Cultura – Ricordando Antonio Tabucchi.

Antonio_Tabucchi_280xFree.jpgDa tempo malato, lo scrittore è morto a 68 anni nella ‘sua’ Lisbona. L’autore era noto al pubblico per i suoi libri, tra cui Notturno indiano, Sostiene Pereira e Requiem. Era nato a Pisa nel 1943.

Essendo un uomo libero e temuto dai politici, sia di destra, ma soprattutto di sinistra, non era ben visto ed era isolato dagli intellettuali italiani. Col suo esempio mostrava loro ciò che avrebbero dovuto essere e invece non erano. Per viltà, conformismo, sciatteria, convenienza, opportunismo e quieto vivere.

Il Blog “SAN GIOVANNI IN FIORE IN PIAZZA” lo vuole ricordare con una parte di un suo articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano del 31 luglio scorso, in cui commentava l’escalation degli scandali all’ombra dei palazzi del potere: “Viviamo in un enorme buco nero, siamo sommersi da leggi incostituzionali”.

Sistema infetto, questi politici ladri ci hanno rubato tutto.

La classe politica italiana nella stagione del terrorismo tramava con servizi segreti interni ed esteri. Una volta finite le stragi, quella di oggi è passata al furto. Agli Italiani ha rubato tutto. Ha rubato il paesaggio. Ha rubato la libera scelta e la libera concorrenza. Ha rubato il futuro dei nostri giovani. Ha rubato loro il democratico diritto di dissentire, di protestare e di manifestare e quando ha potuto li ha massacrati e perfino assassinati. Ha rubato la Carta costituzionale. Ha rubato la libera informazione, la televisione pubblica, la scuola, l’università.

Ha rubato la Resistenza, da cui la nostra repubblica è nata, e l’antifascismo su cui si fonda. Ha rubato il principio di ripudio della guerra, che è costitutivo della repubblica. Ha rubato la convivenza civile, il rispetto dovuto ai cittadini, i fondamenti del patto sociale di ogni vera democrazia. Ha rubato le più belle parole della nostra lingua, come “libertà”, facendone un uso perverso. Ha rubato la fiducia nella democrazia (era fragile e incerta, ed è stato facile) e nelle istituzioni. Ci ha rubato perfino il diritto di morire in pace. Ha trasformato il parlamento in un rifugio di corrotti, di mafiosi, di indagati, di condannati. Ha stretto patti scellerati con la mafia. Ha sigillato tutti i suoi malaffari sotto il segreto di Stato: la storia del nostro passato recente è un enorme buco nero. Infine ha rotto gli equilibri istituzionali: il potere legislativo, che in Italia coincide con quello esecutivo, come un fiume in piena ha sommerso il paese con una pletora di leggi incostituzionali.

Cultura – Ricordando Antonio Tabucchi.ultima modifica: 2012-03-27T00:05:00+02:00da pietrogiovanni1
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