al colore politico, ma alle persone, con intelligenza e coraggio. I mestieranti della politica cercano di dividere i cittadini con le false ideologie, noi invece dobbiamo rimanere uniti e scegliere con coscienza le persone che andranno ad amministrare  lealmente, con serietà ed onestà. Possiamo veramente aprire una fase nuova per i nostri giovani e figli, per la nostra comunità e per la nostra dignità.

Qualcuno dei vecchi politici ha avuto l’ardire di dire che l’amministrazione comunale non gli interessa più, ne prendiamo atto, vedremo se sarà vero. Ai cittadini, sono convinto invece, che non interessano più loro, e il loro modo di gestire la cosa pubblica.

Pietro Giovanni Spadafora