POLITICA E CONSIGLIO COMUNALE

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La maggior parte della colpa della NON POLITICA, o se preferite della MALA POLITICA, in tantissimi comuni è attribuibile ai consiglieri comunali.

Il più delle volte, a parte qualche momento di lucidità da parte di qualcuno, in un consiglio comunale la massima rappresentatività dell’immobilismo politico, della subalternità e, quindi dell’incapacità amministrativa, la fa da padrone.

Succede che nonostante il lancio quotidiano di fumo negli occhi, nonostante una continua vendita di frottole alla popolazione, nonostante un clima di ostilità con intimidazioni, insulti, minacce, querele e denunce, creato appositamente per bloccare il dissenso e le opinioni di avversari politici e tanti cittadini, LA REALTÀ, in una comunità, spesso, RIMANE QUELLA CHE È.

Se poi si aggiunge che in un borgo del profondo Sud, dopo un fuggevole entusiasmo estivo per qualche evento (a volte anche piacevole, ma ciò non è sempre sinonimo di buona politica) e presenza in più, si rimane tre gatti privi di tanti servizi, diritti e affetti, la tristezza ti assale e scende in fondo al cuore.

Tante volte gli effetti dannosi e negativi della NON POLITICA in una realtà locale, causa il comportamento scorretto dei consiglieri comunali, sono sempre sotto gli occhi di tutti.
In tanti, però, fanno anche finta di evidenziarli, ma poi, causa la pancia, li favoriscono.

Quando i consiglieri comunali di una comunità dipendono dagli altri organi dell’ente comune che a loro volta dipendono da altri, o da politici di più alto rango, non avendo un’autonomia di pensiero e di azione per quanto riguarda il modo di procedere nella gestione amministrativa e della “res pubblica”, essi, molto probabilmente senza capirci nulla, determinano interessi di parte e non l’interesse della collettività.

La loro dipendenza contribuisce a creare una sfilza di disagi nei confronti della collettività e, appoggiando e avallando, inconsapevolmente, o per interesse e, tante volte, per ignoranza, un determinato operato politico-amministrativo, favoriscono un arretramento e un regresso di una comunità sotto i diversi profili: politico, finanziario, democratico, culturale, sociale, economico, turistico e dei servizi.

I consiglieri comunali con il ruolo che ricoprono nel consesso civico, massima istituzione democratica di una comunità, dovrebbero, invece, rappresentare, ma, soprattutto, TUTELARE I CITTADINI E I LORO DIRITTI, sotto I DIVERSI PUNTI DI VISTA, con responsabilità e abnegazione!

Tali consiglieri SONO, a nostro parere, solo dei SUBALTERNI, dei SOTTOPOSTI, IMPASSIBILI ai DETTAMI e SUGGESTIONI ALTRUI, ed è COME SE NON ESISTESSERO!

DOVREBBE ESSERE, invece, soprattutto, il CONSIGLIO COMUNALE NELLA SUA AUTOREVOLEZZA E NELLA SUA INTEREZZA a dettare l’agenda amministrativa e l’indirizzo dei provvedimenti da adottare a tutela del bene dei cittadini e della loro comunità!

Quando tutto ciò si verifica, a tali consiglieri rimane, a nostro modesto avviso, una sola cosa da fare per riacquisire una certa credibilità, rispettabilità, stimabilità e onorabilità per il loro futuro politico:

AVERE, ALMENO, per amor proprio, dei propri cari e della comunità in cui anche essi vivono, UN SUSSULTO DI DIGNITÀ, di orgoglio, di elevatezza, di autonomia, insieme ad una buona dose DI CORAGGIO POLITICO, e STACCARE LA SPINA alla NON POLITICA che una comunità, magari, vive e subisce da qualche anno!

Infine, va anche detto che quando in una comunità domina la NON POLITICA, è necessario creare una credibile, forte e unita alternativa con persone valide, capaci, MA ANCHE DIALOGANTI, NON SCONTROSE, APERTE, RISPETTOSE E DEMOCRATICHE che guardino al futuro e non al passato, pena la continuazione, per gli anni a venire, della NON POLITICA con tutti i suoi leccapiedi, fedelissimi, accoliti e affiliati.

SGF IN PIAZZA
POLITICA E CONSIGLIO COMUNALEultima modifica: 2023-08-23T01:20:07+02:00da pietrogiovanni1
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