SGF – INTERVISTA ALL’ASSESSORE COMUNALE GIOVAMBATTISTA BENINCASA.

 

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ETA’? 46 anni

 

SPOSATO? Con Giuseppina Pastore, una figlia, Annarosa, di 16 anni.

 

PROFESSIONE? Funzionario Regionale e dallo scorso giugno distaccato presso la struttura speciale  dell’On. Giuseppe Caputo, Presidente della prima commissione permanente presso il Consiglio Regionale della Calabria.

 

ULTIMO LIBRO LETTO? Le affinità elettive di Goethe.

 

SQUADRA DEL CUORE? Non ho alcun interesse per il calcio.

 

QUANDO E PERCHE’ HA INIZIATO A FARE POLITICA? Diciamo che sin da bambino ho iniziato a respirare in un ambiente in cui si parlava e si faceva politica. Nella casa paterna infatti abitava con noi un fratello di mio padre, dirigente del M.S.I., più volte consigliere comunale; da casa mia quindi passarono personaggi importanti del partito, come il famoso Ciccio Franco dirigente reggino e senatore della Destra Nazionale nonché principale guida dei moti di Reggio Calabria del 1970,  l’on. Pino Romualdi uno dei fondatori della Fiamma Tricolore assieme ad Almirante, e tanti altri che mi fecero appassionare a quei valori, tradizioni ed idee che la destra di allora, fuori dal c.d. arco costituzionale, portava con estrema austerità come bandiere. Poi gli eventi che cambiarono la politica nazionale ed il fatidico 28 gennaio del 1994, quando nell’ultimo congresso del Movimento Sociale Italiano venne lanciata l’operazione Alleanza Nazionale e venne cambiato il simbolo del partito con Fini che dichiarò: “ci lasciamo alle spalle l’alternativa al sistema per diventare forza di governo”. Fu proprio in quell’anno che anche a San Giovanni in Fiore nacque A.N. e tra i primi fondatori oltre al sottoscritto vi erano Antonio Barile, Francesco Martire e Bernardo Spadafora. Bene, mentre in quegli anni in tutta Italia sparivano e venivano annientati i vecchi partiti e la destra conquistava Comuni, Provincie e  Regioni, la città di Gioacchino invece continuava a mantenere al potere sia i partiti politici tradizionali che la vecchia classe dirigente, pertanto un piccolo gruppo di giovani appartenenti al centro-destra iniziava a costruire l’alternativa al sistema politico sangiovannese. Insomma posso affermare che mi sono sempre impegnato per combattere quella classe politica dirigente che anziché governare per il bene del paese, non ha fatto altro che cercare di espandere il proprio predominio sugli elettori bisognosi per specularci sopra e garantirsi così quel bacino di voti sufficiente per continuare a fare carriera e a stringere patti più o meno leciti. 

 

CI PRESENTA IL SUO ASSESSORATO? Nella concezione della sinistra, l’ambiente è una dimensione meccanica che condiziona l’uomo, nella concezione della destra invece, è una realtà vivente che può avere un armonico rapporto con l’uomo. Al di la delle locuzioni comunque, il problema serio legato all’ambiente è da sempre lo smaltimento dei rifiuti ed è purtroppo una delle voci di bilancio più gravose per il nostro comune, infatti per la raccolta e lo smaltimento versiamo la modica cifra di € 1.300.000 ad una società cosentina, la quale a sua volta si avvale di una cooperativa locale. Visto che i rifiuti domestici meglio conosciuti come “rifiuti solidi urbani”, comunque vanno a finire nella discarica del “vetrano” la cooperativa locale può assolvere benissimo a questo compito con un risparmio almeno del 40% sui costi di gestione. Questo è l’obiettivo che si è posto l’intera amministrazione, infatti tra non molto sarà revocata l’ordinanza alla ditta Calabria-maceri ed il tutto sarà affidato alla cooperativa città pulita. Inoltre ci stiamo attivando affinché decolli un settore fondamentale, ancora poco sviluppato nella nostra comunità e cioè la raccolta differenziata; a tal proposito giace presso l’Assessorato Regionale all’Ambiente un progetto redatto dai precedenti amministratori, che purtroppo in una prima fase è stato valutato negativamente e che a seguito di un ricorso stiamo cercando di far riammettere e finanziare, se il tutto andrà a buon fine  potremo iniziare da subito con la raccolta porta a porta e potremo offrire ai cittadini un servizio diverso, così facendo si potranno togliere dalla circolazione anche quegli odiosi e maleodoranti cassonetti. A parte il problema relativo ai rifiuti, l’ambiente comprende anche tutte quelle attività ad esso connesse come ad es. l’agricoltura, la zootecnia e la forestazione. Penso che questi tre importanti settori vadano aiutati incentivati e rilanciati anche perché possono costituire una fonte di reddito non indifferente per il nostro territorio, anche su questo fronte ci stiamo fortemente impegnando per aiutare questi comparti.  

