Quando la rete, il web, i blog e facebook ispirano fiducia, comunità e cambiamento.

305874218.jpgI blog, la rete, facebook ecc., ispirano più fiducia in chi li segue di quanto non facciano i piccoli giornalini locali e i media tradizionali. Questa una delle più interessanti conferme che emergono da un’indagine.

Ad emergere, ad esempio, è il fatto che chi si informa ripone molta o abbastanza fiducia più nei blog, in facebook e nella rete in genere rispetto a quotidiani cartacei, specialmente mensili e quotidiani locali, a telegiornali e radiogiornali. Non solo, la maggioranza dei lettori ritiene i blog più liberi, con meno censure, e molta gente li definisce nel complesso “più interessanti” e più credibili.

I blog sono interessanti perché slegati da pressioni editoriali e commerciali ritenute più vicine al giornalismo tradizionale. E sono apprezzati perché riportano contenuti più originali e più liberi rispetto ad altre fonti di informazione mediatica. A questo proposito, non è casuale il fatto che circa il 70% degli autori di blog e di post su facebook, nell’atto di pubblicare un post, dichiari di non avere in mente un ipotetico target di lettori come invece accade per il giornalista tradizionale. Spesso si scrive per se stessi, anche se sono molti coloro che dichiarano di scrivere per tutti indistintamente .

Un indubbio riconoscimento alla rete, ai blog a facebook, al web e alle sue peculiarità, a partire dalla sempre più fondamentale interattività. Ma anche una bocciatura su cui riflettere per giornali e giornalini locali, istituzioni e mass media locali, considerati sempre meno credibili nonostante le sempre maggiori risorse destinate alle attività di comunicazione.

I partiti politici e i loro uomini ci prendono solo in giro, da Berlusconi a Casini, dagli altri piccoli partiti fino a Bersani.

privatizzazione-acqua-pubblica.jpgL’idea di privatizzare l’acqua è nata dalla volontà del Ministro Andrea Ronchi, il quale ha fatto emettere un decreto omonimo nel 2009 il quale ha previsto il passaggio dalla gestione di un bene demaniale (e quindi a disposizione di tutti i cittadini) da imprese pubbliche a imprese private (totalmente o parzialmente). Se da una parte c’è chi sostiene che la gestione da parte di società private sia migliore, la maggior parte pensa che l’interesse primario delle aziende private sia il profitto. Che quindi, ricadrebbe sulle bollette che i cittadini dovranno pagare.

 Bersani e il PD prima hanno boicottato il referendum sull’acqua non aderendo alla raccolta di firme, poi hanno spalancato le porte alla privatizzazione dell’acqua con la lottizzazione di società private di servizi idrici in quasi tutta Italia come le società HERA  e IREN.  Adesso cavalcano il SI  al referendum sull’acqua. E’ proprio strano!  Ancora questi partiti e questi signori considerano i cittadini una massa di pecoroni cercando di tenerli disinformati per ingannarli ancora. Speriamo che vincerà il SI, e noi cittadini, senza fermarci, dovremo fare delle petizioni affinché l’acqua torni davvero pubblica. Siamo noi cittadini i padroni dell’acqua e non i partiti politici con le società private amiche. Questa gente non può essere credibile!

 

GRUPPO HERA

multiutility quotata in Borsa

 

Nel settore  idrico  Hera gestisce l’intero ciclo, dalla captazione fino alla depurazione e re-immissione nell’ambiente   comprendono le fasi di: captazione delle acque, ossia il prelievo delle acque dalla fonte di approvvigionamento; trattamento di potabilizzazione delle acque prelevate; adduzione dell’acqua potabile alla rete di distribuzione; distribuzione dell’acqua potabile agli utenti tramite un sistema di serbatoi e di condotte.

 

GRUPPO IREN

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Il Gruppo IREN, grazie ad una rete estesa di circa 15.000 chilometri complessivi, serve un totale di oltre 2 milioni e 400 mila abitanti, presenti in Emilia, Liguria, Piemonte, Toscana e Sicilia.
A Genova, il Gruppo gestisce il Servizio Idrico Integrato nell’ATO Genovese, che comprende un totale di 67 comuni e serve oltre 900.000 abitanti, grazie a 3.500 km di rete idrica, 2.300 km di rete fognaria e 61 impianti di depurazione.

Nei territori di Parma, Piacenza e Reggio Emilia eroga il servizio idrico in 110 Comuni, pari a circa il 70% della popolazione residente nell’area.
Il servizio idrico integrato è strutturato in 11.416 chilometri di rete di acquedotto, 5.689 km di reti fognarie (1.215 km nella provincia di Parma, 1.615 km nella provincia di Piacenza e 2.859 km nella provincia di Reggio Emilia), 368 impianti di sollevamento delle acque reflue e 813 impianti di trattamento tra depuratori biologici e fosse imhoff.

 

Sentite cosa diceva Bersani,  a favore della gestione privata dell’acqua, nel 2008.

 http://www.youtube.com/watch?v=tCULZ48ECk4

SGF – Grazie di vero cuore!

