Scopelliti: “Sulla sanità gravi le responsabilità della Giunta Loiero”.

 

Il Presidente della Regione Calabria interviene il giorno dopo l’annuncio da parte del Governo di non assegnare i fondi Fas (fFinanziamenti Aree Sottosviluppate) per coprire il disavanzo del settore: “Dobbiamo lavorare tutti per raggiungere l’obiettivo del rientro dal deficit e creare una sanità attenta ai bisogni della nostra gente”
“Il problema vero è che se la Giunta Loiero avesse rispettato il piano di rientro dal deficit della sanità concordato a dicembre, la Calabria sicuramente non si sarebbe trovata in questa situazione debitoria”. “Così non è stato e quindi oggi paghiamo questa grave irresponsabilità. Adesso c’é soltanto da lavorare per garantire alla Calabria nel tempo una sanità nuova e di qualità”. Lo dice, in una dichiarazione all’ANSA, il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. “Sono stanco, da calabrese, aggiunge, di registrare questo tipo di trattamento nei confronti della mia terra, perché non lo merita. Adesso bisogna dare una risposta non più alle lobby che si sono servite della sanità in Calabria, ma al cittadino, anche se in questa fase corriamo rischio di continuare a gravare sul cittadino. Non può esistere la pratica dello scaricabarile.  Dobbiamo lavorare tutti per raggiungere l’obiettivo del rientro dal deficit e creare una sanità attenta ai bisogni della nostra gente”. “Il deficit, che purtroppo nel 2009 si è incrementato, conclude il Presidente della Regione Calabria, è frutto della politica scellerata messa in campo dal Governo regionale di centrosinistra, fatta di assunzioni clientelari e di interventi assistenziali”.

Sfiorata una strage nel centro di San Giovanni in Fiore.

INCIDENTE 12-05-2010 019.JPG

13 Maggio 2010

Per precisione e verità.

In riferimento ad alcuni articoli di cronaca, scritti da alcuni giornalisti locali e apparsi su vari quotidiani calabresi, riguardante l’incidente d’auto verificatosi ieri, si precisa che il fuoristrada è stato soccorso e rimosso  dal servizio pronto intervento del sig. Lopez (imprenditore locale) e non dai Vigili del Fuoco, mai arrivati sul luogo dell’incidente, in quanto, pur avendo raggiunto San Giovanni in Fiore da Cosenza, si sono poi smarriti per le vie della città.

Poteva essere una strage. Oggi intorno alle ore 12,50 un SUV BMW MAX targato DL 754KH di proprietà del  Geom. Vincenzo Spina (conducente), persona conosciuta qui a San Giovanni in Fiore, con a bordo una ragazza (passeggera), percorrendo la centralissima Via Santa Lucia con una pendenza del 10%, bretella che collega la centralissima Via Roma con  Via Gabriele D’Annunzio, ha fatto un salto da un muro alto circa 7 metri, oltrepassando due giardini privati rispettivamente di proprietà della famiglia Caligiuri-Militerno e della famiglia Covelli, sfondando la ringhiera posta sul muro, sradicando un albero di ciliegio, e poi sfondando il cancello del giardino privato della summenzionata famiglia Caligiuri-Militerno, nonché  tutta la ringhiera posta in centro a divisione dei giardini, con il rischio di sfondare l’abitazione privata della famiglia Iaquinta, per poi finire  la sua corsa fermandosi di traverso sulla Via G. D’Annunzio, capovolto, con le gomme in aria e con la capotta schiacciata. Fortunatamente in quel momento nei giardini non vi era nessuno dei proprietari, e sulla centralissima Via G.D’Annunzio non vi erano  passanti né bambini che, solitamente, giocano su quella strada con bici e altro. Dopo il pronto intervento degli operatori sanitari del locale Nosocomio,giunti sul posto con l’ambulanza, dei Carabinieri e dei Vigili Urbani, che li hanno tratti in salvo da sotto le lamiere contorte del SUV, il conducente e la ragazza sono stati accompagnati al Pronto Soccorso dell’Ospedale locale, e pare che se la caveranno con pochi giorni di prognosi. Dal SUV accartocciato fuoriusciva della benzina, e nelle vicinanze vi erano dei tubi del gas-metano che fortunatamente non hanno preso fuoco.   Non è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, che dovevano giungere da Cosenza, ma certamente qui a San Giovanni in Fiore vi è la necessità di istituire, al più presto, un Comando degli stessi. Il luogo adesso è diventato meta di pellegrinaggio di molti cittadini sangiovannesi.

Pietro Giovanni Spadafora

Facebook

foto incidente

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.119088318122406.12300.107550559276182&type=3

San Giovanni in Fiore. Il Comune avrebbe un debito di circa 21 milioni di euro.

Immagine1.png

Il nostro paese potrebbe affondare in un mare di debiti.

