ONESTÀ E GIORNALISMO

Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero raffigurante una o più persone e spazio al chiuso19 maggio 2021

ONESTÀ E GIORNALISMO

“Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso… e pubblica il falso.”

(Mark Twain)

Di Pietro Giovanni Spadafora

L’incoerenza di tanti cosiddetti “giornalisti”, tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di comportarsi, mina la credibilità della stessa informazione.

È CHIARO CHE NON TUTTI I GIORNALISTI PUBBLICANO IL FALSO.

Fortunatamente ci sono GIORNALISTI e PERSONE che RACCONTANO LA VERITÀ.

Va subito detto che il vero giornalismo oltre a ricostruire la verità con pazienza, scrupolo, e perseveranza, va fatto, soprattutto, con l’onestà intellettuale!

C’è, poi, una differenza sostanziale tra giornalisti e opinionisti. Il giornalista deve raccontare, in modo onesto, la verità dei fatti. L’opinionista esprime le sue opinioni condivisibili o meno.

Il più delle volte, però, il giornalista raccontando i fatti esprime anche la sua opinione per influenzare chi legge. Ma comprendere questo dipende dalla capacità di discernere, dalla cultura e dall’intelligenza del lettore.

C’è ancora, poi, chi afferma che il giornalista professionista e ben remunerato, non può che raccontare, con onestà, la verità.

QUESTO NON SEMPRE È VERO, ANZI!

Essere GIORNALISTA professionista e BEN PAGATO, NON È SEMPRE SINONIMO DI ONESTA E BUONA INFORMAZIONE.

C’è tutto un dibattito in corso, da anni, per abolire l’ordine dei giornalisti.

Un ordine di assurdi privilegi di casta di cui gode una nutrita schiera di professionisti delle pubbliche relazioni, lobbisti, portaborse, collaboratori, addetti stampa ecc.

ANDREBBE ABOLITO per cercare di RISTABILIRE LA VERA LIBERTÀ DI STAMPA e NON LA LIBERTÀ DELLA STAMPA, intesa come CORPORAZIONE.

Per non parlare del fatto che, spesso e volentieri, il giornalista professionista ben pagato deve dare conto al suo padrone, al suo capo staff, e sottostare ai dettami del suo datore di lavoro, pena il licenziamento. E di esempi, in TV, negli enti pubblici, sulla carta stampata e sui giornali online, ne abbiamo a bizzeffe.

Il vero giornalista libero rischia sempre il suo stipendio, l’epurazione, l’isolamento, l’emarginazione, la sua dignità, e non tutti hanno il coraggio di rischiare, molti si adeguano. Ci sono le esigenze della pancia. COMPRENSIBILE!

Ci fosse, almeno, però, anche l’umiltà!

Pietro Giovanni Spadafora

ONESTÀ E GIORNALISMOultima modifica: 2022-08-11T15:23:05+02:00da pietrogiovanni1
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