 

IL 12 APRILE SVOLTA STORICA?

Oserei definirlo il miracolo della rivoluzione sangiovannese, dopo quasi settanta anni di dominio incontrastato della sinistra, la c.d. piccola Stalingrado del sud viene conquistata da un manipolo di uomini. E’ stata infatti una battaglia veramente impari quella che abbiamo affrontato al primo turno, nonostante giocassimo venti contro duecento, siamo riusciti a guadagnare il ballottaggio con Antonio Barile che, riesce ad andare oltre la stessa lista intascando quasi 1500 consensi in più. Poi al secondo turno il trionfo, l’apoteosi con 7 sangiovannesi su 10 che scelgono l’uomo del cambiamento, mandando così a governare persone con idee e programmi completamente diversi dai  precedenti e con il gravoso compito di mutare le cose senza avere nemmeno la maggioranza in consiglio. Stiamo anche convertendo chi ci considerava incapaci ed invece  sta constatando che si trova davanti a gente che riesce anche ad amministrare con competenza. Comunque, c’è da aggiungere che nonostante siano passati oltre sei mesi dal fatidico giorno, qualcuno non riesce ancora a digerire la sconfitta, non riesce ad ammettere che ha provocato danni irreparabili all’economia sangiovannese, non riesce a rassegnarsi ed a collaborare come hanno fatto altre forze politiche che contrariamente hanno dimostrato grande senso di responsabilità e di amore verso questo paese e questa comunità. In ogni caso siamo determinati ad andare avanti, abbiamo deciso di amministrare la cosa pubblica con passione, vigore ed innovazione e con una grande differenza rispetto a chi ci ha preceduto; loro consideravano la politica come mera gestione dell’esistente o, peggio ancora, alla stregua di una ragioneristica amministrazione della quotidianità, noi invece abbiamo questa aspirazione, non vogliamo amministrare, vogliamo trasformare.

 

SU CHE COSA BISOGNA PUNTARE?

Come prima cosa bisogna investire sul prodotto tipico per rivitalizzare un territorio e creare nuove opportunità di crescita occupazionale,  in tal senso ad una riunione avuta nei mesi scorsi con gli allevatori ed il dott. Franco Cimino, ho lanciato e sto lavorando all’idea del prodotto de.c.o. che significa il riconoscimento del prodotto di “denominazione di origine comunale”, solo incentivando la produzione del prodotto nostrano secondo me si può riscoprire nell’agricoltura una forte dimensione identitaria del territorio e questo può inoltre fare da traino ad un ulteriore sviluppo del turismo e di conseguenza dell’intera economia del nostro territorio.

In secondo luogo, bisogna creare una moderna filiera foresta/legno e legno/energia che sia in grado di valorizzare le risorse locali, fornire opportunità di reddito e di lavoro, contribuire alla promozione delle fonti rinnovabili e alla riduzione delle emissioni di CO2. Valorizzare inoltre la risorsa legno, ad esempio puntando sul cippato come combustibile “ecologico” rilanciando così un comparto importante per il nostro territorio, una risorsa fondamentale per aiutare lo sviluppo economico della montagna”. Nei prossimi mesi l’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste riaprirà i termini per la presentazione di progetti legati alla forestazione ed attraverso il P.S.R. l’amministrazione comunale può interagire con la Regione per dare la possibilità alle ditte boschive di poter migliorare il loro parco macchine, in modo da garantire una migliore imprenditorialità per l’esbosco, lo stoccaggio e la prima lavorazione, mentre i proprietari forestali  potrebbero avere la possibilità di realizzare miglioramenti boschivi, di adeguare la viabilità e di vendere il legname alle ditte boschive.