Quando un Comune non è  più in grado di assolvere alle funzioni ed ai servizi definiti indispensabili, e quando nei confronti dell’Ente esistono crediti di terzi ai quali non si riesce a far fronte con il mezzo ordinario del ripristino del riequilibrio di bilancio, né con lo strumento del debito fuori bilancio, si potrebbe avere il dissesto finanziario.  Poi la mancata definizione di un piano di rientro potrebbe esporre  un’amministrazione comunale  alla spirale perversa degli interessi passivi: giorno dopo giorno, anche se non si contraggono nuovi debiti, la massa debitoria aumenta, proprio per effetto degli interessi.

Quindi il maggiore problema per il nostro Comune, se è vero che è così indebitato, è il pagamento degli interessi che erode negli anni una parte sempre maggiore delle entrate costringendo la Città a tagli nelle spese di bilancio.

A questo punto cosa si potrebbe fare?

Intanto direi di aprire un dibattito pubblico, che coinvolga tutta la città.

Poi per ripianare il debito e riuscire a riequilibrare il bilancio, oltre a qualche  proposta ordinaria, ci sarebbero alcuni strumenti  forti:

1.      La vendita del legname recuperato nei nostri boschi nonché la vendita del legname prodotto dal taglio mirato per la pulitura degli stessi.

2.    La cessione di alcuni diritti reali di godimento riguardanti il nostro territorio urbano ed extra-urbano.

3.    La vendita di parte del patrimonio immobiliare disponibile per la parte non strettamente necessaria all’esercizio delle funzioni istituzionali  nonché  la vendita di strutture non più fruibili, oppure a liquidazione dei debiti con una percentuale prevista che potrebbe andare dal 40% al 60% del debito effettivamente accertato.

Con queste tre cose, a mio avviso, si potrebbe ripartire di slancio con un bilancio in salute.

 

 

Il numero dei parlamentari.

 

20110805_192421_B145FD71_medium.jpgIn questi tempi si sta facendo un gran parlare sulla diminuzione del numero dei parlamentari. In Italia abbiamo circa 1000 (mille) parlamentari tra la Camera del Senato e la Camera dei Deputati.
Non voglio parlare dei consigli regionali, provinciali e comunali, i loro consiglieri sono tantissimi. Mi voglio limitare a parlare solo del Parlamento Italiano. E siccome a me piace fare i paragoni con gli altri paesi e le altre democrazie mondiali, prenderò ad esempio gli Stati Uniti D’America. A mio avviso una delle più grandi democrazie del mondo.
Ebbene, gli USA hanno una popolazione di circa 303.824.000 (trecentotremilioniottocentoventiquattromila) di abitanti. Il Congresso è costituito da due camere, La camera dei Rappresentanti e la Camera del Senato, si può dire l’equivalente del nostro Senato e della nostra Camera dei Deputati. E fin qui ci siamo. Ora andando a contare i membri delle due camere degli USA, non ci siamo più. La Camera dei Rappresentanti Usa è formata di 435 membri e il Senato di 100 membri, due per ogni stato, essendo il numero degli stati 50.
Ora se la logica ha un senso, noi (l’Italia), avendo una popolazione di 60.000.000 (sessantamilioni) di abitanti, cioè un quinto di quella degli Usa che ne ha una di trecentomilioni e passa, dovremmo avere in proporzione un quinto dei parlamentari, e cioè dovremmo avere circa 20 (venti) senatori, uno per ogni regione, magari eletto a maggioranza regionale, e circa 80 (ottanta) deputati.
Non capisco perché il Congresso USA con 535 membri può governare, guidare e amministrare una popolazione di oltre trecentomilioni di persone e in Italia con circa mille parlamentari non si riesce a governare una popolazione di circa sessantamilioni di persone. O sono intelligentissimi loro o siamo noi degli incapaci, questa è la verità.
Il nostro Parlamento si autoriformerà? Non lo so!! Di certo si risparmierebbe tantissimo sul costo della politica, si governerebbe molto meglio e ci sarebbe molta più stabilità politica. Dimenticavo! I membri del Congresso Americano non durano in carica 35 o 40 anni, o anche 50 anni, o forse ancora di più. Ed è raro, se non impossibile, che due membri siano marito e moglie.

Pietro Giovanni Spadafora

 

La manovrina.

 

Si dice che ci sarà una manovra correttiva. Sta per arrivare l’antipasto della crisi, una manovrina di 25 miliardi di euro. Perché non farli pagare al Parlamento a partire dall’abolizione retroattiva delle pensioni maturate dai deputati dopo soli due anni e mezzo, dalla riduzione dello stipendio a un massimo di 3.000 euro lordi al mese e dal divieto di doppie cariche pubbliche remunerate?

 Nessun sacrificio per gli italiani se i politici non danno prima l’esempio.

