San Giovanni in Fiore – Ospedale: i colori politici della sanità.

Qui a San Giovanni in Fiore, ormai da anni, la sanità, o meglio, la malasanità, agita, giustamente, gli animi dei sangiovannesi. In questi giorni, per difendere la sanità, si stanno intonando, da più parti, dei cori unanimi gridando e sostenendo che la sanità non ha colore politico.

Sciocchezze! Corbellerie! Balle! La sanità ha sempre avuto, ha ed avrà sempre colori politici. Essi sono i colori della partitocrazia. Partitocrazia alla quale, da moltissimi anni, affidiamo, con altissime percentuali di voti, il compito di gestire la cosa pubblica, la sanità! Partitocrazia locale e non solo, che ha portato la sanità, il nostro nosocomio e i servizi sanitari nelle condizioni in cui oggi essi sono!

Partitocrazia alla quale la popolazione sangiovannese ha dato voti, nelle consultazioni elettorali, pari quasi al 99%! Partitocrazia, oltre che dai politici, costituita dalla maggior parte dei cittadini: medici, infermieri, ausiliari, liberi professionisti, giornalisti, docenti, pensionati, giovani, donne e chi più ne ha più ne metta! Si, perché la partitocrazia, nel momento in cui la votiamo, la sosteniamo e la portiamo avanti, facendoci perennemente illudere, senza fare alcuna valutazione, siamo tutti noi! Tutti a votare questa partitocrazia!

Se c’è un male originario di cui ha sofferto e soffre San Giovanni in Fiore è la partitocrazia che invade la sanità nelle varie forme più o meno invasive e oppressive! È successo nel passato e succede anche oggi in forme diverse e rinnovate!

Adesso tutti gridiamo allo scandalo, che la sanità non funziona, che non è più garantito il diritto alla salute e che la malasanità nostrana continua a mietere vittime innocenti!

Ma la cosa che più preoccupa è che noi sangiovannesi, pare, siamo tutti una massa di appecoronati. Non reagiamo, non ci arrabbiamo, non ci indigniamo, non protestiamo più!

Pretendiamo, così in modo passivo, che gli altri risolvano per la nostra comunità il problema della nostra sanità!

È indecente, stupido e illusorio pretendere che la partitocrazia, i suoi adepti, seguaci, uomini e affiliati di ogni sorta, che hanno distrutto la sanità, debbano, ora, ridarci il diritto alla salute. Non sarà così! Bisogna andare a riprendercelo, da soli, quel minimo diritto alla salute!

Si è chiesto insistentemente fino a poche ore fa, comunque con risposta negativa da parte dell’amministrazione partitocratica locale, sempre con cori intonati, un consiglio comunale aperto per discutere dei problemi della sanità, come se tale consiglio avesse potuto risolvere chissà quale problema. Sarebbe stato solo ulteriore tempo perso! Sciocchezze strumentali! Sciocchezze inutili che sarebbero servite solo a fare qualche endorsement a qualcuno, a qualche consigliere per creargli un minimo di visibilità, visto che di visibilità, nelle cose concrete, non se ne vede neanche l’ombra!

Si richiede, anche insistentemente, che il nostro Ospedale venga potenziato da chi per anni lo ha depotenziato! Ma l’Ospedale di San Giovanni in Fiore potrà essere solo fumo negli occhi perché oggi non ci sono più i presupposti, i soldi, ed è irrealistico pensare di tenerlo aperto. Non si può più perdere altro tempo con le sciocchezze!

La nostra proposta.

Chiediamo pubblicamente, in primis, al Sindaco Belcastro, nonché alla sua Giunta insieme a tutta l’Amministrazione Comunale sangiovannese di organizzare, prima di tutto, una fiaccolata in memoria delle persone che, a causa della malasanità, hanno perso anche la vita.

Poi, sempre al Sindaco Belcastro, nonché alla sua Giunta insieme all’Amministrazione Comunale sangiovannese, ma anche a tutta la comunità, dal momento che la popolazione sangiovannese, appecoronandosi, ha votato per il 99% in una determinata maniera, chiediamo di avere, almeno per una volta, nella vita, uno scatto di reni! Di far sentire in modo deciso e forte la nostra voce con una grande manifestazione in paese, organizzando una forte protesta, tutti insieme, nessuno escluso, e ribadiamo nessuno escluso!

Infine scegliere e costituire una competente delegazione che rappresenti tutte le forze sociali, politiche e professionali di tutta la comunità sangiovannese, per andare a trattare presso la cosiddetta “Cittadella” regionale, pare ora anche sede del Commissario alla sanità calabrese, appena inaugurata insieme al Presidente della Repubblica Italiana, pretendendo, senza muoversi da lì, con nero su bianco, determinati atti, per ottenere almeno un Pronto Soccorso Speciale ed avanzato sotto ogni profilo per poter far fronte alle emergenze della nostra comunità, insieme ad un servizio di Cardiologia potenziato, con la presenza di uno specialista 24h/24h. Che poi i pazienti debbano essere trasferiti in altra struttura può anche andare, ma almeno pretendiamo che quando le circostanze lo richiedono, le vite dei cittadini vengano soccorse e salvate come si deve in un Paese civile.

Si pretenda con vigore e determinazione, visto il consenso dato, che la Regione Calabria faccia la sua parte e dimostri vicinanza ed attenzione nei confronti di una comunità montana a oltre mille metri di altitudine, dei sangiovannesi, dei medici e operatori sanitari del nostro Ospedale, e che dia un servizio sanitario di emergenza qualificato ed avanzato!

Si prenda il toro per le corna e si batta fortemente il pugno sul tavolo del Commissario alla salute e della Regione Calabria senza alcuna soggezione, paura e viltà!

Se non lo si farà è il caso di dire che “chi è causa del proprio mal, pianga sé stesso”!

Meetup M5S SGF

San Giovanni in Fiore – Ospedale: i colori politici della sanità.ultima modifica: 2016-02-04T23:13:48+01:00da pietrogiovanni1
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