L’ammazzapoveri.

mario-monti-presidente-638x4251-300x199.jpgPubblicato : mer 10 ott, 2012

Economia e crisi | di il Pasquino

Titolano i servi di questo governo, quei giornalai prezzolati e bugiardi di una stampa senza più dignità: “Il governo abbassa l’Irpef di un punto, ma aumenta l’Iva”. Mettono sullo stesso piano un provvedimento di facciata, l’ abbassamento dell’Irpef, che farà risparmiare alle famiglie meno ricche un qualcosa intorno dai 20 ai 200 euro l’anno al massimo (a meno che non abitino in regioni in dissesto economico), con l’ennesimo ignobile attacco alla sopravvivenza di chi non riesce più a vivere, l’aumento di un punto dell’Iva su tutto.

Poi, ancora, tagli ad una Sanità che non esiste più (è di pochi giorni fa la lettera dei centri riabilitativi campani, al Presidente Caldoro e al suo consulente per le politiche della Sanità, Raffaele Calabrò, che annuncia l’interruzione di ogni servizio per i 600.000 pazienti e il licenziamento degli oltre 500 operatori) e luci spente di notte nelle città, già a rischio criminalità.

Scure anche sul pubblico impiego, al quale viene negato quanto sottoscritto da accordi nazionali, il corrispettivo per la vacatio contrattuale, e mannaia, voluta dalla piagnona Fornero, contro chi aveva sottoscritto accordi con uno Stato senza faccia e senza parola, per rinunciare al lavoro in cambio di un dignitoso accompagnamento alla pensione.

Siamo all’ennesimo attacco ai diritti fondamentali, alla salute e al cibo, alla casa e al futuro, di un governo che passo dopo passo sta letteralmente stravolgendo il senso di questo nostro Stato e i valori della Costituzione. Più che un golpe, un vero e proprio massacro delle classi più deboli, un massacro che sindacati e partiti di sinistra non fanno che osservare…senza muovere un dito.

Un sindacato serio e non corrotto, all’indomani dell’ultima vergognosa uscita di questo governo, avrebbe bloccato il paese sino alla caduta di questo esecutivo e sino a nuove elezioni democratiche, da controllare con presidi in ogni seggio elettorale.

Un partito di sinistra, ma in Italia non ce n’è più neanche l’ombra, avrebbe immediatamente tolto il suo appoggio a questa accozzaglia di banchieri ed affaristi che sta affamando il popolo e avrebbe chiesto immediate elezioni, organizzando presidi in ogni seggio per evitare quei brogli che sicuramente ci saranno.

Ma in Italia, per chi soffre, per chi è senza lavoro, per chi vive di una misera pensione, per chi è disabile, per chi è studente di una scuola pubblica fatiscente, per chi rivendica il diritto alla vita e al futuro, ci sono solo i manganelli dei servi di un potere assassino e le parole senza senso dei leader di quelle forze politiche buone solo a rubare e a spartirsi il bottino.

Un bla bla bla assordante che ha come scopo il coprire le sporche manovre di uno Stato totalitario il cui mandante, il cui burattinaio, risiede al colle.

Non c’è più tempo per aspettare un “messia” che ci dica come contrastare chi vuole ucciderci, è venuto il momento che la gente si auto organizzi, che trovi la forza di riconoscersi corpo unico, di sentire le ferite altrui come le proprie, di vedere il futuro come crescita comune e non risoluzione egoistica dei propri personali affanni.

C’è bisogno che quel coraggio, che ci hanno tolto riempiendoci di dosi elefantiache di cazzate a tutto spiano, ritrovi il suo percorso con e tra gli altri…assieme ai nostri figli e ai figli degli altri…perché gli altri non esistono, gli altri siamo noi e solo noi possiamo cambiare il nostro destino…assieme.

Per chi non lo sapesse:

L’emolumento annuale del Presidente degli Stati Uniti d’America ammonta a 400.000 dollari.

Confronto emolumenti:

In euro

Presidente Usa Obama euro 25.833,00 al mese (310.000,00 annui) (amministra circa 315 milioni di cittadini) (Presidente eletto democraticamente)

Presidente Governo Italiano Monti euro 72.000,00 al mese (864.000,00) annui (Amministra circa 60 milioni di cittadini) (Presidente nominato)

Consegnato il PALASPORT alla città.

87_bpa_palas_scheda_.jpgConsegnato il nuovo PALASPORT alla nostra comunità. Taglio del nastro con 350 forbicine colorate.

Tutti in fila, muniti di 350 forbicine colorate dalle punte arrotondate, gli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado, cittadini, associazioni sportive, culturali e di categoria, hanno tagliato il lungo nastro all’interno della nuova palestra polifunzionale, consegnata oggi 9 ottobre 2012, dopo quasi tre anni dal suo completamento, dall’amministrazione comunale e dall’amministrazione provinciale.

