CORONAVIRUS: costretti alla Sindrome di Hikikomori.

L'immagine può contenere: persone sedute, tabella e spazio al chiuso#iorestoacasa; #fermiamoloinsieme; #stopcovid19 e chi più ne ha più ne metta!

Giusto! Corretto! Doveroso! È quello che tutti noi stiamo facendo! E dobbiamo continuare a farlo sino a nuove disposizioni!

Però, senza fraintendimenti alcuni, abbiamo anche il diritto di sfogarci!

Fermo restando che ognuno ha il suo proprio modo di sfogarsi: chi legge, chi scrive, chi riscopre tante cose in casa, chi scherza sul coronavirus chi parla di politica, di economia, chi suona e chi canta, noi abbiamo voglia di descrivere e raccontare alcune cose, forse anche, certamente, immaginarie.

Siamo convinti che in molte case l’aria stia incominciando a diventare pesante. Anche tra familiari ci si irrita per niente, alcune volte si risponde male, inconsapevolmente, alcuni diventano più pigri, altri più ipocondriaci, riaffiorano vecchie e diverse fissazioni, specie per quanto riguarda la pulizia, aumentano le fisse, le fobie, le ubbie e le ossessioni, si mangia di più, ci si muove di meno, si ingrassa di più e così via. Intanto lo stress e l’isolamento sociale e dal mondo aumentano.

Avete mai sentito parlare dei cosiddetti “Hikikomori”? Si tratta di un fenomeno nato in Giappone per cui, soprattutto gli adolescenti, ma ormai anche tantissime persone adulte, in molti decidono di chiudersi, per mesi se non per anni, nella propria stanza, senza avere contatto con l’esterno, neanche con i propri familiari, se non attraverso la “finestra” che offre Internet.

Ecco, oggi, noi siamo costretti tutti ad essere Hikikomori!

Fortunatamente, o meno, in questo momento dipende dai propri punti di vista, tante persone lavorano, ma moltissime altre sono costrette a rimanere a casa.

E stare tutto il tempo a casa, non lo diciamo noi, ma gli esperti, ha conseguenze negative sul nostro benessere psico-fisico.

Potrebbero sorgere alcune patologie come la depressione, l’apatia e la clinomania, ossia la voglia irrefrenabile di non alzarsi dal letto.

Speriamo tutta questa storia finisca il più presto possibile, riprendendo tutte le nostre abitudini quotidiane lavorative, sociali e culturali! Ritornando IN PIAZZA!

Certo è che, soprattutto per quanto riguarda l’Hikikomori, anche il contesto sociale assume un’importanza abbastanza profonda, dal momento che è un fenomeno sempre più presente nella vita quotidiana di milioni e milioni di persone.

E purtroppo questo momento non aiuta. Anzi!

BUONA VITA GENTE!

BLOG SGF IN PIAZZA

CORONAVIRUS: costretti alla Sindrome di Hikikomori.ultima modifica: 2020-03-14T13:44:16+01:00da pietrogiovanni1
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