Elezioni comunali San Giovanni in Fiore: la mediocrità in scena.

Oltre ai due canditati alla carica di sindaco abbiamo sette liste per 112 candidati a consigliere comunale.

In vista delle prossime amministrative, San Giovanni in Fiore, man mano che passano i giorni, anche se sulla carta si conoscono i nomi, si copre dei volti dei candidati. Dando una sbirciata ci si rende conto che girano gli stessi soggetti onnipresenti che non hanno mai combinato alcunché, vecchi parrucconi dietro a qualche giovane volto e i sempiterni arraffoni scesi in campo per i propri interessi, nonché per quelli dei propri familiari. Ma la cosa che più preoccupa, a mio parere, è che vi sono poche idee in giro, parole ripetute e creatività prossima allo zero. Sono i segnali dell’ improvvisazione, della mancanza di professionalità e progettualità politiche.

Sia da una parte che dall’altra, più che emergere, almeno fino ad oggi, un quadro di chiara programmazione per risolvere qualche problematica cittadina, si pensa molto di più ad ottenere il consenso tramite metodologie della vecchia politica, nonché dello scorso millennio. Il dato ancora più preoccupante è che le stesse caratteristiche e gli stessi comportamenti dei politici di lungo corso siano adoperate ancora oggi dai tanti giovani che si candidano per la prima volta: messaggi e parole già sentiti, poca programmazione, vedute poco lungimiranti, scarsa sensibilità per il bene comune, ma anche un uso distorto, sottovalutando l’intelligenza di tanti cittadini, delle strategie (panem et circenses!!!) a supporto delle proprie candidature. Per non parlare, poi, delle mai richieste giustificazioni di alcune mancate candidature: nessuno si straccerà le vesti né cadrà in disperazione, né, se ci sono dei colpevoli, questi si cospargeranno il capo di cenere.

In questo quadro, a vincere è la mediocrità.

Mediocrità diffusa. Come mediocre è la politica che si esprime e che si è sempre espressa in questa nostra comunità conducendoci, nel corso degli anni, nella nota situazione attuale.

Una piccola oligarchia decisamente mediocre. Basta passare in rassegna i nomi di tanti candidati che si presentano alle elezioni. Un crepuscolo politico, con una classe politica e dirigente ai minimi termini, scarsa di senso del bene della collettività e delle istituzioni. Preminente preoccupazione e unica ambizione, il potere. Non per un uso in spirito di servizio, ma pro domo sua: per sé stessi, per il sistema di potere e partitocratico di cui si è espressione, per gli affari propri e dei propri familiari, amici e sodali. Oggi con una differenza: NON C’È PIÙ TRIPPA PER GATTI A CAUSA DEL DISSESTO FINANZIARIO!

Tanti candidati, muniti di ginocchiere, hanno capi e capetti. Proni, genuflessi, e qualche volta, forse anche fessi. Una prospettiva politica dove tutto agirà, conterà, condizionerà, e dove più debole è proprio la politica con la P maiuscola! Insomma sostanza politica debole, confusa, e spesso anche contraddittoria.

È ovvio che in questo declino politico locale tanti elettori, sempre a mio avviso, sono molto indecisi. Non vi sono i parametri ai quali rifarsi per compiere una scelta ponderata!

Si dice che votare è un diritto-dovere. Ma non è sempre andata così. La storia ce lo insegna.

E c’è sempre gran parte del popolo sangiovannese che ha la voglia di farsi valere, nell’interesse generale di cui oggi si è persa traccia, grazie anche a questa mediocrità politica che ancora incombe sulla vastità della scena elettorale locale di questo maggio 2015.

Eppure c’è ancora chi crede alle favole!!!

Pietro Giovanni Spadafora

Elezioni comunali San Giovanni in Fiore: la mediocrità in scena.ultima modifica: 2015-05-10T17:54:25+02:00da pietrogiovanni1
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