San Giovanni in Fiore – L’adesione del vicesindaco Audia all’Udc.

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Non si può che essere felici e contenti  per l’adesione all’Udc  da parte del  vicesindaco Salvatore Audia, e che abbia finalmente trovato una sua collocazione politica a lui ben consona. Tutto ciò ovviamente interessa poco ai cittadini sangiovannesi. Quello che invece interesserebbe conoscere e sapere  di più alla gente di San Giovanni in Fiore,  è che cosa l’assessore alle Politiche del Turismo, dello Sport nonché dello sviluppo Commerciale stia facendo e come stia operando, cosa stia programmando e se ci sono progetti concreti in cantiere, dal momento che sotto il profilo del Turismo, dello Sport e del Commercio (visti i risultati conseguiti fino ad oggi) non è stato prodotto granché.

Altro che fine di Berlusconi!

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Come tutti sanno la fiducia al Governo di Berlusconi è stata di 314 voti contro 311, oppure la sfiducia al Sig. B. non è passata: 311 sì a 314 no. Comunque la si pensi, onore al merito di coriaceo combattente al vecchio Silvio. Altro che fine del berlusconismo. Oggi sembra più la fine di chi non aveva un programma e un fine, ma un capriccio. Il vecchio combattente non tira ancora le cuoia (come diceva Andreotti). Cosa farà questo Governo? Poco o nulla. Con tre voti alla Camera non si faranno grandi riforme. Forse (e sottolineo forse) il varo della riforma universitaria e la riforma federalista. Detto questo, pronostico elezioni nel 2011.
Riepiloghiamo: ci provano da anni con la magistratura. Ci provano con la fuoriuscita di onorevoli e senatori dalla maggioranza, ci provano con il conflitto di interessi, ci provano con tentativi di governi di larghe intese, ci provano con gli inciuci, con gli scoop giornalistici su minorenni maggiorate. E se ci provassero politicamente? A quando un’opposizione che si presenta al voto con un programma chiaro, semplice, comprensibile, con deputati dal volto nuovo e credibile? Possibile che in Italia non ci sia nessuno così?

San Giovanni in Fiore – Basta attacchi strumentali al Sindaco!

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Impedito al Sindaco di dare comunicazioni importanti alla cittadinanza.

 

Il Sindaco Barile si sta facendo in quattro per la questione ospedale, propone in Consiglio Comunale un tavolo tecnico con tutte le forze politiche per trovare soluzioni su come ottenere il massimo per il nostro ospedale con intelligenza e astuzia.

I soliti noti della vecchia politica accettano, il giorno dopo disdicono l’incontro perché dicono che “hanno altri impegni”, (non potevano lasciarsi sfuggire un’occasione d’oro), e via con manifesti e manifestazioni contro il Sindaco Barile. Lo scopo è uno solo: sperare nella chiusura del punto nascite, dimettersi da consiglieri, far cadere il Sindaco, sostenuti e giustificati questa volta da una forte motivazione: il futuro dell’ospedale!

Il Sindaco continua a trattare con la Regione, ottiene un incontro al quale partecipano anche quelli della vecchia politica che più che aiutare forse la cittadinanza sangiovannese cercano di mettere il bastone tra le ruote. Viene scongiurato il pericolo di chiusura del punto nascite, con loro sommo dispiacere, viene detto loro dalla Regione che le barricate non servono ad altro se non a creare tensioni inutili, “servono proposte serie e intelligenti come quelle del Sindaco Dott. Antonio Barile”, l’opposizione muta e consapevole annuisce.

Al ritorno da Catanzaro (giorno 10 dicembre) il Sindaco fissa una diretta con Sila TV per le 22 con tutti i componenti il Consiglio Comunale presso “Palazzo De Marco” per informare la popolazione del significativo risultato ottenuto.

Solo loro conoscevano il luogo dell’incontro.

Arrivato nella sede stabilita, il Sindaco trova una ventina di scalmanati, tra questi alcune persone note e vicino ad alcuni personaggi politici locali dell’opposizione e un certo numero di persone probabilmente sotto l’effetto di alcool che urlano cose senza senso contro il Sindaco e impediscono in ogni modo la diretta Tv. Obiettivo raggiunto: la gente non deve sapere!

