SGF – INTERVISTA ALLA “STATUA DELL’ANGELO”

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Siamo andati a fare visita alla “STATUA DELL’ANGELO” per capire, dopo il suo trasferimento dal suo posto originario, come se la passasse.

ECCO L’INTERVISTA:

SGFP – Salve, come va?

STATUA – Onestamente? Non molto bene!

SGFP – Perché?

STATUA – Credo che le mie condizioni siano sotto gli occhi di tutti.

SGFP – Beh, noi la troviamo molto bella, giovane e in salute!

STATUA – Non è questo il problema. Tuttavia, è vero, malgrado la mia età, con tutti gli acciacchi della vecchiaia, dopo essermi ricoverata un po’, a parte il colore della pelle che gli esperti specialisti e i medicinali mi hanno cambiata, mi sono rimessa abastanza in forma.

SGFP – Allora qual è il problema?

STATUA – È che qui, in questo posto, in cui mi hanno relegata dopo il mio ricovero, una brutta sorpresa, mi sento un po’ sola, abbandonata, è come se non avessi più un ruolo, è come se avessi perso la mia importanza, lo scopo della mia esistenza, insomma non mi sento più la stessa, mi sento come una reietta. Sapete, un po’ come quella storiella: “la vecchietta dove la metto”? E poi dove ero prima era tutta un’altra cosa!

SGFP – Ci  può fare capire meglio?

STATUA – Dove ero prima mi sentivo come un monumento. Un monumento importante. Come quei monumenti che in tante città sono dedicati ai caduti di guerra, ai tanti giovani e uomini caduti in guerra. Mi sentivo come la gran parte di quei monumenti sulle cui lapidi, costituite di lastre di marmo, campeggiano, ad imperitura memoria, delle scritte sugli eventi bellici, al fine di riscattare i soldati caduti, la storia e la cultura dall’oblio.

E anche perché dove ero prima vedevo molta più gente, avevo una visuale e una prospettiva molto più belle e aperte che mi permettevano di vedere tutta la mia strada, da una parte e dall’altra, da Nord e da Sud; mi permettevano di vedere e salutare chi partiva e chi ritornava, o arrivava per la prima volta, nel nostro paese.

SGFP – Comprendiamo! In questo nuovo luogo, com’è la sua vita sociale e culturale?

STATUA – Una vita morta, desolante, piena di tristezza e sconforto!

Dove ero prima tantissimi importanti eventi sociali, culturali, politici ecc., si verificavano sotto di me; sentivo tanti discorsi belli, anche brutti, ma per me erano come una compagnia; sopra i gradini sotto di me sedevano, o si riunivano, politicamente parlando, quelli di destra, poi quelli di sinistra, poi i qualunquisti, i vari movimenti e associazioni, i tantissimi giovani studenti, le coppiette e i tanti innamorati che fino a sera tardi sostavano lì. Per non parlare dei tanti cittadini che andavano e venivano dai negozi. Vedevo molta più economia e tante altre belle cose che giravano che ora qua, in questo nuovo posto, non vedo più. Non c’è più nulla. Non vedo più nessuno e nessuno mi vede più.

SGFP – Perché, secondo lei, l’hanno spostata di luogo?

STATUA – Dicono che lì non ero più al sicuro. Dicono che sarei potuta sprofondare perché poteva mancarmi il terreno sotto i piedi. Ma secondo me è stata tutta una scusa, forse perché sono un po’ vecchiotta e la storia che raccontavo non piaceva più a nessuno. O forse anche perché davo fastidio a qualcuno? Non lo so!

SGFP – Nessuno che l’ha aiutata?

STATUA – C’è stato un tentativo da parte di qualcuno con un Flash Mob a mia difesa, ma la maggior parte della gente non ha partecipato.

SGFP – Per quale motivo secondo lei?

STATUA – Beh, anche se nel posto in cui sono nata la gente mi ha sempre amata per tantissimi decenni, oggi, molto probabilmente non sono più importante, e anche quello che facevo forse non appassionava più nessuno.

SGFP – Questo non è vero, e come vede noi siamo qui per lei! A proposito, cosa possiamo fare per lei?

STATUA – Forse una cosa potete fare: a chi di competenza, a chi di dovere, fategli arrivare questi miei sentimenti affinché si sensibilizzi e mi riporti al mio posto originario. Lì starei molto, ma molto più tranquilla e serena senza soffrire più la solitudine, e mi eviterei anche tutte le pallonate che ormai quotidianamente mi becco da parte dei bambini che giocano a calcio.

SGFP – Riferiremo e faremo arrivare! C’è altro?

STATUA – Si fate presto! Sapete, la mia salute, alla mia età, è cagionevole e potrei cadere e farmi male.

SGFP – Neanche questo è vero, lei è sempre giovane e bella e siamo sicuri che continuerà a vivere per altri tantissimi decenni, magari al suo posto originario. Stia tranquilla, di sicuro faremo qualcosa!

Grazie per averci rilasciato questa sua intervista!

STATUA – Grazie a voi per interessarvi a me!

SGF IN PIAZZA

SGF – INTERVISTA ALLA “STATUA DELL’ANGELO”ultima modifica: 2023-05-29T21:19:01+02:00da pietrogiovanni1
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