La Corte dei Conti contro la TAV già nel 2008 con una delibera.

corte_conti--400x300.jpgLa Corte dei Conti, organo di controllo serio e importantissimo dello Stato,  ha funzioni giurisdizionali e amministrative di controllo in materia di entrate e spese pubbliche.

Alcune delle sue motivazioni negative sulla Tav sono le seguenti:

L’opera PREGIUDICA L’EQUITA’ INTERGENERAZIONALE, caricando in modo sproporzionato su generazioni future (si arriva in alcuni casi al 2060) ipotetici vantaggi goduti da quelle attuali.

E’ IMPOSSIBILE acquisire… alcun riferimento utile a calcolare nel tempo la distribuzione dei costi e dei benefici tra le generazioni di utenti e contribuenti interessati.

Insomma la TAV è un pastrocchio economico e finanziario, che si basa su calcoli di ritorno aleatori, inesistenti e irreali, che lo Stato ci rimette un fiume di quattrini creando debito pubblico sulle future generazioni.

Anche alla Corte dei Conti ci sono degli incapaci che non sanno valutare le cose?

Nessuno ne parla!

Questa classe politica (Fassino, Maroni, Matteoli e compagnia bella) dovrebbe andare a casa dimettendosi subito.

A casa anche tutti i pennivendoli dei giornalisti dei maggiori quotidiani nazionali, della televisione e della radio, media finanziati con i soldi dei cittadini, che non informano in modo serio e non spiegano le cose alla gente.

Costo della politica – La casta dice no alla soppressione delle province.

ABOLIZIO--140x180.jpgProvince: enti locali inutili, sperperano solo soldi pubblici. Oggi c’era l’opportunità di abolirle come dicono sempre i politici, e soprattutto il PD di Bersani.

Respinta, invece, la proposta di legge dell’Idv per sopprimerle.

Voto alla Camera: si astiene il Pd, sì del Terzo Polo con l’UDC, no del PDL e Lega. Se il PD avesse votato a favore il governo sarebbe andato in minoranza.

Berlusconi e Bersani due facce della stessa medaglia. Il Pd e il PDL prendono solo i cittadini per i fondelli, ma sottovalutano l’intelligenza dei cittadini, come se noi non valessimo niente, come se fossimo solo degli ignoranti senza una mente per pensare.

Le province, per ora, non si toccano. Con i voti contrari del Pdl e la decisiva astensione del Pd, la Camera dice infatti «no» alla proposta di legge sulla loro soppressione presentata dall’Idv. Insomma si sono traditi i programmi elettorali fatti da destra e da sinistra. Tutti hanno fatto a gara nel far sognare gli italiani sul fatto che si sarebbe tagliata la “casta” eliminando le province (costano circa 15 miliardi di euro, circa 30 mila miliardi delle vecchie lire) e poi non hanno mantenuto gli impegni. Altro che tagliare i costi della politica. Questa gente taglia la testa a noi cittadini. Si veda la manovra. La casta si difende sempre. E’ impensabile, in Italia, che la casta e questa classe politica si riformino, o meglio, si autoriformino.

Vorrei sapere cosa dice qualche nostro compaesano che non perde occasione per criticare, ogni giorno, Berlusconi, ma solo per finta. Certamente ha dovuto obbedire come un cagnolino e si è dovuto adeguare agli ordini superiori, perché, è ovvio, che non conta nulla.

Bersani ha detto che le province non si aboliscono perché gestiscono un certo numero di cose importanti. Di sicuro distribuiscono prebende e privilegi con soldi dei cittadini. Bravi! Complimenti!

Pietro Giovanni Spadadora

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Economia – Approvata dal Consiglio dei Ministri la manovra.

soldi.jpgEcco, in sintesi, tutte le misure previste.  Arriva la mini-tassa per le imprese di imprenditori under-35. Nuova stretta sulle assenze degli statali: in caso di malattia la visita fiscale può arrivare il primo giorno. Al via la dismissione delle case popolari ex Iacp. Salta invece il super-bollo sui Suv. Confermato il bonus produttività, ovvero la tassazione agevolata per straordinari e premi, anche per il 2012. Sono alcune delle novità contenute nella manovra approvata dal consiglio dei ministri.

-IRPEF. Per quanto riguarda la riforma fiscale, arriva la riduzione a tre aliquote Irpef al 20, 30, e 40% e l’aliquota unica al 20% sulle rendite finanziarie con l’esclusione dei titoli di Stato. Nessun aumento secco dell’1% dell’Iva che sarà invece graduale e l’abolizione dell’Irap anche in questo caso graduale.

 

– MANOVRA DA 47 MLD. Varra’ 1,5 sul 2011, 5,5 miliardi sul 2012, 20 mld sul 2013 e 2014.

– FORFAIT 5% PER IMPRENDITORI UNDER 35. Riguarderà anche i cassaintegrati e durerà 5 anni.