 

Il giorno dopo, manifestazioni e proteste contro il Sindaco, ma non per l’ospedale.

Il Sindaco Barile non viene invitato e non ritiene opportuno partecipare a causa delle trattative costruttive in corso e intraprese con la Regione. (Sarebbe stato controproducente e contraddittorio parteciparvi).

 

Molti della vecchia politica tuonano contro chi gli ha strappato il potere determinandone la fine, senza capire però che chi gli ha tolto il potere sono stati i cittadini in modo democratico con il voto. Si accende negli sconfitti  un barlume di speranza: poter ritornare ai vecchi tempi, i suoi servi si esaltano e sperano nelle briciole, è pur sempre qualcosa per chi non sa fare nulla nella vita se non imbrogliare gli altri. 

Ospedali e politica.

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Da un’indagine è emerso che negli ospedali pubblici italiani esistono sprechi che superano i 9 miliardi di euro, si proprio così (circa 18 mila miliardi delle vecchie lire),  frutto di negligenza nei servizi, di cattiva organizzazione, di esubero di medici, di baronie, privilegi vari e raccomandazioni politiche. Secondo la stessa indagine, le regioni del Nord sono più virtuose, se confrontate con quelle del Sud.
Di fronte a questo ci si domanda cosa succederà in futuro. Se poi qualcuno cerca di porre mano per risanare qualcosa (molti politici lo predicano, ma non lo fanno) è visto come un despota. Ovviamente tra i politici c’è sempre  il vezzo di scaricare la colpa sugli altri. Mai però che parlino del loro status quo, dello spreco in politica e di tutti i loro appannaggi, sia che essi siano deputati, senatori, presidenti di regione, presidenti di provincia e altro. Con la politica questi nostri rappresentanti  si  fanno sempre più ricchi mentre i cittadini non sanno più come sbarcare il lunario,  il loro diritto alla salute (previsto dalla nostra Carta Costituzionale) viene negato e vi è in corso quasi  una  guerra tra poveri.
Dai dibattiti politici emerge la necessità di modificare la legge elettorale (magari per imbrogliare sempre di più gli elettori) prima di un eventuale scioglimento delle Camere per nuove elezioni. Mi chiedo perché nessuno di questi signori proponga di andare alle eventuali elezioni anche con una nuova struttura e composizione del Parlamento (riduzione del numero dei rappresentanti  alla camera e al senato), massimo due legislature nonché stipendi adeguati alla media di quelli europei e assenza di privilegi.  Oltre a ridurre i costi della politica,  che si ripercuotono sempre nelle tasche e nei servizi della gente, riavvicinerebbe molti cittadini alla stessa. Come possono essere credibili questi signori?

Ospedale San Giovanni in Fiore: l’impegno del Sindaco ci incoraggia.

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L’impegno generoso del Sindaco Dott. Antonio Barile per la questione del nostro nosocomio rappresenta un grande incoraggiamento per la soluzione del problema e per il bene della popolazione sangiovannese. L’impegno serio e forte del Sindaco spero ponga fine a una sorta di linciaggio e astio nei suoi confronti.  In questo momento non abbiamo bisogno né di strumentalizzazioni né di cassandre varie. Forse qualcuno è già in campagna elettorale, ma certo questo non spaventa il Sindaco che in modo zelante e accorato sta compiendo fatti importanti e concreti per la risoluzione della questione ospedale. Al contrario i vecchi parrucconi della politica si svegliano e si mettono in evidenza, guarda caso solo nei momenti difficili,  non per cercare di risolvere i veri problemi dei cittadini, bensì per approfittare del momento con l’unico  scopo  di  accalappiare qualche consenso in più  ignorando la realtà dei fatti e operando  per  il proprio  tornaconto politico-elettorale.

Intervento del: Dott. Francois Xavier Nicoletti alla CONFERENZA : “Costruire il futuro del sistema Calabria “.

Il Blog a gentile richiesta riceve e pubblica.

