Solidarietà ai giovani, agli operai e ai lavoratori senza lavoro.

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Senza alcun dubbio sono solidale con gli operai di Piazza San Giovanni a Roma, ma non con coloro che erano lì per finta o per cercare visibilità.

Non sono solidale con i sindacalisti che hanno venduto tutti i lavoratori e che si spianano la strada per poi diventare parlamentari.

Non sono solidale con i vari rappresentanti dei partiti politici, presenti alla manifestazione, con gli stipendi più alti d’Europa pagati dai noi italiani, lavoratori, pensionati e da tutti i cittadini disoccupati.

Non sono solidale con i giornalisti presenti che vivono di finanziamenti pubblici, con i nostri soldi.

Non sono solidale con i teorici ( filosofi) che stanno sempre al caldo e sempre in prima fila alle manifestazioni del popolo per la loro visibilità.

Non sono solidale con quelli che fanno solo parole, ma non hanno mai risolto un solo problema.

Sono solidale con  chi ha perso il lavoro perché molte aziende italiane (grazie ai sindacati, governi di sinistra e di destra) hanno portato le loro fabbriche in altri Paesi, ma producono sempre Made in Italy“.

Sono solidale con chi è precario grazie alle leggi dei vari governi di destra e di sinistra con il silenzio assenso dei sindacati.

Sono solidale con chi ha perso il TFR (la liquidazione) che grazie ai sindacati hanno investito in fondi e che poi si sono rivelati perdenti facendo sparire i loro soldi.

Sono solidale con tutti quegli operai e lavoratori che hanno visto migliaia di colleghi morire sul lavoro a causa della “non sicurezza” nel silenzio più assoluto delle Istituzioni.

Sono solidale con tutti quei genitori che hanno salutato i propri figli, partiti a decine di migliaia verso altri Paesi europei per un lavoro, e soprattutto dopo una laurea pagata dalla famiglia con grandi sacrifici.

Sono per un sussidio di disoccupazione dello Stato per vivere in attesa di un lavoro, come avviene in altri Paesi europei.

Sono per veri uffici di collocamento che funzionino e che aiutino realmente le persone a trovare un lavoro.

Sono per la lotta all’evasione, una lotta dura, implacabile, per evitare che i pensionati e i lavoratori dipendenti paghino sempre per tutti.

Sono per tutti quegli operai e lavoratori presi per i fondelli una volta di più da coloro che li hanno venduti.

Sono solidale con gli operai di Piazza San Giovanni a Roma perché erano lì ad ascoltare promesse da parte di chi non ne ha mai mantenuta una, per incapacità o per calcolo.

Sono solidale con tutti i giovani laureati e diplomati sangiovannesi, calabresi e con tutti coloro che ancora un lavoro non lo hanno trovato e che manifestano in maniera civile e responsabile la loro preoccupazione per il futuro.

Oggi gli unici autorizzati a manifestare e a parlare sono i giovani, i laureati, i diplomati, gli operai e i lavoratori disoccupati, perché ormai nessuno li rappresenta più.

Solidarietà ai giovani, agli operai e ai lavoratori senza lavoro.ultima modifica: 2010-10-17T20:07:00+02:00da pietrogiovanni1
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