La Magistratura non fa politica. La Magistratura non favorisce questo o quell’altro politico a discapito di un altro. La Magistratura non fa complotti. La Magistratura non emana provvedimenti ad orologeria. La Magistratura conduce difficili indagini con i suoi tempi. La Magistratura non comunica a chicchessia i tempi e i modi delle indagini.
La Magistratura applica la legge. Punto!
Ognuno, poi, è libero di raccontare, scrivere e dire le proprie sciocchezze. Punto!
Rispetto, poi, alla cosiddetta “società civile”, in ogni indagine che riguarda la politica, ce n’è una parte che è compromessa con un certo regime, ma ce n’è un’altra che non lo è affatto.
Ma, soprattutto, ci sono migliaia, e anche milioni, di cittadini che, irrisi e inascoltati, rispettando sempre le regole del gioco, hanno il diritto di pretendere la resa dei conti nei confronti di coloro che sistematicamente le hanno sempre violate.
E la resa dei conti, giudiziaria e politica, potrebbe essere dura e sgradevole e non saranno certamente i saltimbanchi e i garantisti della doppia morale a evitarla ai loro amici e protettori.
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