Già la democrazia rappresentativa è un inganno. Quelli che vengono eletti da noi popolo, 630 deputai e 315 senatori, in sostanza non ci rappresentano, e quindi in realtà la democrazia rappresentativa non esiste, cioè non è la democrazia vera e propria. Una volta entrati in Parlamento fanno poco o niente circa le istanze della gente, dei cittadini.
Comunque sia oggi, almeno, i territori sono più rappresentati. Anche se malamente, possiamo produrre delle istanze, il Parlamento è più vicino al popolo essendovi una distribuzione di parlamentari più capillare e quindi più soggetti al controllo della gente e degli elettori.
Ora tagliare i parlamentari a 400 deputati e 200 senatori, quasi del 50%, non si farebbe altro che rafforzare un sistema oligarchico, ovvero un sistema politico e amministrativo caratterizzato dalla concentrazione del potere effettivo nelle mani di una minoranza.
Immaginiamo in Calabria: oggi vi sono 20 deputati e 10 senatori, ma con il taglio avremo circa 13 deputati (meno 35% e 6 senatori (meno 40%).
Sarebbero dei “domini”, ossia dei signori e padroni intoccabili!
Anziché ridurre i rappresentati del popolo, con la scusa del risparmio, si taglino altri privilegi: stipendi, pensioni e gratuità varie!
Infine si dice che la democrazia si difende migliorando la qualità e le competenze dei rappresentanti eletti e non in base al loro numero.
BALLE!
Chi garantisce questo? I partiti? I movimenti? O altro?
I partiti, i movimenti ecc. non hanno mai scelto i propri candidati in base alla qualità e alla competenza, ma in base alla loro convenienza, tra i loro adepti, segugi, sodali, tra potenziali portatori di grossi pacchetti di voti ecc. ecc.
NO ALLE OLIGARCHIE!
NO AL TAGLIO DEI PARLAMENTARI!
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