Impresentabili, voltagabbana, comunisti col culo degli altri, razzisti, banderuole, funamboli e trasformisti vari, cercano di riciclarsi, sperando, ancora una volta, di ingannare i calabresi.

Improvvisamente, tanti noti personaggi si sono messi a sparare palle quadre contro la malapolitica calabrese di tanti anni. La ragione è evidente: tutta questa gente ha capito che un certo sistema è finito.

Tanti topi di qua e di là abbandonano la propria nave che affonda.

Non possiamo, però, fare a meno di far notare che questi topi che stanno abbandonando le loro navi, sono gli stessi che corrodendole con i loro denti e le loro grinfie, hanno contribuito al naufragio, e della Calabria, e dei loro gruppi politici di appartenenza, ingannando tanti cittadini calabresi onesti.

Scriviamo queste cose perché già intravvediamo il profilarsi, in modo chiaro ed evidente, di una linea gattopardesca per cui i complici di ieri, che si sono mangiati la Calabria, diventano, improvvisamente, gli oppositori di oggi per essere i governanti di domani.

No cari signori, siamo convinti che non gabberete per l’ennesima volta i cittadini calabresi. Ormai i calabresi hanno esperienza e conoscono tutti questi rivoluzionari e innovatori della politica regionale.

Non siete credibili!

I calabresi conoscono la storia e il collaudato sistema di trasformismo, con l’aiuto di certa stampa e media, delle varie classi dirigenti e dei vari politicanti calabresi.

Siamo convinti, in questa prossima tornata elettorale calabrese, che vincerà chi sarà nuovo, onesto e pulito. E che le preferenze andranno alle liste e ai singoli candidati che possiederanno tali requisiti!

“Non c’è più trippa per gatti”!

TRANQUILLI!

Non si tratta di contagi COVID, ma di una sorta di virus che per certi aspetti, comunque, è molto più preoccupante:

LA SINDROME DI STOCCOLMA!

Un paradosso psicologico che sta trovando una collocazione sempre più ampia in questi ultimi tempi nella nostra comunità. Non solo tra i cittadini, ma anche tra diverse istituzioni, pubbliche e private.

La sindrome di Stoccolma è una dimostrazione palese di un legame traumatico. L’espressione “sindrome di Stoccolma”, infatti, è utilizzata per indicare una situazione paradossale in cui la vittima – di un sequestro, di un atteggiamento aggressivo o di altri tipi di violenza – avverte un sentimento di simpatia, empatia, fiducia, attaccamento e persino amore nei confronti dell’aggressore o sequestratore che detiene una posizione di potere nei confronti della vittima stessa.

Tra gli obiettivi prioritari di un Sindaco e di un’ Amministrazione Comunale vi dovrebbero essere la trasparenza e l’informazione, e quindi il miglioramento del rapporto con i cittadini e la comunità che essi rappresentano.

Un Consiglio Comunale dovrebbe conformare l’azione complessiva dell’ente ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità, ai fini di assicurare l’imparzialità e corretta gestione amministrativa.

Un Consiglio Comunale dovrebbe promuovere la partecipazione dei cittadini all’amministrazione.

A tal proposito esistono già gli strumenti legislativi che regolano tali aspetti e, in particolare, il “Codice dell’Amministrazione Digitale” definito con il decreto legislativo n. 82 del 7 marzo 2005 e successivamente integrato con il decreto legislativo 4 aprile 2006 n. 159, offrendo opportunità di informazione, partecipazione democratica e trasparenza senza precedenti.

Quindi un’Amministrazione Comunale dovrebbe favorire ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residenti all’estero, al processo democratico e per facilitare l’esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi.

TUTTO CIÒ, DA QUASI UN ANNO, NON AVVIENE CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN GIOVANNI IN FIORE.

COMPLIMENTI!

Comunque sia, ONORE A BARILE!

Sanità, rifiuti, democrazia, bilancio comunale, informazione e trasparenza amministrative, dovrebbero bastare per rispettare ed affiancare il Consigliere BARILE nella sua giusta protesta.

A prescindere da tutto si spera che le altre istituzioni locali, pubbliche e private, colgano il messaggio del Consigliere BARILE per un inizio di risveglio delle coscienze, della coscienza di questa martoriata comunità.

Sarebbe necessario che si sotterrassero le asce di guerra tra le varie fazioni sociali e politiche sangiovannesi per un’unità di intenti, per il bene comune e per il rispetto di una popolazione.

ONORE A BARILE portatore, oggi, del disagio e della voce della comunità sangiovannese, preoccupata seriamente per l’andazzo incerto che si è venuto a creare in questi ultimi mesi.

Speriamo ci sarà una seria presa di posizione da parte di tutti gli altri attori politici e sociali affinché ci sia uno scatto d’orgoglio per il futuro di questo nostro paese.

SIAMO UNA COMUNITÀ UNITA!

SGF IN PIAZZA

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