GIÀ, LA CHIRURGIA SANGIOVANNESE!

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Di San Giovanni in Fiore in Movimento

SGF – OSPEDALE: alla fine la MONTAGNA ha partorito un TOPOLINO.

(CHIANU CHIANU U MALATU PORTA ALLU SANU)

Vi ricordate due settimane fa quando è stato annunciato in POMPA MAGNA la ripartenza della chirurgia nell’Ospedale di San Giovanni in Fiore?

Annunci, applausi, conferenze stampa a destra e a manca e poi cosa è successo?

È successo che avremo, si comunica, SEMPLICEMENTE, un ambulatorio di Chirurgia e Senologia, a giorni alterni.

E la chirurgia? E la sala operatoria? Ah, si, si sta collaudando. Quando l’avremo? Ah, a “BREVE”. OK! E il personale? Vabbè, abbiamo capito, anche questo l’avremo a “BREVE”!

Non sappiamo i cittadini sangiovannesi, ma noi ci sentiamo presi per i fondelli.

BASTA ILLUDERE LA GENTE!

Caro Presidente e Commissario alla sanità calabrese OCCHIUTO, lo sappiamo che non è facile, ma faccia qualcosa di SERIO per l’Ospedale di San Giovanni in Fiore.

Intanto con il decreto Milleproroghe la Ragioneria Generale dello Stato fa saltate le assunzioni in sanità alla Regione Calabria che erano state previste da un emendamento, restando, invece, salvo, il carrozzone di tutte le altre assunzioni per la Regione Calabria.

DOVE SI PRENDERÀ IL PERSONALE SANITARIO: medici, infermieri, chirurghi ecc, ecc,?

QUESTA È LA VERTÀ!

San Giovanni in Fiore in Movimento

SAN GIOVANNI IN FIORE e il titolo di città? Pura DEMAGOGIA!

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Di San Giovanni in Fiore in Movimento

Per carità, ben venga il titolo di città per la nostra comunità, ma se qualcuno pensa che tale titolo apporti dei vantaggi, non sa che è semplicemente una pia illusione. Anzi, potrebbe apportare un inasprimento della pressione fiscale locale: AUMENTO ADDIZIONALE IRPEF, TARI, ACQUA, TASSE E TRIBUTI VARI.

Ciò perché potrebbe emergere la necessità di ripensare gli strumenti fiscali destinati a finanziare il territorio, dedicando particolare attenzione alla diversa natura degli strumenti impositivi.

Una più alta tassazione della città significherebbe, essendo la pressione fiscale locale principalmente volta al finanziamento di attività e servizi comunali, comprimere le potenzialità di crescita e di sviluppo dell’imprenditoria locale, nonché dell’economia in generale.

E tutti siamo consapevoli della nostra già debolissima economia sotto tutti gli aspetti con il conseguente spopolamento.

Ma tornando al titolo, il titolo di città è puramente un titolo onorifico.

Per certi versi tale titolo di città potrebbe cozzare con la nostra storia, la nostra cultura, la nostra tradizione e le caratteristiche peculiari del nostro territorio. Potrebbe cozzare con il titolo di “Paese di San Giovanni in Fiore“ o anche il “Borgo di San Giovanni in Fiore”.

Probabilmente non potremo più esprimerci con modi di dire quali: “un paese di montagna”, “la Piazza del paese”, “il Sindaco del paese”, “tutto il paese ne parla” e così via.

Si chieda ai cittadini delle seguenti comunità, che sono già diventate città, insieme ad altre negli anni passati, per capire come si sta e come si è cresciuti sotto i diversi aspetti politici, economici e sociali:

Soveria Mannelli, città nel 2008.
Sersale, città nel 2018.
Mendicino, città nel 2016.
Bisignano, città nel 1994.
Nicotera, città nel 2003.

Strongoli, città nel 2002.

In sostanza il titolo di città è solo FUMO NEGLI OCCHI, DEMAGOGIA E PROPAGANDA!

AUGURI, comunque, se lo diventeremo, alla futura Città di San Giovanni in Fiore!

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SGF – IL COMUNE come un BANCOMAT.

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Di San Giovanni in Fiore in Movimento

Il Comune di San Giovanni in Fiore è ormai diventato un BANCOMAT per gli amici degli amici e dei tanti garzoni che gli girano intorno.

