SGF – Invito presso Centro Studi Gioachimiti.

INVITO

Sabato 17 giugno prossimo, alle ore 17:00, presso la Sala del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti di San Giovanni in Fiore, si terrà una cerimonia nel corso della quale il professore Lucio Gaglione, originario della città di Torre del Greco (NA), donerà una preziosa opera di sua produzione al Presidente del Centro, Dott. Riccardo Succurro.

Il professore, inoltre, sarà lieto di incontrare e salutare quanti nei lontani anni 1963/1967 sono stati suoi alunni presso la locale Scuola Media G. Marconi.

La cittadinanza tutta è invitata.

Comune San Giovanni in Fiore: una tassa occulta sui cani?

Con ordinanza n. 28/2017 del 28 maggio scorso, l’Amministrazione Comunale di San Giovanni in Fiore, ordina, in base alla normativa vigente, a tutti i proprietari di cani che non abbiano ancora provveduto, di presentare denuncia di possesso esibendo il certificato di iscrizione all’anagrafe canina, rilasciato dal Servizio Veterinario dell’ASP competente, con conseguente introduzione di microchip per eventuali controlli.

Chiunque fosse interessato può inoltrare richiesta di prenotazione, entro il termine di 15 giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza, presso gli uffici “Punto Com. presso Polifunzionale località Pirainella”, che avranno cura di comunicare luogo e giorno dell’effettuazione del raduno.

Come Meetup M5S SGF non possiamo che apprezzare la suddetta ordinanza per poter combattere il fenomeno del randagismo e la tanta irresponsabilità verso tali amici dell’uomo, ma non possiamo esimerci dal chiedere di fare chiarezza su alcuni punti.

Alcuni cittadini proprietari di cani, nonché alcuni nostri attivisti, che si sono recati presso i suddetti uffici per la registrazione, avrebbero appreso, riferitogli da alcuni impiegati addetti al servizio, che il costo di tutta l’operazione, in particolar modo dell’introduzione del microchip, sarebbe intorno ai 30/40 Euro, non iniziale, una tantum, ma annualmente.

Se ciò corrispondesse al vero, a nostro avviso, anziché risolvere il fenomeno del randagismo nella nostra comunità, tale costo lo peggiorerebbe ulteriormente.

Sì perché tanti proprietari di cani, sempre a nostro parere, pur di sottrarsi a un ulteriore balzello, nonché alle relative multe previste, non esiterebbero ad abbandonare i cani di loro proprietà andando ad incrementare il fenomeno del randagismo.

Come Meetup M5S SGF chiediamo all’Amministrazione Comunale di fare subito chiarezza con la dovuta trasparenza, sia nell’interesse della stessa che dei suoi cittadini, con conseguente maggiore tutela dei più fedeli amici dell’uomo!

Meetup M5S SGF

LEGGE ELETTORALE

Si al voto disgiunto! Si alle preferenze! Si al premio di maggioranza per la governabilità!

Se non passeranno questi tre emendamenti migliorativi per avere una legge elettorale costituzionale e democratica, e saper chi andrà a governare la sera delle elezioni, senza inciuci, questo Paese, per cambiarlo davvero, sarebbe meglio che il M5S facesse saltare il tavolo.

Non abbiamo bisogno di andare a votare subito! Che si tengano pure i vitalizi che matureranno a settembre prossimo! Tanto sono settant’anni che si beccano i vitalizi, per uno in meno non possiamo accettare ulteriori porcate!

Con una legge elettorale senza questi tre emendamenti andremmo ad aprire il Parlamento Italiano, come una scatola di sardine, per ritrovarci cosa? Una pletora di nominati!

Non possiamo combattere la corruzione, cancro italiano, con un Parlamento di nominati!

Il M5S è il M5S!

Meetup San Giovanni in Fiore CS

San Giovanni in Fiore – Comune: debiti su debiti per pagare i debiti?

Con un manifesto affisso in tutta la città, l’Amministrazione Comunale sangiovannese annuncia con grande gioia che entro fine anno usciremo dal dissesto finanziario e si chiuderà una pagina buia della nostra città aprendo, nel contempo, una serie di scenari positivi per tutti i cittadini. Poi, sempre con grande entusiasmo, annuncia: “È importante fare più che parlare!”.

Come possiamo non essere contenti?

Ma andiamo ai fatti!

Il Ministero degli Interni ha concesso un mutuo alla nostra Amministrazione Comunale (non è un regalo) di 3 milioni e 8oo mila euro (circa 7 miliardi e mezzo delle vecchie lire) per uscire dal dissesto finanziario.

