CLASSIFICAZIONI, QUESTIONE MORALE, CULTURA, POLITICA, RASSEGNAZIONE E DECADENZA.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante monumento e attività all'aperto

Di Pietro Giovanni Spadafora

A volte capita che se ti azzardi minimamente a dissentire da un determinato operato politico-amministrativo, carente di impegni concreti per le serie, vere criticità e priorità, ma attento a precisi interessi, a propagandare le frivolezze e qualche ordinarietà, sei brutto, sporco e cattivo, e anche grasso (ormai si adopera anche il “Body Shaming”).

Se ti adegui, invece, e diventi laudatore del tempo presente e di un determinato operato politico-amministrativo, APPARTIENI alla gente perbene, bella, buona, intelligente, elegante, colta ed operosa.

Solo che, sinceramente, faccio fatica a capire cosa un determinato operato politico-amministrativo abbia a che fare con la gente perbene, bella, buona, intelligente, elegante, colta ed operosa, cosa abbia a che fare con l’amministrare per il bene comune, quando è manifesto, chiaro e che non lascia dubbi, il desiderio di potere, di onori, di grandezza, vanità, quando si strumentalizza la vera CULTURA per fini propagandistici e commerciali, quando è evidente l’interesse elettoralistico, economico e, soprattutto, di pura conservazione del potere.

Senza voler entrare in situazioni particolari, non conoscendo la realtà dei fatti, non è nel mio stile, è evidente che se si verifica una determinata serie di atti e fatti, i cittadini contribuenti, attraverso loro rappresentanti pubblicamente eletti, dovrebbero essere informati e portati a conoscenza in modo trasparente sulle priorità. Ma tant’è!

Ognuno, poi, avrebbe diritto ad un lavoro congruamente remunerato.

Oggi, però, in prospettiva di una povertà crescente, dell’abolizione di alcune minime tutele, in un momento di forte crisi in cui tantissimi giovani cercano un lavoro che non trovano, o sono costretti a spostarsi per trovarlo, magari con famiglia, o sono in uno stato di precarietà, non possono essere ulteriormente penalizzati perché privi di agganci con persone influenti.

Non solo, tante persone, rispettose delle norme morali e sociali, determinate e decise a conservare quel tanto di dignità e di rispetto per sé e i loro cari, non andando a baciare le pantofole dei potenti di turno, non possono rimanere disoccupate a causa di certi meccanismi.

TUTTO CIÒ SONO ATTI E FATTI INACCETTABILI!

Basterebbe questo per rovesciare il tavolo e prendere coscienza.

Ma ormai si è talmente infrolliti che si accetta e subisce tutto senza fiatare.

È ovvio, senza alcun dubbio, che quando si verificano determinati fatti, C’È UNA QUESTIONE MORALE!

Ma è facile e riduttivo dare la colpa sempre alle istituzioni.

ESISTONO ANCHE I CITTADINI!?

Perché la cosa strana, e direi più grave, è che tanti cittadini contribuenti, insieme a diverse pubbliche istituzioni, pare, non abbiano più alcuna dignità.

In tanti sono diventati ridicoli, sebbene si atteggino ad intellettuali e grandi politici per darsi un tono, e questa loro ridicolezza, questa loro “political correctness”, sono date da un contrasto, da un qualcosa che stride, producendo un effetto di dissonanza, di discordanza con la storia, le lotte e il tradizionale carattere delle generazioni passate.

Qualcun altro fa finta di difendere i diritti dei cittadini, la sanità, i soldi dei contribuenti, i diritti dei giovani e poi si stende come una sogliola ai piedi del potente di turno che gli garantisce la caduta di una qualche mollica.

C’è, in tanti, purtroppo anche nei giovani, anziani, lavoratori e professionisti, in questo periodo, una sorta di confusione delle facoltà mentali, di annebbiamento, di intorpidimento, di offuscamento generale, dovuti a una santa e tranquilla RASSEGNAZIONE con una disposizione dell’animo ad accogliere, senza reagire, fatti che appaiono inevitabili. E ciò, molto probabilmente, è dovuto anche a un certo timore.

Non sanno più distinguere né fare alcuna gerarchia di valori.

Questo avviene grazie anche a una certa informazione, se così la si può chiamare, che è sempre più accondiscendente e poco reattiva a determinati metodi politico-amministrativi, ma molto attenta alla caduta della prima neve.

Rispetto a genitori e nonni, che pur nella miseria, o forse proprio grazie ad essa erano più vitali, vivaci, dinamici e pronti, in tanti sono diventati incapaci di reagire, di uno scatto d’orgoglio.

Molto probabilmente questo succede perché, causa anche la vecchiaia e la fuga di diverse famiglie per diversi motivi, in primis la non sanità, una comunità diventa semplicemente un luogo dormitorio solo per anziani, per qualche dipendente e per qualche studente delle superiori.

Questi, chiusi in casa, o in qualche “casella” di campagna a pontificare, immersi nella sovrabbondanza alimentare, un privilegio per buone forchette, nonché nella sicurezza delle pensioni e di qualche stipendio, oggi sono, grazie pure alla piacevole distrazione dei MONDIALI DI CALCIO DEL QATAR IN TV, fortemente e mentalmente rattrappiti.

E nel confronto con le generazioni passate avverto, con un certo senso di umiliazione ed amarezza, che in tanti sono diventati talmente mollicci privi di energia e di carattere.

Questo succede quando è in corso una DECADENZA GENERALE e vi è un sostanziale atteggiamento di: “non me ne può fregar di meno”, i cui effetti si potrà vederli solo nei prossimi anni, magari sulla prole.

Saremo rimasti anche solo quattro patetici gatti a declamare certe cose, ma penso che necessiti una seria riflessione!

Pietro Giovanni Spadafora
CLASSIFICAZIONI, QUESTIONE MORALE, CULTURA, POLITICA, RASSEGNAZIONE E DECADENZA.ultima modifica: 2022-12-05T18:51:20+01:00da pietrogiovanni1
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