SAN GIOVANNI IN FIORE – POLITICA: la rinascita della nostra comunità potrà avvenire solo attraverso il rinnovamento dei partiti.

Nel nostro Paese la nascita dei primi partiti risale al XIX secolo.

In realtà essi nacquero quando i cittadini si resero conto che per cambiare i rapporti sociali, e per cercare di migliorare le proprie condizioni di vita, era necessario organizzarsi ed elaborare un programma politico condiviso.

Un partito politico, quindi, non è altro che una forma di organizzazione. Sotto l’aspetto politico è l’organizzazione per eccellenza. Organizzazione su cui poggia il funzionamento strutturale della politica, del sistema politico.

Di qui la consapevolezza che ogni partito dovrebbe esistere per la comunità, per i cittadini, per il popolo, per il bene comune, e non per se stesso.

Purtroppo, con il mutare dei tempi, in particolare negli ultimi decenni, i partiti sono diventati gli unici luoghi dove la gente non parla più di politica, non si confronta, non elabora.

Oggi annovererei tra i partiti il neo M5S anche se promuove se stesso come forza politica né di destra né di sinistra, post-ideologica non definendosi un partito. Partito, comunque, a mio modesto parere, senza un minimo di struttura, organizzazione e unità. Vedasi come esempio la deputazione calabrese e non solo: ognuno va per conto proprio, a ruota libera, senza un minimo di linea politica comune, condivisa e unitaria. Partito dotato solo di un’opprimente farraginosità, perché anche presentare una semplice lista comunale diventa un’impresa titanica.

Ho sempre duramente criticato la partitocrazia, il potere dei partiti fine a se stesso. Ho sempre duramente criticato i partiti che pensano a mantenere solo il consenso, i partiti come circoli chiusi, come strumenti per beneficare alcuni adepti ed escluderne altri (nemici), i partiti come strumenti contro il bene comune, i partiti di pochi eletti, i partiti degli amici degli amici e così via.

Non ho mai criticato, però, l’organizzazione di un partito. Anzi! Né ho mai criticato la struttura di un partito. Elementi di forza, nel bene e nel male, dello strumento partito.

Va subito detto che ci sono i partiti e le persone. E i partiti sono costituiti da persone. Nei partiti vi sono i lestofanti, gli interessati, gli arrivisti, gli arraffoni, i furbi, gli arrampicatori sociali, i carrieristi ecc., ma anche le persone perbene, democratiche, intelligenti, oneste, pulite, dotate di buon senso, e non tutto è marcio.

È indispensabile, allora, riorganizzare e ripensare la democrazia e la partecipazione dei cittadini nei partiti.

È necessario riflettere sul ruolo dei partiti. Riflettere cioè su uno strumento che sin dalla sua nascita si è sempre ispirato e conformato ai principi fondamentali della vera democrazia.

E infatti la nostra Costituzione, all’articolo 49, affida ai partiti il compito di operare per “concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Di conseguenza anche la politica locale, regionale ecc.

Pertanto, anche qui a San Giovanni in Fiore, è arrivato il momento in cui, se desideriamo che lo stato delle cose migliori, urgono partiti capaci di dare rappresentanza avendo una chiara visione politica, per il bene comune, attraverso programmi riconoscibili, senza promesse, senza alcun libro dei sogni, confrontabili nella ricerca di una convergenza o di alternative possibili.

C’è la necessità di una capacità dei partiti di strutturarsi, con intelligenza profonda, attorno alle esigenze della collettività, di risanare quella rottura, ormai pluriennale, di un’unità degli intenti collettivi e delle aspirazioni della nostra comunità.

Uno snodo, questo, imprescindibile e per il quale serve un’idea nuova di partito che riallacci le fila di un rapporto fra politica e cittadini; fra politica ed associazionismo; fra politica e cultura; fra politica e scuola, come già, a dire il vero, sta avvenendo in diverse occasioni; fra politica e turismo; fra politica ed economia; fra politica e giovani leve.

Bisogna ripensare questi nostri partiti locali con persone e giovani nuovi, con talenti nuovi, senza le vecchie logiche politiche e partitocratiche, affrontando i temi cruciali di questa nostra comunità senza più quella politica fatta di esaltazione, personalismi e narcisismi vari.

C’è l’esigenza di una politica fatta da persone oneste e non da voltagabbana, da saltimbanco, privi di serietà e credibilità, che cercano solo di ritagliarsi un po’ di scena oppure arraffare qualcosa.

È indispensabile favorire, in questo nostro paese, i cambiamenti necessari evitando le scorciatoie della demagogia, e tutti i partiti sangiovannesi, almeno quelli che in qualche modo hanno ereditato una tradizione, sono chiamati a un soprassalto di responsabilità verso la nostra comunità.

Ancora c’è tempo sino alle prossime elezioni amministrative, e ogni partito locale apra un confronto al suo interno e si chieda come ridare ossigeno alla Città di San Giovanni in Fiore.

San Giovanni in Fiore non può più aspettare! Bisogna uscire dalla crisi politico-amministrativa, economica, occupazionale, turistica, culturale, ambientale, demografica, dai servizi quasi inesistenti, dal lento spopolamento, dalla fuga dei nostri giovani, e oggi, anche dalla fuga di anziani pensionati.

Se ci sarà l’impegno, onesto e serio, da parte dei partiti, rinnovati e sani, ce la possiamo fare!

Per il resto solo chiacchiere e distintivo!

Le liste civiche, il civismo, i listoni, comitati, chiamate a raccolta, partitini personali, nuovi altisonanti progetti politici, sono, a mio avviso, solo semplicemente dei fuochi di paglia del momento. Non hanno mai, almeno in questa nostra realtà, cambiato alcunché! Servono solo ai marpioni per riciclarsi.

Ma anche se gli stessi partiti dovessero ripresentarsi con le solite vecchie facce incartapecorite della solita vecchia politica locale, non si andrà da nessuna parte comunque!

Pietro Giovanni Spadafora

SAN GIOVANNI IN FIORE – POLITICA: la rinascita della nostra comunità potrà avvenire solo attraverso il rinnovamento dei partiti.ultima modifica: 2020-03-01T10:37:23+01:00da pietrogiovanni1
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