 

“144.000 euro annui questo lo stipendio di un deputato in Italia, il più alto al mondo. 1 miliardo 700 milioni questo il costo del Parlamento italiano, bene inizino a tagliare almeno 1 miliardo loro, così di manovra correttiva ne restano 24 miliardi…sono sicuro che andando avanti su questa strada, passando dai ministeri, alle regioni, alle provincie, comuni, circoscrizioni e poi confiscando i beni ottenuti con la corruzione durante lo svolgimento di un qualsiasi incarico pubblico vuoi vedere che arriviamo tranquillamente ai 24 miliardi restanti? E ne avanzeranno ancora….senza toccare gli stipendi statali, le pensioni di anzianità, le tasse indirette e soprattutto senza intaccare il potere di acquisto della maggioranza della popolazione, cosa che poi va a ripercuotersi sul commercio al dettaglio e quindi anche sugli esercenti commerciali e via dicendo… meditiamo gente meditiamo…”

 

Tratto dal BLOG di Beppe Grillo.

SAN GIOVANNI IN FIORE. Ecco la Giunta!

Sindaco SGF Dott. Antonio Barile.jpg

Giunta Barile vigorosa, di qualità, di rinnovamento e di buon profilo, mentre l’opposizione già litiga sul nome del Presidente del Consiglio Comunale.

Una Giunta idonea e corrispondente al senso di quel voto che straordinariamente il popolo sangiovannese ha dato al Sindaco Dott. Antonio Barile.

Una giunta con un’ idea forte di rinnovamento. La scelta va sicuramente verso il cambiamento con la miscellanea giusta tra esperienza, quella dello stesso Sindaco, professionalità e rinnovamento.

Una Giunta adatta ad amministrare un paese che ha la necessità e l’urgenza di risolvere tantissime problematiche.

Una Giunta che dovrà e saprà da subito affrontare tutti  i nodi dello sviluppo locale.

Il Sindaco Barile questo pomeriggio ha presentato ufficialmente alla stampa i membri dell’Esecutivo Comunale  come avevo anticipato.

Nella conferenza stampa il Sindaco ha detto che non senza difficoltà si è arrivati alla costituzione della Giunta, l’importante che alla fine si è fatta una Giunta capace, giovane e piena di energie fresche  per amministrare questa nostra città.

Poi ha anche detto che la priorità di ogni assessore, insieme ad un efficace gioco di squadra, dovrà essere quella di creare condizioni di sviluppo e reperire risorse dalle altre istituzioni, in particolare modo dalla Regione Calabria e dalla Comunità Europea,  con una serie di progetti validi e lungimiranti.

Infine ha comunicato che il primo Consiglio Comunale, durante il quale saranno illustrate le linee programmatiche e di indirizzo della nuova Amministrazione, sarà convocato per il prossimo 12 Maggio.

Questa la conformazione della Giunta Comunale e i nomi degli assessori che affiancheranno il nuovo Sindaco Barile  nel governo della città sangiovannese:

Sig. Pietro Tiano  (Lavori Pubblici e Urbanistica) PDL  Esterno
Ing. Mario Iaquinta (Politiche del Territorio, Tecnologie e Innovazioni)  PDL  Esterno
Sig. Giovambattista Benincasa (Ambiente ed Energia)  PDL
Salvatore Audia (Vice Sindaco con delega allo Sport e allo Spettacolo) Rinnov. Democratico
Dott. Giuseppe Bitonti (Politiche Sociali) UDC
Il Sindaco ha trattenuto per sé la delega del Bilancio, oltre che quelle (per motivi tecnici) della Sanità e della Cultura.
Luigi Astorino braccio destro del Sindaco, nonostante una campagna elettorale a tappeto, ardua e diffusa, si troverebbe, per ora, escluso dall’agognato esecutivo.

Sicuramente nei prossimi giorni la delega della Sanità sarà assegnata al Dott. Luigi Astorino (PDL), ma solo come responsabile di un tavolo tecnico per i problemi della Sanità, in quanto il Comune, non avendo molte competenze in materia di Sanità, non necessita di un assessorato.

Il sesto assessore, che si presume abbia la delega alla Cultura, sarà invece individuato in una rosa di tre validissimi nomi e designato nel corso del primo Consiglio Comunale.

Per quanto riguarda l’agricoltura e i boschi ci sarà anche un responsabile esperto, individuato nelle persona del Dott. Giovannino Lopez, anch’esso esterno candidato PDL.

Al Sindaco ed a ciascuno degli assessori il sostegno più ampio e convinto, nella consapevolezza della complessità delle sfide che San Giovanni in Fiore ha innanzi a sé, e nella certezza che la scelta coraggiosa di innovazione, sia sotto il profilo della trasparenza, dell’onestà, della disponibilità e del cambiamento, rappresenti un segnale molto forte per i cittadini sangiovannesi.