– P.A., VISITA FISCALE ANCHE DA PRIMO GIORNO. Stretta sulle assenze. Controlli immediati se la ‘malattia’ si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative.

– ENTRO ANNO ACCORDI VENDITA CASE EX-IACP. Case popolari presto in vendita con intese tra governo e regioni ed enti locali.

– SUPER-BOLLO SU BOLIDI. Varrà sulle auto di grande cilindrata, oltre 225 kw.

– ANCHE IN 2012 BONUS PRODUTTIVITA’ LAVORO. Il Governo, sentite le parti sociali, provvede entro il 31 dicembre 2011 alla determinazione del sostegno fiscale e contributivo in questione ”nei limiti delle risorse stanziate con la legge di stabilità”.

– DA 2020 ETA’ PENSIONE DONNE SALE 1 MESE. Aumento soft per arrivare da 60 anni a 65 anni: l’ultimo scaglione è fissato al 2032.

– SANATORIA SU LITI FISCALI SOTTO 20.000 EURO. Per ridurre il numero delle pendenze giudiziarie e quindi concentrare gli impegni amministrativi e le risorse ”sulla proficua e spedita gestione del procedimento”.

– DA ENTI LOCALI 9,7 MLD. Il concorso alla manovra delle regioni a statuto speciale, delle regioni a statuto ordinario, delle province e dei comuni e’ quantificabile in complessivi 3.200 milioni di euro nell’anno 2013, e 6.500 milioni di euro a decorrere dall’anno 2014.

– TAGLIO STIPENDI MINISTRI. La misura e’ stata confermata dal ministro per l’Agricoltura, Saverio Romano.

– ORARI NEGOZi:: Nei comuni di interesse turistico e nelle città d’arte, in via sperimentale, gli esercizi commerciali non saranno più tenuti a rispettare gli orari di apertura e chiusura, la chiusura domenicale e festiva e la mezza giornata di chiusura infrasettimanale.

– ELECTION DAY. Previsto l’accorpamento tra le elezioni politiche o amministrative in un’unica giornata, ”tranne i referendum che per Costituzione vanno fatti in modo separato”. ha annunciato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.

– BENZINA, NON OIL E SELF SERVICE IN OGNI IMPIANTO. Gli impianti di distribuzione dei carburanti potranno vendere alimenti, bevande, quotidiani, periodici e sigarette. Tra le misure anche l’obbligo, entro un anno, di aprire pompe self-service con pagamento anticipato in tutti gli impianti, che dovranno essere funzionanti anche nelle ore in cui e’ presente il gestore.

 

– ICE, RIDUZIONE UFFICI. L’obiettivo è formare presso ogni ambasciata ‘casa Italia’. Dei 14 uffici in Italia ne resteranno due, Roma e Milano. Gli attuali 1.200 dipendenti (metà in Italia e metà all’estero) saranno ridotti di circa 200 unita’.

– LIBERALIZZAZIONE COLLOCAMENTO. L’obiettivo, ha detto il ministro del lavoro Maurizio Sacconi, è ”un mercato del lavoro più aperto e inclusivo per le donne”.

– AUTHORITY PER LE CASSE PREVIDENZIALI PRIVATE. Sarà la Covip.

– 5X1000 ALLA CULTURA. A partire dal prossimo anno i cittadini italiani potranno destinare il 5Xmille per la tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali.

– RIFORMA CINECITTA’. La nuova società rinasce come Cinecittà Luce e sarà vigilata dal ministero per i Beni culturali che si dedicherà unicamente alle sue funzioni storiche ovvero promozione, distribuzione e conservazione del patrimonio cinematografico.

– BLOCCO TURN-OVER P.I. Confermata la misura che prolunga lo stop alle assunzioni.

– STOP RINNOVO CONTRATTI P.A. Nuova proroga per il congelamento degli stipendi degli statali.

– NO RIVALUTAZIONE PENSIONI PIU’ ALTE. Se superano cinque volte il minimo. Rivalutazione al 45% se superano il trattamento minimo di tre volte.

– STRETTA SUI GIOCHI. Nuove norme contro le scommesse clandestine. Si inaspriscono le sanzioni. Misure piu’ severe per che fa giocare i minori.

– COSTI POLITICA. Drastico ridimensionamento anche di auto e aerei ‘blu’.

– TICKET SANITARI. Dovrebbero tornare dal prossimo anno – a meno che non ci siano cambiamenti dell’ultim’ora – sia sulle visite specialistiche e sugli esami diagnostici (10 euro) che sui codici bianchi del pronto soccorso (25 euro).

– QUOTE LATTE. Stop alla riscossione coattiva. Aiuti anche agli imprenditori agricoli che potranno transare i debiti.

– TASSE FINANZA. Arriva il 35% sul trading bancario e l’imposta di bollo dello 0,15% sulle transazioni finanziarie.