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Intervento del: Dott. Francois Xavier Nicoletti

Fondatore e V.Presidente

Heritage International                                                                                        

                       

CONFERENZA : Costruire il futuro del sistema  Calabria

 30 novembre e 1 dicembre

 

Sala delle Conferenze – Camera dei Deputati

 

Via del Pozzetto, 158 – Roma

 

 

 

Illustre Signore e Signori,

Cari amici Calabresi,

Distinti Onorevoli Assessori,

Illustre Sen. Giovan Battista Caligiuri

Illustre Sen. Cesare Cursi

Esimio On. Giuseppe Scopelliti, Governatore della nostra Calabria,

 

         E’ con gioia e sono contento di essere qui, stasera.

       

        Sono stato altresì felice di aver ascoltato ieri gli interventi degli autorevoli specialisti e difensori della grande opera che la Calabria e la Sicilia verranno presto realizzata…direi, pensando alla mia prima gioventù, “ un’opera – sogno” di cui eravamo già fieri e orgogliosi di vedere le due più belle regioni mediterranee raggiungersi da questo ponte magnifico che si confondeva nel nostro immaginario con un bellissimo ARCOBALENO.

 

        Domani, questo sogno sarà una realtà, perché un Ponte, amici di Roma, è sempre un segno di civiltà e di progresso.

Come possiamo noi emigrati Calabresi e Meridionali non essere fieri e felici…noi che viviamo in Australia, nelle Americhe, in Europa dove i grandi progetti sono realizzati senza timore e con entusiasmo?

Dove queste immense opere sono ricchezza e benessere per le popolazioni circostanti e orgoglio di un possibile sempre più efficace metodo di comunicazione e di logistica interna e internazionale?

 

        Perché sono stato personalmente partecipe in progetti di questo genere durante la mia lunga carriera professionale, credetemi, ieri sera ero contento di ascoltare gli oratori e operatori che hanno lavorato e che lavorano con impegno per il benessere delle due Regioni, avendo completato le fasi preliminari del Ponte sullo Stretto da realizzare su forma di “ PROJECT FINANCING” che sono normalmente difficili e lunghe per questo genere di opere. Esservi riusciti è una grande performance, nel contesto della crisi Mondiale che ci tormenta da molti anni.

 

        Milioni di Meridionali Italiani saranno felici di credere che MESSINA e REGGIO CALABRIA, presto saranno UNITE in un’INTESA/COMUNE più fraterna, più civile e molto più vicina di quella che esiste.

        Vi parlo così, perché io amo, visceralmente dice mia moglie Francese, la mia terra di Calabria!

 

        Cinquantacinque anni all’estero, in giro per il mondo hanno rafforzato le mie radici e mi obbligano a manifestare la mia gioia e la mia pena pensando a quanto di bello e di buono, ma anche a quanto di meno bello e meno buono avviene nella nostra magnifica e sfortunata Regione.

       

        Questa sera il Vostro messaggio, egregi illustri Signori, è stato molto chiaro: E’ possibile costruire il FUTURO di un sistema CALABRIA, attraverso i finanziamenti pubblici e le opportunità d’intervento che possano esistere, aggiungerei, se la volontà di lavorare e costruire intorno a questo magnifico “ PROGETTO di FUTURO”  esiste e vuole continuare ad esistere!

Permettetemi, da Calabrese emigrato ma spesso presente anche nella nostra Regione, parafrasando Charles de Gaulle, di dire: “ I grandi paesi sono tali, perché hanno voluto esserlo”!

                 

        Vogliamo veramente che la nostra Calabria, il nostro Sud sia ora una terra di benessere, di sviluppo continuo e di pace? Lo vogliamo veramente?

 

        Vogliamo veramente, con il nostro cuore in mano, far si che la Calabria continui ad essere ricordata nel Mondo come MAGNA-GRECIA, la bella Regione degli ulivi giganti e i nostri campi in fiore, i nostri poeti, la nostra pittura, le nostre opere millenarie e la nostra antica saggezza?

