SAN GIOVANNI IN FIORE: l’isola felice che non c’è più, ma che potrebbe riemergere.

Molti di noi, non so se volutamente o ingenuamente, nonostante alcuni fatti del recente passato della storia di San Giovanni in Fiore, pensavamo di vivere su una cosiddetta “isola felice”. “Isola felice” che non esiste più, ma che potrebbe riemergere, solo se lo volessimo…

Diciamoci la verità! Molti di noi siamo rimasti attoniti e poi sconvolti per gli ulteriori fatti che sono emersi dall’inchiesta “Six Towns”! La comunità sangiovannese sembra essere piombata in un torpore generale con una diminuzione delle sensibilità civili e con un rallentamento dei processi psichici.

Non so se per paura o per ignavia, ma la nostra comunità ha assunto in questi giorni, rispetto alla criminalità, alla cultura e alla politica, una confortevole posizione, una sorta di neutralità, una sorta di pigrizia e di inerzia collettive, credendole comode, e, al momento stesso, vantaggiose, convinta che il non agire civile, in questi casi, possa essere saggio e conveniente. Siamo chiusi nelle nostre case!

Fermo restando che spetta agli inquirenti e agli “operai” della lotta alla criminalità mafiosa, come li chiama il Magistrato Gratteri, i quali vanno sostenuti in tutti i sensi da tutta la società civile, senza se e senza ma, nel loro lavoro per fare luce su tanti avvenimenti, alcuni fatti, che lo si voglia oppure no, ci riguardano tutti da vicino! Nessuno escluso! Inutile girarsi dall’altra parte e far finta di niente!

L’indifferenza è l’alleato più importante della criminalità! Certo, per molti è più comodo farsi i fatti propri; invece bisogna scriverne, discuterne, parlarne e prendere posizione per le cose che si ritengono importanti per una comunità! Ma senza finte, ipocrisie, retorica, demagogia, falsa informazione e falsi paladini dell’antimafia solo allo scopo di promuovere la propria immagine e il proprio ego!

Sono d’accordissimo con il giornalista sangiovannese Emiliano Morrone quando sostiene che i politici dovrebbero incominciare a parlare di come creare occupazione e sostegno al reddito, agendo in concreto. Pensando ad interventi culturali di ampio respiro, in quanto essi sono basilari. È vero, a nessuno, se non a quella politica che cerca paraventi, serve promuovere inutili adunate di stampo deamicisiano, o come dice qualcun altro, di stampo servile!

Le nostre istituzioni e le nostre classi dirigenti, in particolar modo quelle locali, possono diventare sane ed efficaci solo se si cambia la mentalità e la cultura. Quanto sta emergendo in questi giorni dimostra che la battaglia culturale è tutt’altro che scontata: occorre un lavoro di trasformazione, di trasparenza, di rispetto delle regole e di autocontrollo nelle pratiche quotidiane, per poter rinnovare le abitudini e la mentalità, soprattutto di chi ricopre ruoli di responsabilità pubblica!

Bisogna rafforzare il nostro impegno civile perché, altrimenti, si estende sempre di più quell’area grigia dove prospera la criminalità e dove si radica la cultura clientelare che ha la stessa matrice della corruzione e delle mafie!

È importante la trasparenza e l’impegno delle istituzioni! Delle nostre istituzioni comunali e regionali! Della nostra scuola! È importante l’attività delle forze politiche tutte, della società civile e delle tante associazioni contro le mafie e la criminalità! Ma è ancor più decisivo cambiare noi stessi, riuscendo a dare esempi positivi, sia come cittadini, sia come persone comuni, sia come dipendenti e funzionari dell’amministrazione pubblica, e sia come eletti e preposti a capo delle pubbliche istituzioni!

Solo con l’esempio, visibile, tangibile, alla luce del sole, possiamo ottenere che un nuovo stile di comportamento, di correttezza e di onestà penetri nel profondo della nostra società sangiovannese, della nostra comunità. Lo dobbiamo a questa nostra terra, al futuro di questa nostra città, a noi stessi, alle nuove generazioni, le quali possono essere sostenute ed aiutate ad appassionarsi al bene pubblico e all’onestà solo con il nostro esempio!

Pietro Giovanni Spadafora

SAN GIOVANNI IN FIORE: l’isola felice che non c’è più, ma che potrebbe riemergere.ultima modifica: 2016-10-23T14:50:30+02:00da pietrogiovanni1
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