Politica – Regione Calabria: no agli accorduni!!!

Se la nostra Calabria ha tutti i parametri più negativi d’Europa una certa responsabilità la vecchia classe politica regionale ce l’avrà pure. Oggi in Calabria non vi è nessuno spazio per falsi dialoghi e confronti, e nemmeno nessuna torta da spartire, nessun osso da regalare o lanciare a chicchessia. L’unica cosa da fare è cercare di togliere qualche maceria e auspicare di ripartire. Anche qui in Calabria come a livello nazionale, tuttavia, non si potrà mai ripartire né cambiare fino a quando ci sarà un mostro dalle diverse teste, ma con un corpo solo, ossia i vecchi partiti oligarchici. Di tutto questo il neo Governatore è consapevole e lo lascia trasparire dalle sue quotidiane pubbliche dichiarazioni. Ma un conto sono le parole, le promesse e le dichiarazioni, altro conto sono i fatti. Vedremo. 

Ancora oggi sarebbe sufficiente chiedere ai diversi leader dei partiti politici calabresi cosa ne pensino delle emergenze: rifiuti, sanità, edilizia, dissesto idrogeologico e carenze strutturali per  scoprire immediatamente quanto sono uguali nell’aspirare di spartirsi ormai l’inesistente torta regionale.  D’altra parte basterebbe guardare al passato prossimo per capire cosa siano effettivamente questi partiti pieni di transfughi, voltagabbana ed opportunisti.

Queste vecchie oligarchie partitiche che dovrebbero essere la rappresentanza della destra e della sinistra, e che nell’immaginario collettivo dovrebbero essere veri e propri avversari, nella realtà, invece,  sono sempre state le facce della stessa medaglia. Persino il neo Governatore sta finendo nella confusione più totale, convinto fino a ieri che alcune forze politiche, in base ai risultati delle ultime elezioni, rappresentassero l’opposizione, mentre oggi, almeno in base alla posizione dei segretari, di quello regionale e di quello nazionale, del suo stesso partito e ad alcune posizioni governative (di oggi la notizia che in base ad alcune norme inserite nella legge di Stabilità il Governo non potrà più nominare il neo Governatore commissario alla sanità calabrese), è costretto a ricredersi e a prender atto che si tratta invece di una stessa forza politica che dovrà governare la Calabria, con le stesse vecchie logiche e le stesse spartizioni della torta, ripeto inesistente, costretto a consultare, magari, il vecchio manuale Cencelli.

In campagna elettorale  il neo Governatore ha sempre dichiarato di escludere il dialogo con alcune forze politiche, causa dello sfacelo calabrese, in modo categorico. Oggi, invece, viste le prese di posizione romane, ha capito che dovrà accontentare altre forze politiche mascherando il tutto sotto un falso dialogo e un falso confronto sulle questioni più urgenti da risolvere.

Ecco le facce della stessa medaglia che, quando si tratta di difendere il consenso politico, queste lo fanno fino alla morte, ma quando si tratta di dividere l’inesistente torta, speriamo non a scapito dei cittadini, esse non hanno mai alcuna intenzione di mollare la presa.

Per il neo Governatore adesso è giunta l’ora di dimostrare sul campo la sua coerenza nei confronti di tutti i calabresi  che gli hanno tributato una grande fiducia, e se avrà il coraggio di non guardare in faccia nessuno, in particolare a chi ha contribuito allo sfascio della Calabria e procedere nella direzione da lui sbandierata in campagna elettorale, o se invece accetterà  le posizioni del suo partito. Tutto ciò da un lato dimostrerà se rispetterà le promesse fatte, sempre in campagna elettorale, e dall’altro dimostrerà se sarà confermato  il solito dietrofront  imposto dal suo partito e dal Governo in carica, gabbando il popolo calabrese.

Infine, tra l’altro, nella nostra Calabria le grane sono tutte note,  e si profileranno, per il nostro Governatore, a breve. In primis la sanità e la questione dei rifiuti: è noto che i costi dei due settori sono abnormi e si è a conoscenza che lo sono prevalentemente a causa degli appalti viziati e quasi sempre pilotati per essere gestiti al rialzo e accontentare le fameliche bocche dei soliti noti vecchi partiti politici.

Soprattutto riguardo alla sanità sentiamo citare dai soliti politici i costi assai differenti di un ricovero tra una regione e l’altra, che in realtà sono causati dagli stessi politici e partiti, facce della stessa medaglia, che nominano i dirigenti sanitari e persino i primari. La grana sanitaria vedrà inevitabilmente ancora coalizzarsi le facce della stessa medaglia che altro non sono che il solito mostro con le diverse teste in un corpo solo. Le dichiarazioni e i comizi al vetriolo durante la campagna elettorale, se poi non ci si attiene ai fatti, non servono a nulla.

Pietro Giovanni Spadafora

Politica – Regione Calabria: no agli accorduni!!!ultima modifica: 2015-01-06T15:45:51+01:00da pietrogiovanni1
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