 

        Allora ricordiamo quello che Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio BERTONE, Segretario di Stato di Sua Santità, ha detto questa’estate in Sila, accettando l’award “ UOMO dell’ANNO” della nostra Associazione HERITAGE CALABRIA:

 

   “ FIDEM CUSTODIRE CONCORDIAM AUGERE”

 

“UNITEVI, UNITEVI, perché solo l’UNITA’ nella nostra fede in Cristo e nella nostra volontà di fare del bene, può permetterci di andare oltre…di realizzare i nostri progetti, di vedere la nostra gente finalmente più serena”!

         

        Quanta verità vi è nelle parole di Sua Eminenza….perché non vi può essere PROGETTO che possa realizzarsi, non vi possono essere investimenti pubblici ne tantomeno privati se non vi è UNITA’ e CONSENSO in seno alla Famiglia dei responsabili che ci governano.

        Un Paese, una Regione non si governa se una parte di chi ha la responsabilità di farlo, non è più d’accordo, non vuole più, non ci sta più…vuole altro!

 

        NO! Cari amici e egregi signori Onorevoli e Senatori, NO! Così non va…Così non va, perché l’Italia in questi ultimi mesi sta offrendo al Mondo uno spettacolo orribile, non degno di un paese co-fondatore dell’Unione Europea.

Credetemi, cari amici, noi emigrati Calabresi, Meridionali e del Nord- Italia, soffriamo, soffriamo molto, perché durante due anni siamo stati fieri di vedere un’Italia che progrediva con un governo stabile, riformista e utile, utilissimo al progresso economico e sociale del paese…e oggi, a causa dell’egoismo e l’opportunità di una parte dei membri del nostro Parlamento, non eletti ma nominati dai Dirigenti dei partiti perché una ingiusta legge elettorale permette loro di farlo, quindi va CAMBIATA subito, immediatamente senza più aspettare, perché è come un cancro che lacera la vita e la nostra Italia, dicevo sta diventando una Repubblica bananiera…Basta, basta per carità!

                                  

        Devono essere solamente i cittadini, a fine legislatura, a decidere, con il loro voto, se chi ha governato lo ha fatto bene o lo ha fatto male.

 

        Ma bisogna lasciare lavorare in pace, il governo che abbiamo eletto, magari proponendo ai suoi progetti contro progetti possibili, ma sempre rispettando l’etica di governare bene…il Parlamento esiste per questo!

 

        Se non rispettiamo questa regola capillare, allora sarà la rovina della Democrazia e delle nostre Famiglie…sarà la ROVINA materiale e spirituale del BEL PAESE ITALIA!

 

E’ tempo ora di pensare al rispetto dei cittadini che hanno votato, che hanno scelto una guida di governo che deve proteggerli e fare progredire il paese!

E’ necessario far capire al Presidente del Consiglio di promuovere la nuova legge elettorale che permetterà agli elettori Italiani di eleggere i propri rappresentanti del Parlamento Italiano.

 

Questo deve essere fatto subito con priorità assoluta in modo che si  possa continuare a governare l’Italia con la serenità e la certezza che alla fine della legislatura saranno eletti coloro che il popolo avrà nel frattempo giudicato uomini di buon senso, d’onore e d’amore per la Patria e per la gente.         

Noi Emigrati Calabresi, Caro Governatore, a parte raccontarVi quella che è stata, per ognuno di noi, l’esperienza personale di lavoro e di vita, possiamo dirVi che nei paesi dove viviamo vi sono tanti problemi di ordine economico, sociale, infrastrutturale e quant’altro, Vi possiamo però confermare che in questi paesi la preoccupazione maggiore dei dirigenti, politici e non politici, è quella di generare tutte le condizioni necessarie per la CRESCITA del sistema produttivo locale e regionale, principalmente utilizzando tutte le risorse territoriali…senza pensare al MERCATO, perché si ha un desiderio, a volte fantasioso, di affermarsi a tutti i costi come migliore Regione esportatrice nel Mondo dei non più famosi prodotti “ Made in Italy” e non si è più competitivi.

 

        Pensando principalmente all’UOMO e al suo BENESSERE, occorre quindi, Signor Governatore, PROGRAMMARE, PROGRAMMARE, PROGRAMMARE!

