I partiti politici e i loro uomini ci prendono solo in giro, da Berlusconi a Casini, dagli altri piccoli partiti fino a Bersani.

privatizzazione-acqua-pubblica.jpgL’idea di privatizzare l’acqua è nata dalla volontà del Ministro Andrea Ronchi, il quale ha fatto emettere un decreto omonimo nel 2009 il quale ha previsto il passaggio dalla gestione di un bene demaniale (e quindi a disposizione di tutti i cittadini) da imprese pubbliche a imprese private (totalmente o parzialmente). Se da una parte c’è chi sostiene che la gestione da parte di società private sia migliore, la maggior parte pensa che l’interesse primario delle aziende private sia il profitto. Che quindi, ricadrebbe sulle bollette che i cittadini dovranno pagare.

 Bersani e il PD prima hanno boicottato il referendum sull’acqua non aderendo alla raccolta di firme, poi hanno spalancato le porte alla privatizzazione dell’acqua con la lottizzazione di società private di servizi idrici in quasi tutta Italia come le società HERA  e IREN.  Adesso cavalcano il SI  al referendum sull’acqua. E’ proprio strano!  Ancora questi partiti e questi signori considerano i cittadini una massa di pecoroni cercando di tenerli disinformati per ingannarli ancora. Speriamo che vincerà il SI, e noi cittadini, senza fermarci, dovremo fare delle petizioni affinché l’acqua torni davvero pubblica. Siamo noi cittadini i padroni dell’acqua e non i partiti politici con le società private amiche. Questa gente non può essere credibile!

 

GRUPPO HERA

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Nel settore  idrico  Hera gestisce l’intero ciclo, dalla captazione fino alla depurazione e re-immissione nell’ambiente   comprendono le fasi di: captazione delle acque, ossia il prelievo delle acque dalla fonte di approvvigionamento; trattamento di potabilizzazione delle acque prelevate; adduzione dell’acqua potabile alla rete di distribuzione; distribuzione dell’acqua potabile agli utenti tramite un sistema di serbatoi e di condotte.

 

GRUPPO IREN

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Il Gruppo IREN, grazie ad una rete estesa di circa 15.000 chilometri complessivi, serve un totale di oltre 2 milioni e 400 mila abitanti, presenti in Emilia, Liguria, Piemonte, Toscana e Sicilia.
A Genova, il Gruppo gestisce il Servizio Idrico Integrato nell’ATO Genovese, che comprende un totale di 67 comuni e serve oltre 900.000 abitanti, grazie a 3.500 km di rete idrica, 2.300 km di rete fognaria e 61 impianti di depurazione.

Nei territori di Parma, Piacenza e Reggio Emilia eroga il servizio idrico in 110 Comuni, pari a circa il 70% della popolazione residente nell’area.
Il servizio idrico integrato è strutturato in 11.416 chilometri di rete di acquedotto, 5.689 km di reti fognarie (1.215 km nella provincia di Parma, 1.615 km nella provincia di Piacenza e 2.859 km nella provincia di Reggio Emilia), 368 impianti di sollevamento delle acque reflue e 813 impianti di trattamento tra depuratori biologici e fosse imhoff.

 

Sentite cosa diceva Bersani,  a favore della gestione privata dell’acqua, nel 2008.

 http://www.youtube.com/watch?v=tCULZ48ECk4

I partiti politici e i loro uomini ci prendono solo in giro, da Berlusconi a Casini, dagli altri piccoli partiti fino a Bersani.ultima modifica: 2011-06-03T18:06:52+02:00da pietrogiovanni1
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