IL TRIONFO DI ANTONIO BARILE 017.JPGIl Blog a gentile richiesta riceve e pubblica

Di Maria Gabriella Militerno

C’erano una volta 15 consiglieri di maggioranza, che per paura di essere messi troppo in ombra da un sindaco, Antonio Barile, e da una giunta molto laboriosi e attenti ai bisogni di una collettività, decisero di recarsi presso gli Oracoli della Provincia e del Parlamento, per prendere il responso sul loro comportamento da tenere nei confronti di detto sindaco con giunta. “Dovete farli cadere, perché se andranno avanti così bene, troppo grande sarà la loro popolarità presso la gente!” Questo fu il responso. Così una bella mattina di Gennaio, il 25, i 15 valorosi consiglieri si armano di tutto punto della loro grande strategia politica e vanno insieme a rassegnare le dimissioni, pensando di chiudere una breve pagina della rinascita locale! Non avevano saputo interpretare gli oracoli! Non avevano capito che quello stesso giorno sarebbe stato l’inizio della loro ingloriosa fine politica! Ed ecco che tutti insieme cominciano a commettere un errore dietro l’altro! Prima plaudono al vergognoso discorso tenuto dal loro onorevole alla Camera, poi accettano le delibere del Commissario prefettizio, quindi accolgono con entusiasmo la candidatura, calata dall’alto, di un sindaco che nulla aveva a spartire con le loro ideologie politiche. Hanno cominciato così a lanciare una serie di boomerang, che puntualmente sono loro tornati indietro seminando una strage politica. La loro politica del ” Fair Play” ha fatto poi il resto, concretizzandosi con l’attacco personale nei confronti di una persona e di una famiglia, che negli anni hanno dimostrato tutta la loro dignità, e con intimidazioni nei confronti di altri cittadini, che in questo particolare momento avevano osato esprimere il loro giudizio contrario ad un regime durato già troppi anni! Un boomerang dopo l’altro! Bisogna riconoscere che insuperabili si sono rivelati in questa tecnica sportiva! Se fosse riconosciuta come sport per i giochi olimpici i nostri esponenti del centrosinistra potrebbero salire sul podio più alto, in quanto ben allenati! Quindi non possiamo che ringraziare di vero cuore i 15 consiglieri dimissionari che nel giro di pochi mesi ci hanno consentito di assaporare per altre due volte il gusto della vittoria: prima facendoci ottenere la maggioranza consiliare al primo turno e poi, ciliegina sulla torta, facendoci godere della vittoria del nostro amato sindaco Antonio Barile! Mai vittoria fu così sentita! Mai ringraziamenti furono così sinceri!

P. S. Invito adesso tutto il popolo del web ad osservare un minuto di silenzio per tutti i 15 consiglieri dimissionari che si sono immolati sull’altare della politica, in quanto falcidiati dai vari boomerang che, nel corso di questi ultimi quattro mesi, hanno lanciato contro i loro avversari politici.


SGF – Ultime considerazioni personali sulle Amministrative 2011.

250457_215395368491700_107550559276182_680731_6284737_a.jpgSenza alcun dubbio il centrodestra e Berlusconi hanno preso una brutta legnata. Berlusconi stesso ha dato una grande valenza politica a queste elezioni e la società civile e la sinistra in genere gli hanno dato la risposta.

Non so se i risultati avranno ripercussioni immediate sul governo nazionale, però ne esce sicuramente non bene.

Faccio fatica, però, a comprendere i festeggiamenti del PD che chiede le dimissioni di Berlusconi. Un Governo va a casa quando non ha la maggioranza in Parlamento, e questo lo si verificherà il 20 giugno prossimo come ha stabilito il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Se il Governo avrà la maggioranza bene, altrimenti a casa. I sindaci di Milano, Cagliari e Napoli, per citarne alcuni, non hanno nulla a che vedere con il PD. Chissà quanto scoccia alla dirigenza nazionale del PD che il nuovo sindaco di Milano non sia quello sostenuto dal PD alle primarie, e che a Napoli il candidato del partito, sempre del PD, non sia nemmeno arrivato al ballottaggio. A Cagliari più o meno la stessa cosa. De Magistris a Napoli a valanga, è un ex magistrato, ma è un uomo della società civile e diciamo dell’Idv. Insomma ha vinto un’alleanza trasversale di persone moderate, indecise, deluse dai partiti in genere e di italiani, nauseati, di ogni ceto e di ogni età. Comunque sia la parola d’ordine e il dubbio nel centrosinistra sono sempre gli stessi: uniti si vince, ma si governa?

Nella nostra provincia di Cosenza i veri, grandi sconfitti per il centrosinistra sono il Presidente della Provincia Mario Oliverio e il deputato Franco Laratta: hanno perso a Cosenza, nella loro storica roccaforte di San Giovanni in Fiore, a Rossano e, l’anno scorso, a Corigliano: se uniamo Castrovillari al dato, ci rendiamo conto che tutte le cinque città più importanti della provincia sono state strappate alla sinistra guidata da Oliverio e Laratta.

Per la squadra al Comune di San Giovanni in Fiore, lasciamo riflettere un attimo il nuovo Sindaco! Sono convinto che verrà fuori un’ottima compagine.

Pietro Giovanni Spadafora