 

        Un PIANO PROGRAMMATICO della nostra Regione che tiene in conto l’OCCUPAZIONE come obiettivo principale, vuol dire che si crea LAVORO, quindi ricchezza e sviluppo sostenibile nelle varie e numerose filiere della nostra agricoltura…lavoro nella nostra piccola e media industria di prodotti locali e servizi tecnologici ai quali i nostri giovani laureati per non emigrare, per non fuggire, possono dedicarsi…lavoro nel turismo religioso, di mare e di montagna!

Ricerca avanzata, innovazione, trasferimento tecnologico, e perché no: la Calabrian Valley! E in primis la riforma della Pubblica Amministrazione e della Burocrazia… la questione Morale.

Amministrare bene i fondi FAS, i fondi POR, utilizzare bene le nostre risorse: un vasto programma e un lavoro impegnativo per il Governo Regionale.

        Il Vostro desiderio, Governatore, di lanciare un grande piano per la LETTURA e il DIALETTO va in questo senso, ve ne ringraziamo, perché sapremo FEDERARCI con più passione e voglia di fare meglio.

        Dobbiamo pensare pure all’industria del PROFUMO nel Mondo, riorganizzando, come si deve, la filiera del BERGAMOTTO (come quella del CEDRO), perché è bello, molto bello pensare che il dolce profumo voluttuoso di “SHALIMAR”, di “CHANEL5”, di “POISON”, le belle e meno belle donne del Mondo sono orgogliose di lasciare dietro il loro passaggio, dando una vaga illusione agli uomini che incontrano: vi è in tutto questo un po’ della nostra Calabria…è una grande ricchezza morale, spirituale e anche materiale.

 

        I laboratori chimici non vanno più di moda, e comunque hanno bisogno di questa preziosa materia prima che è il BERGAMOTTO.

 

        La Calabria è sola al Mondo a produrre queste essenze naturali necessarie alla ricerca e alla realizzazione dei grandi profumi.

Dobbiamo organizzare “bene” e con dei principi base precisi la FILIERA del BERGAMOTTO e anche quella del CEDRO.

Questi beni non distruggiamoli, perché sui terreni dove si trovano si vogliono costruire case o palazzi…Dio non ce lo perdonerebbe!

 

        Dateci la SPERANZA e preghiamo Dio che questa SPERANZA sia CERTA!

        In fine devo anche dire che le “ FAMOSE ECCELLENZE”, premiate giustamente da Clubs e Associazioni Culturali, rappresentano meno dell’1% del totale degli Emigrati Calabresi e del Sud Italia nel Mondo.

        Le migliori ECCELLENZE dei nostri emigrati nei vari Continenti sono anche i nostri artigiani, i nostri piccoli imprenditori, i modesti ma dinamici proprietari di pizzerie e ristoranti, gli agricoltori, venditori di frutta e legumi, i nostri operai nelle fabbriche del Mondo, sia di prima che seconda generazione, alla quale si aggiunge disgraziatamente la generazione “Nessuno”. Calabresi e Italiani non registrati ai nostri Consolati, ma che lavorano e vivono nei paesi che hanno saputo accoglierli e dove si fanno onore e sono diventati qualcuno…Ebbene sono tutti loro la nostra cultura moderna globale, il nostro orgoglio…figli d’Italia, paese che dobbiamo amare, perché il nostro è un grande paese, della cui UNITA’ INVIOLABILE, noi Calabresi e uomini del Sud, dobbiamo essere orgogliosi e fieri di aver contribuito a farla nascere, forse non come avremmo dovuto, ma fiduciosi che l’UNITA’ deve affratellare gli uomini e renderli responsabili e solidari.

 

Vi auguro, signori condottieri del nostro avvenire, un buon lavoro e successo nel Governo della nostra Regione e del nostro Paese e vi prego di pensare agli EMIGRATI CALABRESI e del Sud, quelli registrati e quelli in fuga, come una RISORSA, da utilizzare se necessario, ma ai quali avete il DOVERE di riferirVi come Testimonianza vivente delle nostre comuni radici che ci uniscono.

                                              

   Grazie di avermi ascoltato!

Ospedale San Giovanni in Fiore: forse una buona notizia.

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Reggio Calabria –  Consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, no chiusura punti nascita ospedali di Acri e San Giovanni in Fiore.