E ciò accade mentre i cittadini devono pagare solo tasse per servizi incongrui: sanità in primis, mentre si dibatte del nulla, viabilità, servizi vari, pulizia delle strade, servizio idrico ecc. ecc.

COMPLIMENTI a chi ha la RESPONSABILITÀ DI ARRESTARE questa EMORRAGIA DI DENARO PUBBLICO e non fa NULLA!

Si parla solo di SILA, LORICA, TURISMO, PROGETTI, OBIETTIVI, TERRITORI, CULTURA, SILA E POI SILA, come se la SILA fosse la priorità assoluta per risolvere le criticità della comunità. Alla fine non si vede e non si sviluppa mai niente. MAGARI CADESSE QUALCHE MOLLICA!

Si parla di progetti e di opere pubbliche milionari, di milioni e milioni di euro in arrivo, e poi in concreto non si vede un solo centesimo di euro. Progetti che diventano semplicemente come “G.A.L. LE di PINO”.

Poi ti guardi intorno e sembra di vivere e camminare in un paese in cui situazioni, servizi e condizioni sono, con tutto il rispetto parlando, da Terzo Mondo, per non dire, almeno rispetto alle strade urbane, da quasi POST-TERREMOTO.

E le responsabilità politico-amministrative non sono mai di nessuno: cosa hai fatto quando amministravi tu, quando c’eri tu, cosa stai facendo tu e cosa farai tu?

Questa è LA REALTÀ DEI FATTI!

San Giovanni in Fiore in Movimento

Psi San Giovanni in fiore

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Il Partito Socialista Italiano di San Giovanni in Fiore rende noto alla cittadinanza che l’ Amministrazione Comunale, con proprio atto, ha deciso di assumere a tempo determinato un Geometra da destinare ai Servizi Sociali del Comune. La scelta è stata fortemente voluta dalla Sindaca Rosaria Succurro, in quanto il professionista scelto proviene dallo Studio Tecnico dell’ex Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. I Socialisti florensi protestano energicamente per la scellerata decisione e stigmatizzano vivamente per l’incomprensibile nomina.

San Giovanni in Fiore 15.02.2022                     PSI San Giovanni in Fiore

SGF – FESTA DEGLI INNAMORATI

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Di San Giovanni in Fiore in Movimento

Bello essere innamorati, ma brutta è la denatalità.

Si, c’è un problema, quello della denatalità.

Sempre più innamorati, ma sempre meno figli.

Ciò porta, lo sanno tutti, all’ invecchiamento della società. Certo non riguarda solo SGF, ma tutta l’Italia insieme a tutti i Paesi occidentali.

Senza alcun dubbio ci sono motivazioni culturali, sociali, economiche e di carriera in generale, ma andrebbe fatta una riflessione per invertire la tendenza!

Non vorremmo che l’amore diventasse aria fritta.

Comunque sia, INNAMORATEVI SEMPRE DI PIÙ!

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SGF IN PIAZZA – CULTURA

E poi non ci sono solo i politici, i consiglieri, gli assessori, i sindaci, gli amministratori, i politologi, i sociologi, gli editorialisti, i giornalisti, gli opinionisti, gli economisti e ormai anche i virologi, ma ci sono anche eccelsi scrittori e poeti: capaci di accendere luci impreviste su una città, su un luogo, su uno scorcio di paesaggio e, soprattutto, sulla nostra vita.

Come “L’infinito”, una delle liriche più famose dei Canti di Giacomo Leopardi.

ECCO IL TESTO CON PARAFRASI (FOTO)

O come il “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”. (SOTTO)

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“Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”.

Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
Di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
Di mirar queste valli?
Somiglia alla tua vita
La vita del pastore.
Sorge in sul primo albore
Move la greggia oltre pel campo, e vede
Greggi, fontane ed erbe;
Poi stanco si riposa in su la sera:
Altro mai non ispera.
Dimmi, o luna: a che vale
Al pastor la sua vita,
La vostra vita a voi? dimmi: ove tende
Questo vagar mio breve,
Il tuo corso immortale?
Vecchierel bianco, infermo,
Mezzo vestito e scalzo,
Con gravissimo fascio in su le spalle,
Per montagna e per valle,
Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
Al vento, alla tempesta, e quando avvampa
L’ora, e quando poi gela,
Corre via, corre, anela,
Varca torrenti e stagni,
Cade, risorge, e più e più s’affretta,
Senza posa o ristoro,
Lacero, sanguinoso; infin ch’arriva
Colà dove la via
E dove il tanto affaticar fu volto:
Abisso orrido, immenso,
Ov’ei precipitando, il tutto obblia.
Vergine luna, tale
E’ la vita mortale.
Nasce l’uomo a fatica,
Ed è rischio di morte il nascimento.
Prova pena e tormento
Per prima cosa; e in sul principio stesso
La madre e il genitore
Il prende a consolar dell’esser nato.
Poi che crescendo viene,
L’uno e l’altro il sostiene, e via pur sempre
Con atti e con parole
Studiasi fargli core,
E consolarlo dell’umano stato:
Altro ufficio più grato
Non si fa da parenti alla lor prole.
Ma perchè dare al sole,
Perchè reggere in vita
Chi poi di quella consolar convenga?
Se la vita è sventura,
Perchè da noi si dura?
Intatta luna, tale
E’ lo stato mortale.
Ma tu mortal non sei,
E forse del mio dir poco ti cale.
Pur tu, solinga, eterna peregrina,
Che sì pensosa sei, tu forse intendi,
Questo viver terreno,
Il patir nostro, il sospirar, che sia;
Che sia questo morir, questo supremo
Scolorar del sembiante,
E perir dalla terra, e venir meno
Ad ogni usata, amante compagnia.
E tu certo comprendi
Il perchè delle cose, e vedi il frutto
Del mattin, della sera,
Del tacito, infinito andar del tempo.
Tu sai, tu certo, a qual suo dolce amore
Rida la primavera,
A chi giovi l’ardore, e che procacci
Il verno co’ suoi ghiacci.
Mille cose sai tu, mille discopri,
Che son celate al semplice pastore.
Spesso quand’io ti miro
Star così muta in sul deserto piano,
Che, in suo giro lontano, al ciel confina;
Ovver con la mia greggia
Seguirmi viaggiando a mano a mano;
E quando miro in cielo arder le stelle;
Dico fra me pensando:
A che tante facelle?
Che fa l’aria infinita, e quel profondo
Infinito Seren? che vuol dir questa
Solitudine immensa? ed io che sono?
Così meco ragiono: e della stanza
Smisurata e superba,
E dell’innumerabile famiglia;
Poi di tanto adoprar, di tanti moti
D’ogni celeste, ogni terrena cosa,
Girando senza posa,
Per tornar sempre là donde son mosse;
Uso alcuno, alcun frutto
Indovinar non so. Ma tu per certo,
Giovinetta immortal, conosci il tutto.
Questo io conosco e sento,
Che degli eterni giri,
Che dell’esser mio frale,
Qualche bene o contento
Avrà fors’altri; a me la vita è male.
O greggia mia che posi, oh te beata,
Che la miseria tua, credo, non sai!
Quanta invidia ti porto!
Non sol perchè d’affanno
Quasi libera vai;
Ch’ogni stento, ogni danno,
Ogni estremo timor subito scordi;
Ma più perchè giammai tedio non provi.
Quando tu siedi all’ombra, sovra l’erbe,
Tu se’ queta e contenta;
E gran parte dell’anno
Senza noia consumi in quello stato.
Ed io pur seggo sovra l’erbe, all’ombra,
E un fastidio m’ingombra
La mente, ed uno spron quasi mi punge
Sì che, sedendo, più che mai son lunge
Da trovar pace o loco.
E pur nulla non bramo,
E non ho fino a qui cagion di pianto.
Quel che tu goda o quanto,
Non so già dir; ma fortunata sei.
Ed io godo ancor poco,
O greggia mia, nè di ciò sol mi lagno.
Se tu parlar sapessi, io chiederei:
Dimmi: perchè giacendo
A bell’agio, ozioso,
S’appaga ogni animale;
Me, s’io giaccio in riposo, il tedio assale?
Forse s’avess’io l’ale
Da volar su le nubi,
E noverar le stelle ad una ad una,
O come il tuono errar di giogo in giogo,
Più felice sarei, dolce mia greggia,
Più felice sarei, candida luna.
O forse erra dal vero,
Mirando all’altrui sorte, il mio pensiero:
Forse in qual forma, in quale
Stato che sia, dentro covile o cuna,
E’ funesto a chi nasce il dì natale.