Speriamo, non appena possibile, si illustrino tutte le particolarità e gli eventuali vantaggi che il mutuo potrebbe concedere a tutti noi cittadini.

Non vogliamo essere noiosi nel ripetere come siamo arrivati a una montagna di debiti qui nel nostro Comune, ma va detto che negli anni passati, per l’allegra gestione delle risorse pubbliche, tutta la partitocrazia locale è responsabile pro quota per la situazione di dissesto. Questo sarebbe il fare, perché per ottenere un mutuo non c’è da fare granché, ma solo decidere di sobbarcarsi di altri debiti.

Possiamo dire con certezza di aver avuto una bella notizia?

Vediamo un po’!

Questi soldi che il Ministero dell’Interno ci ha messo a disposizione, serviranno per i cittadini? No! Serviranno per pagare i debiti sino ad ora accumulati! Accumulati non certo per colpa dei cittadini, ma per colpa della miope politica degli ultimi venti e passa anni. Gli unici che potranno sperare di ottenere un vantaggio, giustamente, da questo mutuo, sono i creditori, quelli che avanzano soldi dal Comune.

Questo mutuo è gratis? Si dovrà restituire e pagare degli interessi? Se sì, con quale rata e a quale tasso di interesse? Questo ce lo dovrebbe dire, con più trasparenza, l’Amministrazione Comunale. E per quanti anni dovremo pagare interessi? Anche qui, con trasparenza, ce lo dovrebbe comunicare l’Amministrazione Comunale.

Potrebbe il Comune di San Giovanni in Fiore ritrovarsi, in futuro, a causa di questo mutuo, sul groppone, un pacchetto più consistente di ulteriori debiti? Non è dato sapere!

Alla fine chi paga il conto del dissesto?

Qui ogni cittadino dovrebbe avere già la risposta.

La verità è che la grande cicala (la miope politica), in un modo o nell’altro, si salva sempre, mentre la formica (noi cittadini), bastonata, riprende, con pazienza e sacrifici vari, a ricostruire la sua montagnetta di risparmi che, alla prossima volta, gli verrà di nuovo azzerata con tasse, balzelli, tributi, imposte e interessi da pagare. E così il gioco eternamente si ripete. Ai danni nostri, delle formiche credulone e sceme che non hanno capito lo spirito e l’agire dei politicanti, dei partiti, della partitocrazia.

Siamo i fessi del gran gioco dei debiti.

Però usciremo dal dissesto!

Questa è la politica del fare e non del parlare!

Noi intanto continueremo a parlare e a scrivere…

Meetup M5S SGF

LEGGE ELETTORALE

Alle prossime elezioni, se come cittadino non dovrò contare nulla nelle scelte degli eletti, mi asterrò dal voto.

La vera democrazia, nelle elezioni, prevede la preferenza.

Democraticamente voglio scegliere chi mandare in Parlamento.

Nel caso specifico, la legge elettorale, in discussione, dovrà prevedere nei listini proporzionali la preferenza.

Inutile parlare di primarie on line, gazebo o altro. Le primarie, secondo il mio personale convincimento, hanno un senso se poi ci saranno le preferenze.

Ho sempre combattuto, e continuerò a farlo, per quanto io possa avere voce in capitolo, contro i nominati, le candidature plurime, liste e listini bloccati, ma sempre a favore della sovranità del popolo e del potere del cittadino nello scegliere i suoi rappresentanti con le dovute preferenze!

Non ho alcuna intenzione di recarmi alle urne per confermare scelte già fatte da altri!

Pietro Giovanni Spadafora

Cittadino Attivista MoVimento 5 Stelle

P.S. 5/6/2017 ore 8,50

Danilo Toninelli ha scritto che lotterà fino alla fine per aggiungere le preferenze.
Bene! Sono d’accordo! Bisogna insistere. Noi abbiamo dei principi per i quali, da quando siamo nati, stiamo lottando. Non possiamo tradire lo spirito del movimento. Non siamo la partitocrazia. Dobbiamo difendere la sovranità del popolo e dare più potere al cittadino. Non possiamo tradire la fiducia del cittadino. Buon lavoro!

POLITICA – Le nomine utili alla partitocrazia.

SGF – 2 giungo 2017

Si può dire che è stato sempre così, sin dalla nascita della Repubblica, di cui oggi cade la ricorrenza.