Erano le 10 quando, nell’impianto situato proprio nel parco comunale, alla presenza di molti cittadini, bambini con i loro zaini sulle spalle, accompagnati dalle maestre , associazioni sportive e giovani studenti, è stato tagliato il nastro che, simbolicamente, rappresenta l’utilizzo della struttura. Adesso tutta la comunità potrà fare sport ed educazione fisica qui.

Davanti agli studenti, ai cittadini tutti, e ai rappresentanti della polisportiva che gestirà insieme al comune la struttura, il sindaco affiancato dalla giunta e da alcuni consiglieri ha presentato l’opera, ringraziando quanti hanno contribuito al progetto: dalla provincia alle associazioni sportive locali che, attraverso consigli e indicazioni, hanno contribuito alla creazione di un palazzetto funzionale e all’avanguardia. Presenti alla cerimonia anche alcuni consiglieri regionali, provinciali nonché deputati.

“L’opera – ha ribadito con l’occasione il primo cittadino – rientra a pieno titolo nelle politiche giovanili dell’amministrazione e, se con tanti sacrifici, insieme all’amministrazione provinciale, abbiamo speso questi milioni di euro è perché abbiamo voluto pensare in primo luogo ai cittadini e agli sportivi della nostra città. Ci eravamo accorti, ormai da tanti anni, che c’era una situazione di disagio per la carenza di spazi dove praticare sia educazione fisica che i vari sport in sicurezza, così ci siamo attivati per risolvere tale mancanza. E finalmente abbiamo una grande palestra, con campi da gioco, spogliatoi e spazi adeguati, che basterà per molti anni”.

Il presidente della provincia, invece, ha aggiunto che ha seguito in prima persona il progetto e l’avanzamento dei lavori in questi ultimi anni: “Terminato l’impianto per gli sport interni, l’impegno della nostra amministrazione provinciale va oltre. Ora iniziamo a pensare anche alle associazioni e ai gruppi che svolgono attività all’aperto e faremo il possibile per realizzare anche il centro sportivo. Fatto questo, credo potremo affermare di aver mantenuto tutte le promesse fatte alla popolazione della nostra città in tempi brevissimi”.

“La struttura è nata da una situazione di emergenza e di disagio, che riguardava gli alunni di tutte le scuole, i cittadini e tutte le associazioni sportive”, ha ricordato poi l’assessore comunale alla cultura e allo sport.

Infine l’assessore ai lavori pubblici ha tenuto a precisare che parlando del problema al presidente della provincia, il comune presentò il progetto del nuovo palazzetto e ottenne dalla provincia due milioni di euro, come contributo a fondo perduto, e grazie a tutta la sinergia e la collaborazione messe in atto tra i due enti, si è poi costruito questo grande PALASPORT.

… Perdonatemi, ma mi sono accorto che era solo un sogno un po’ confuso!

A volte, però, i sogni diventano realtà!
 
PGS

San Giovanni in Fiore – Rinvenuti degli scheletri umani accanto ai muri esterni della Chiesa Madre in Piazza Abate Gioacchino.

24807_113874598643778_6747294_n.jpgSono stati rinvenuti per caso, durante dei lavori di manutenzione, degli scheletri umani accanto ai muri esterni della Chiesa Madre di San Giovanni in Fiore in Piazza Abate Gioacchino. La scoperta è avvenuta mentre si effettuava la riparazione di alcune infiltrazioni d’acqua da parte degli operai addetti. Due di questi scheletri sono stati trovati uno sopra l’altro, mentre altri  erano  localizzati a poca distanza da essi.

Sono  intervenuti sul posto l’archeologo Amedeo Brusco, l’archeologo Domenico Marino, responsabile territoriale della sovrintendenza,  l’abate Don Germano Anastasio, parroco della Chiesa Madre e dell’Abbazia, il Sindaco della città, Antonio Barile, e l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Pietro Tiano. Poco dopo, in una conferenza stampa, essi hanno descritto tutti gli aspetti tecnici del ritrovamento. Stando ad un primo esame, si suppone che i resti appartengano a persone di sesso maschile e che risalgano alla prima metà del XVII secolo. In quel tempo infatti, si usava seppellire i defunti all’interno delle chiese o in prossimità di esse. Rispetto alla sovrapposizione dei due scheletri, invece, si suppone che le casse di legno, dentro cui erano stati adagiati i corpi, poi tumulate l’una sopra l’altra, si siano deteriorate e disintegrate col passare del tempo lasciando così solo le ossa. In realtà, accanto ai resti, sono stati ritrovati anche dei chiodi a testimonianza di questa ipotesi.