SGF – AMMINISTRAZIONE COMUNALE: nessuna democrazia, dibattito o confronto!

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Di Pietro Giovanni Spadafora

In questo nostro paese la democrazia, il dibattito e il confronto sono sospesi: DITELO apertamente!

È trascorsa oltre una settimana dal 4 febbraio scorso quando i consiglieri d’opposizione Barile, Lacava, e Mancina hanno chiesto un Consiglio Comunale urgente con all’ordine del giorno dei punti come informativa e discussione asilo Bacile, informativa e discussione piano sanitario regionale, sorti del nostro Ospedale, informativa e discussione sulla crisi amministrativa per le dimissioni dell’Assessore Carbone, ed oggi, aggiungo, il passaggio (o l’abbandono della maggioranza?) di un consigliere al gruppo misto.

A tutt’oggi, almeno per quanto mi riguarda, non si ha notizia di alcuna convocazione di Consigli Comunali.

Forse sarebbe meglio dichiarare, e sarebbe più onesto, che qui, a San Giovanni in Fiore, LA DEMOCRAZIA, IL DIBATTITO E IL CONFRONTO su tutta una serie di problemi, questioni e criticità urgenti che riguardano, non solo me, ma l’intera comunità, sono sospesi, bloccati, interrotti, sino a data da destinarsi.

Non solo, com’è notorio, in Consiglio Comunale, assemblea pubblica che rappresenta ogni cittadino, essendo l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’ente, il confronto avviene di rado e con i tempi che tutti conosciamo. Insomma, in sostanza, pare, siano state abolite quasi tutte le prerogative dell’opposizione, e quindi di noi cittadini, che la legge garantisce.

Il Consiglio Comunale dovrebbe, invece, essere l’asse portante di una comunità e di una democrazia.

Ormai in questa nostra Amministrazione pare si approvi quasi tutto al buio senza alcuna informazione preventiva all’opposizione, ma anche alla cittadinanza.

Pare decida tutto il primo cittadino insieme a qualche suo stretto collaboratore, mentre tutti gli altri, membri di Giunta e maggioranza del Consiglio Comunale, sembra non facciano altro che rovesciare, quotidianamente, verso di essi, una tale adulazione e tali lusinghe che sfociano, spesso e volentieri, in un evidente sciatto servilismo inaccettabile.

Sembra di vivere, qui a San Giovanni in Fiore, ormai da diverso tempo, in uno stato di paralisi democratica e civile in cui l’INDIFFERENZA dei vari attori politici, sindacali, economici e sociali è PALESE. Dove l’IGNORARE le gravi conseguenze, oltre che di ordine sociale, di sviluppo e di crescita, è altrettanto MANIFESTO.

La comunità di San Giovanni in Fiore non merita tutto questo!

IN ALTO I CUORI!

Pietro Giovanni Spadafora

SGF – COMUNE: SE LE INSTALLAZIONI ARTISTICHE SOTITUISCONO I SERVIZI SOCIALI…

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Di San Giovanni in Fiore in Movimento

In un sua dichiarazione pubblicata sui media locali il primo cittadino afferma:

“Con delle installazioni di luce sulla facciata del municipio e in altri punti simbolici, abbiamo anche voluto ribadire un messaggio preciso dopo il recente caso dei presunti abusi sessuali a danno di minori: la città di San Giovanni in Fiore promuove l’amore come luogo dei sentimenti e della crescita individuale”.

ECCO SVELATO L’ARCANO!

DA NON CREDERE…

San Giovanni in Fiore in Movimento

SAN GIOVANNI IN FIORE E L’INDIFFERENZA.

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Di San Giovanni in Fior in Movimento

La comunità di San Giovanni in Fiore si sta svendendo con l’indifferenza, voluta, di tanti soggetti politico-amministrativi.

SI ARRESTI QUESTO DISASTRO! Ancora si è in tempo utile.

Probabilmente non ci sarà neanche la possibilità di risanare le macerie, sotto i numerosi aspetti, che si saranno create.

È chiaro che chi è complice di tutto ciò ne dovrà rendere conto, sotto il profilo gestionale della “res publica”, a tutta la comunità e non ci saranno scuse o giustificazioni di sorta!

NON SI DICA, POI, CHE NON VE LO AVEVAMO DETTO!

San Giovanni in Fiore in Movimento