A parte gli stipendi d’oro di chi lavora in Rai, e che con questa manovra andrebbero tagliati, sembra che in Italia i conduttori di talk show e i personaggi televisivi in generale, abbiano preso un potere eccessivo, abnorme, spropositato e pericoloso.
Un buon esempio del delirio di onnipotenza e della perdita di ogni e qualsiasi senso del limite e dei propri limiti l’ha dato giovedì sera ad Annozero Michele Santoro parlando per venti minuti buoni, e con grande arroganza, di sue questioni personali come se fossero fatti nazionali.
Una volta in Italia la filosofia, la cultura e l’arte influenzavano la società e la politica. Basti pensare alle “famigerate ideologie”: il liberalismo, l’idealismo di Benedetto Croce, il cattolicesimo sociale di Don Sturzo, il socialismo, il marxismo. A noi sono toccati i Vespa, i Santoro, i Floris, i Fazio, i Baudo, i Bonolis, le Ventura, le Marcuzzi ecc. Forse come adoratori di idoli di cartapesta anzi di plastica, abbiamo ciò che ci meritiamo.
Qualcuno diceva che la televisione ha un potenziale esplosivo superiore a quello della bomba atomica. Se non ce ne rendiamo conto rischiamo di trovarci in un mondo ingovernabile. La tv di oggi è come la medicina di qualche tempo fa quando i barbieri facevano i chirurghi. Oggi per diventare chirurghi bisogna studiare 15 anni mentre per diventare una star della tv basta qualche apparizione.