La disinformazione italiana ha raggiunto livelli inimmaginabili.

Nelle scienze della comunicazione la disinformazione è l’attività che mira a fornire e diffondere deliberatamente informazioni false, fuorvianti o non oggettive, distorcendo o alterando la realtà dei fatti allo scopo di ingannare, confondere o modificare le opinioni di qualcuno verso una persona, un argomento, una situazione, traendone spesso vantaggio. Si tratta dunque di un’azione ingannevole che mira a convincere o persuadere qualcuno della menzogna o occultare la verità. In senso lato il termine indica una cattiva forma di informazione senza cioè il rispetto dei suoi principi cardini (obiettività, completezza, trasparenza, precisione, citazione delle fonti ecc…) a prescindere dall’intenzionalità o meno di alterazione della realtà dei fatti e relativo vantaggio. Quando invece è manifesta l’intenzionalità malevola in opposizione ad una prima informazione si parla di controinformazione.

A differenza delle tecniche tradizionali della propaganda volte a coinvolgere emotivamente, la disinformazione intenzionale tende a manipolare a livello razionale portando a conclusioni false. Una tattica tipica della disinformazione è quella di mescolare un po’ di verità con delle menzogne, ovvero di rivelare solo una parte della verità, spacciando questo come un completo quadro d’insieme.

Quando i canali d’informazione non possono essere completamente chiusi, possono essere resi inutili saturandoli con la disinformazione, riducendo al massimo il rapporto segnale-rumore e screditando l’opposizione attribuendole affermazioni false e facilmente confutabili.

In politica, la disinformazione si manifesta spesso nel tentativo di sviare i sostenitori del proprio avversario  diffondendo false dichiarazioni e in generale tirando acqua al proprio mulino con falsità o alterazioni della realtà dei fatti o semplicemente violando le norme basilari dell’informazione oggettiva come il mancato riporto o oscurazione di notizie e fatti ritenuti sconvenienti e inopportuni alla propria causa oppure conferendogli importanza minore rispetto al dovuto negli appositi spazi informativi.

In tale ambito la disinformazione è spesso sfruttata nelle attività di propaganda per mantenere il più possibile il controllo sociale sulle masse garantendo al contempo la sopravvivenza stessa del sistema contro eventuali critici, dissenzienti, idee diverse e altro.

La disinformazione italiana ha raggiunto livelli inimmaginabili.ultima modifica: 2014-06-01T20:16:54+02:00da pietrogiovanni1
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