”Un Atto di Indirizzo al Commissario ad Acta per il Piano di Rientro dal debito Sanitario della Calabria, Giuseppe Scopelliti e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, attraverso cui si propone la sospensione di un anno della chiusura dei punti nascita degli ospedali di Acri e San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza” e’ stato presentato dai Consiglieri regionali Giuseppe Caputo PDL, Demetrio Battaglia PD, Pasquale Tripodi UDC, Gianpaolo Chiappetta PDL, Carlo Guccione PD, Ferdinando Aiello PDL, Nazareno Salerno PDL, Claudio Parente (Scopelliti Presid.), Gianluca Gallo UDC, Vincenzo Ciconte (Autonomia e Diritti), Giuseppe Giordano IdV e Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presid.), nel corso della seduta odierna della III Commissione regionale.

Cio’ perche’ ”entrambi i nosocomi si trovano collocati in comunita’ popolose di montagna, attorno alle quali ruotano molti comuni piu’ piccoli con difficolta’ di collegamento verso ospedali di maggiori dimensioni soprattutto durante la stagione invernale; che, pertanto, la chiusura degli stessi reparti comporterebbe seri problemi in termini di garanzia dei livelli essenziali di assistenza, con pericolo di sovraccarico degli ospedali vicini ed il ricorso a strutture private accreditate”.

 I Consiglieri regionali che hanno sottoscritto l’Atto d’Indirizzo ”ritengono necessario che la decisione assunta venga rivalutata dal Commissario ad Acta e propongono la sospensione di un anno della chiusura del punto nascita, affinche’ si possa valutare l’opportunita’ di preservare le suddette strutture”.

Il magna magna dei partiti politici non si tocca.

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Se i partiti politici tutti (nessuno escluso) non avessero il finanziamento pubblico (soldi dei cittadini, soldi nostri, come quelli che si danno anche ai giornali) non vivrebbero più di un giorno.  Ai partiti toccagli tutto, ma non il finanziamento pubblico. Perché dico questo? Perché l’altro ieri 30 novembre 2010 alla Camera dei Deputati è successo questo: mentre si discuteva di norme in materia di organizzazione delle Università  nonché di incentivare la qualità e l’efficienza  del sistema universitario, quando Bruno Tabacci e Marco Calgaro di Alleanza per l’Italia, con un emendamento, hanno proposto di dirottare all’università una parte delle risorse destinate al finanziamento pubblico ai partiti,  quello che sarebbe il partito più grande della sinistra e dell’opposizione si spacca. Proprio 25 deputati del PD (Partito Democratico, partito d’opposizione dicono, vicino alla gente, i cui deputati e loro appartenenti salgono sui tetti insieme agli studenti per protestare e fanno manifestazioni e comizi per la sanità che non va bene) hanno votato contro e altri 17 si sono astenuti. L’astensione equivale a un voto contrario. Si avete capito bene! Il principale partito della sinistra italiana, che non manca di criticare, giustamente, gli altri quando penalizzano l’istruzione, la ricerca scientifica, la sanità, la chiusura e il ridimensionamento degli ospedali, specialmente in Calabria e a San Giovanni in Fiore, non sostiene di finanziare e aiutare questi settori vitali per la popolazione attraverso una parte dei quattrini pubblici che si accaparra, insieme agli altri partiti, ogni anno, tra l’altro in barba ai risultati del referendum del 1993, con cui i cittadini avevano detto chiaro e tondo che non volevano più darglieli. Cari compagni della sinistra e della finta opposizione, la domanda nasce spontanea: è logico e chiaro il motivo per cui la gente crede sempre  più di meno nel Partito Democratico e nella sinistra in generale? Oppure bisogna rispiegarlo?

Ma anche l’Europa non scherza!

Mentre in Europa si tagliano le spese, gli stipendi del personale Ue aumentano e una sentenza della Corte di Giustizia europea difende l’aumento annuale del 3,7% dall’attacco degli Stati membri. Eppure si tratta già di stipendi d’oro: da 2.600 a 18mila euro al mese. E con benefici fiscali.

Brava Europa!!!