In particolar modo, sempre negli ultimi scorci delle legislature, quando il voto è prossimo, politici, ministri, sottosegretari e leader di partito, nominano i loro uomini in posti chiave: enti pubblici, governativi, ministeriali, regionali e in società cosiddette in house. Di sicuro non per meriti particolari o professionalità specifiche, o perché si vuole offrire un servizio e un aiuto al popolo, ai lavoratori, ai cittadini o alle imprese, ma perché essi, essendo adepti e seguaci di partito, devono garantire a lor signori consensi, voti e potere, ma anche privilegi, prebende, benefici e vantaggi per sé stessi.

In quarant’anni di democrazia, e, con un crescendo esponenziale, negli ultimi decenni, i partiti non solo hanno occupato tutte le istituzioni dello Stato, la Presidenza della Repubblica, il Parlamento, il Governo, le Regioni, i Comuni, le Province, ma si sono inseriti, come corpi estranei, in tutto il resto della società, nella scuola pubblica, nell’industria pubblica, nelle banche, negli ospedali, nelle grandi assicurazioni, nelle aziende del parastato, nell’università, negli enti culturali, nei teatri, nelle aziende municipalizzate e cosi via. Non c’è luogo della nostra vita, pubblica o privata, non c’è luogo di lavoro che non risenta di questa asfissiante presenza dei partiti tramite i loro famigli, seguaci, adepti e sodali.

I partiti potrebbero essere spinti a darsi una regolata. Ma è molto difficile che ciò possa accadere, perché l’organizzazione in partiti, in clan clientelari che possono decidere della tua carriera, del tuo lavoro, della tua vita è un modo molto efficace, anche se brutale e violento, di ottenere il consenso. Ci vorrebbe una volontà di ferro da parte dei cittadini, unita alla loro intelligenza, perché ciò possa accadere.

La cosa spiacevole e strana è che molti cittadini danno ancora molta credibilità ai tanti soggetti della partitocrazia cadendo nei loro tranelli, ignorando che essi pensano esclusivamente al loro tornaconto, ai loro interessi e al loro particulare.

Ci vorrebbe una gran bella spallata a questo sistema partitico!

Sarebbe ora che la gran parte del popolo non rimanesse ancora bue!

Questa partitocrazia va speditamente mandata a casa!

Se non sarà così, saremo punto daccapo!

Meetup M5S SGF

San Giovanni in Fiore – Due anni di amministrazione?

Sono trascorsi due anni da quel 31 maggio 2015 quando si votò anche per le elezioni amministrative nella nostra comunità.

Intendiamoci subito! Buona parte dell’amministrazione ordinaria può anche andare: riparazione di qualche buca sulla strada; riparazione di qualche perdita della rete idrica; recupero di qualche cane randagio; taglio dell’erba alta in qualche sito del paese; riparazione di qualche lampione: E poi? Poi basta! La raccolta differenziata? Vedremo! Il decoro urbano? Chissà! E cosi via.

A due anni dall’insediamento dell’attuale amministrazione non è successo granché. Un’amministrazione abbastanza deludente, priva di visione per la città.

Dopo una campagna elettorale colma di promesse varie, seguita, sull’onda della vittoria del governatore regionale, da un risultato bulgaro (89,24% dei consensi da parte di coloro che si sono recati alle urne), i risultati politico-amministrativi dell’attuale giunta sono sotto gli occhi di tutti.

Una delle tante promesse era quella di riappacificare la società sangiovannese rispetto all’amministrazione precedente, ma i cittadini sangiovannesi, oggi, sono sempre meno soddisfatti e più indignati che mai.

Nessuna visione per il futuro di questa comunità: basta guardare in termini di progettazione, il nulla. È evidente l’incapacità di progettare qualcosa. Sì, vabbè, siamo un ente in dissesto finanziario, ma non ci vogliono soldi per attuare un progetto. I soldi arrivano con il progetto. In particolare se sono progetti finanziabili con fondi europei.

Spesso e volentieri non si risponde alle tante esigenze manifestate dalla popolazione, dalle imprese, dai commercianti, dagli artigiani, dai disoccupati. In compenso, spesso e volentieri, ci si autocelebra per qualche bazzecola, ma provare a realizzare una San Giovanni in Fiore diversa, neanche per sogno.

Mancano ancora tre lunghi anni alla fine naturale di questa amministrazione, ma le condizioni attuali sono intollerabili. L’assenza di una programmazione, di una visione strategica per il futuro, in aggiunta a una pessima gestione, sono la morte di una comunità.

Se manca una visione è impossibile costruire un futuro, ma significa anche che un’amministrazione ha poche chance di sopravvivere. Si può tirare a campare fino a un certo punto.

Auspico che per i prossimi tre anni ci sia una vera inversione di tendenza!

Se così non fosse? Beh, qualcuno dovrebbe iniziare a riflettere!

PGS