 

PRIMA I 400 DELLE COOPERATIVE E SIAL…ORA ALTRI 400 SENZA LAVORO. SENZA CONTARE I TANTI LAUREATI E DIPLOMATI  A SPASSO. MA PER OTTENERE UN LAVORO, COSA BISOGNA FARE?

La città di Gioacchino ha un problema atavico, la disoccupazione, sin dai primi anni del novecento e fino agli anni cinquanta l’unico modo per risolvere tale problema era l’emigrazione, dopo gli anni cinquanta invece si iniziò a parlare dei c.d. “ammortizzatori sociali”, ciò significava caricare sullo Stato l’onere di garantire il lavoro nei territori svantaggiati al fine di evitare lo spopolamento. Iniziarono così le famose assunzioni di massa degli operai forestali nell’Opera Valorizzazione Sila e si continuò ad assumere ininterrottamente fino alla famosa legge n° 442 del 1994, quell’anno la legge fu promulgata appunto per bloccare qualsiasi tipo di assunzione nel comparto della forestazione. Il blocco delle assunzioni ovviamente non fece altro che far crescere il problema dei senza lavoro ed infatti si organizzarono successivamente alla citata legge gruppi di disoccupati che iniziarono a protestare duramente sbarrando più volte la superstrada, nacque da qui il famoso fondo sollievo della disoccupazione con l’assunzione di oltre settecento persone a carico della Regione ed oggi dell’Afor, poi recentemente le note lotte di sial e cooperative con l’epilogo positivo di questi giorni. Insomma da questa breve cronistoria si capisce chiaramente che il nostro territorio ha continuamente bisogno di essere assistito, che l’unico datore di lavoro che può garantire  sicurezza economica alle famiglie residenti sono le Istituzioni ed inoltre sono sempre di meno quelli che puntano su attività artigianali e commerciali. Possiamo far invertire anche su questo problema la rotta? Ci proveremo, cercando soprattutto di far capire al nuovo gruppo  che si sta organizzando che attingendo ai rubinetti della comunità europea si possono recuperare ed intercettare fondi sufficienti per consentire l’avvio di una serie di attività commerciali ed artigianali che possono altresì assicurare un reddito fisso sia a loro che alle loro famiglie.       

 

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 Il Progetto “Adotta un bimbo della tua città”.

 

SAN GIOVANNI IN FIORE – L’Amministrazione Comunale di San Giovanni in Fiore ha promosso un progetto di solidarietà avanzata “Adotta un bimbo della tua città”. Il progetto è nato per far fronte alla situazione di difficoltà che vivono molte famiglie di San Giovanni in Fiore. “Appena ci siamo insediati, ha detto il Sindaco Antonio Barile, abbiamo promosso uno studio capillare sul tessuto sociale, e da un’analisi dettagliata è emerso un quadro desolante: più di 200 le famiglie in una situazione assai preoccupante”. In questo senso il pensiero non poteva che essere rivolto innanzitutto ai più piccoli, quelli che rischiano di pagare il prezzo più alto. “Adotta un bimbo” va in questa direzione e vuole assolvere con determinazione ad un compito in partenza difficile: dare quanto più possibile pari opportunità a tutti, uguale dignità. L’Amministrazione Comunale, per la delicatezza del tema, ha coinvolto nel Progetto la Chiesa locale. “Un incontro assai proficuo ha detto l’Assessore alla Cultura Giovanni Iacquinta. Quello con tutti i Parroci della città che ha messo in rilievo grande sensibilità da parte loro, disponibilità ad impegnarsi e a condividere, nel pieno rispetto dei ruoli, un’operazione interessante e molto utile di solidarietà. Solidarietà di “vicinato”, appunto, che ha l’obiettivo di non lasciare nessuno in isolamento sociale. Il progetto promosso dall’Amministrazione Barile guarda dunque al bambino della porta accanto, a chi, a due passi da casa nostra, chiuso nel silenzio, si fa vincere dalla timidezza, e non grida i propri bisogni, anche urgenti”. Per adottare un bimbo a San Giovanni in Fiore basta poco. Con un euro al giorno se ne può prendere uno per mano e accompagnarlo negli studi, nel più totale anonimato fra richiedenti e disponibili ad esaudire le richieste di essi.

 

SGF – INTERVISTA ALL’ASSESSORE COMUNALE GIOVAMBATTISTA BENINCASA.ultima modifica: 2010-10-14T22:33:00+02:00da pietrogiovanni1
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