Ci sono dei misteri ancora tutti da svelare, ma potrebbe non essere un caso isolato dal momento che, nei tempi, fu costruito un tunnel sotterraneo che partendo dai pressi dell’Abbazia,  passando sotto tutto il centro abitato  della città di San Giovanni in Fiore, man mano poi sviluppatosi, arrivava fino al convento dei Cappuccini. Parte di questo tunnel fu poi interrotto e distrutto, con ignoranza, negli ultimi decenni, a causa di alcuni lavori eseguiti proprio sotto la Piazza Abate Gioacchino.  

Che queste scoperte siano il preludio di altre scoperte ancora  più importanti?

PGS

Politica – La “ricreazione” alle spalle del popolo adesso è finita!

399677_4165824038190_1082426070_n.jpgDi Massimo Fini

Ciò che più colpisce nello scandalo dei consiglieri Pdl della Regione Lazio (ma la questione va allargata, con tutta probabilità, anche agli altri partiti e alle altre Regioni) è, oltre l’impudenza e la nullità di politici, la loro mediocrità come uomini. Già sono dei miracolati che, in genere, non hanno alle spalle una professione, un mestiere e che non hanno mai fatto una vera ora di lavoro in vita loro. Se hanno raggiunto, nell’amministrazione pubblica, posti di rilievo e ben remunerati non è certo perchè si fossero “illustrati” in precedenza per qualche merito ma solo ed esclusivamente in virtù (diciamo così) del loro infeudamento in un partito. Potrebbero accontentarsi. Invece hanno venduto l’onestà, l’onore, la dignità per una cena in un bel ristorante, per una spesa al super-market, per attrarre una ragazza che non sono in grado di conquistare in modo normale.

Proprio in questi giorni sono stati incriminati per assenteismo quaranta impiegati pubblici di Trieste e tredici di Palermo che invece di stare sul posto di lavoro andavano a far spesa al supermercato. Ma almeno quelli spendevano soldi loro, sia pur mal guadagnati; quelli che ci dovrebbero rappresentare spendono invece, con grande disinvoltura e disprezzo dei cittadini, i soldi nostri. Ma ancora più grave, se possibile, delle ruberie e delle grassazioni è l’estesissimo fenomeno del nepotismo che emerge dallo scandalo della Regione Lazio. Costoro piazzano i loro parenti, i loro figli, i loro nipoti, le loro fidanzate, le loro puttane in posti di prestigio lautamente compensati. Valga, per tutti, il caso del segretario laziale Salvatore Ronghi che, secondo la deposizione di Franco Fiorito, «è riuscito a piazzare la sua fidanzata, Gabriella Peluso, facendole ottenere un posto da dirigente con un compenso di 100mila euro annui». Questo mentre l’Italia soffre di una disoccupazione giovanile oltre il 30% e i nostri figli non trovano lavoro e se lo trovano devono sfangarsela con 100 euro. Ognuna di queste assunzioni familiste e clientelari è uno schiaffo in piena faccia a noi cittadini. Ma noi continuiamo a subire. Molti si adeguano. L’Italia intera è diventata una gigantesca cosca mafiosa dove, per dirla con l’Ignazio Silone di Vino e pane (ma si era in pieno fascismo) “non c’è niente da fare: per vivere un po’ bene bisogna vendere l’anima”.

Adesso, nel Paese di Alice, tutti fan finta di meravigliarsi che l’Italia si sia ridotta così, al penultimo posto nella scala mondiale della corruzione. Ma che cosa ci si doveva aspettare dopo che, già all’indomani di Mani Pulite, una schiera di politici, di intellettuali, di giornali, di media televisivi si sono impegnati a trasformare i ladri in vittime e i magistrati nei veri colpevoli e chi osava chiedere rispetto della legge anche per i rappresentanti della classe dirigente veniva bollato come “moralista”, “giustizialista”, “forcaiolo”? È ovvio che la classe politica, a tutti i livelli, nazionali e locali, ne ha tratto la convinzione di poter agire nella più piena impunità; di poter corrompere e corrompersi senza patire alcuna conseguenza. Adesso che il verminaio è stato scoperchiato per la seconda volta tutti i partiti, responsabili tra l’altro, pro quota, della disastrosa situazione economica in cui è precipitato il Paese, giurano di volersi emendare dagli antichi vizi. Ma l’occasione l’han persa vent’anni fa. Adesso chi gli crede più. La ricreazione, durata trent’anni, alle spalle del popolo italiano, è finita. Il vaso dell’esasperazione è colmo. E lo vedremo alle prossime elezioni. Ammesso che ci siano ancora elezioni.

Massimo Fini

Il Gazzettino, 28 settembre 2012