Archivio mensile:dicembre 2020
DEGNO DI NOTA
RISPETTO ed un PLAUSO per questi operatori dell’equipe del 118 del pronto soccorso dell’ospedale di Crotone, che, in una situazione di difficoltà sanitaria territoriale, qual è quella calabrese, sono riusciti a salvare l’anziana donna.
B I L A N C I O
SGF – OSPEDALE: gli inutili (o pseudo) appelli per non far nulla o per difendere l’attuale Amministrazione.
Da più parti arrivano appelli ed esortazioni varie per un’unità di intenti e per una proposta unica per salvare il nostro Ospedale.
Si fanno richiami ed inviti a tutte le forze politiche, sociali, sindacali cittadini, istituzioni varie ecc. ecc., per risolvere la questione Ospedale.
Insomma ognuno, nel proprio ruolo, senza alcuna divisione di sorta o idea diversa, dovrebbe dare un suo fattivo contributo affinché si riqualifichi il nostro Ospedale.
Ora, certo, l’idea non sarebbe male, ma a parte i discutibili richiami all’unità sangiovannese con il modo dei “Due pesi due misure”, oppure anche con il modo del “Chi ha avuto, ha avuto, e chi ha dato ha dato”, come si può pensare, o forse pretendere, che il problema dell’Ospedale sangiovannese venga risolto dal POPOLO sangiovannese, unito e con una voce sola?
La cosa strana, e anche antipatica, è che ci si dimentica che anche nel nostro Comune, COMUNE DI SAN GIOVANNI IN FIORE, esistono un SINDACO, una GIUNTA, persino con ASSESSORE alle POLITICHE SANITARIE e di tutela della salute dei cittadini, nonché UN CONSIGLIO COMUNALE, con persino un PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Dirigente ASP e addetto all’emergenza COVID-19, eletti dal POPOLO, e TUTTI DELEGATI, che dovrebbero, perlomeno, cercare e tentare di risolvere i problemi e le criticità della comunità!
E allora, queste nostre istituzioni pubbliche locali, ELETTE DAL POPOLO tutto, PREPARINO, ELABORINO, FACCIANO, STUDINO E PORTINO, nel CONSIGLIO COMUNALE, una PROPOSTA per SALVARE il nostro Ospedale, la SI DISCUTA come si deve, con i tempi dovuti, in modo civile e democratico, e LA SI PRESENTI al neo Commissario alla sanità calabrese! PUNTO!
In un secondo tempo, eventualmente, in assenza di risposte, ma con una proposta seria, la comunità dovrà mobilitarsi! Inutile, oggi, invocare riforme e riorganizzazione della sanità, non ne abbiamo il potere, sarebbe un ulteriore perdita di tempo. La realtà e le istituzioni sono queste, e con queste dobbiamo fare i conti!
È un fatto normale, naturale, positivo e consequenziale che poi i cittadini, le varie forze politiche, sociali, sindacali, le varie associazioni ecc. ecc., ognuno con le proprie idee e le proprie convinzioni, manifestino e protestino per avere un diritto alla sanità.
Come è un fatto normale ed umano che tanti cittadini, stessi Consiglieri Comunali e altre forze sociali si indignino di fronte a membri della Giunta che non fanno altro che gli addetti stampa del Sindaco, insieme a Consiglieri di maggioranza che non fanno altro che applaudire, sbagliato o meno, condivisibile o meno, ogni “ruttino” del Sindaco, senza che questi avanzino, con autonomia di pensiero, una proposta.
Come ancora, soprattutto, indignarsi di fronte a provvedimenti e documenti elaborati ed emanati dal Sindaco, su una materia importantissima e delicata qual è quella sanitaria locale, senza alcuna discussione in seno al Consiglio Comunale, È UN FATTO NORMALE, UMANO, E ANCHE POSITIVO PER LA CRESCITA DELLA COMUNITÀ STESSA.
In definitiva, la si smetta, se non vengono fuori proposte per il nostro Ospedale, di dare la colpa alle molteplicità e pluralità dei diversi attori politici, sociali, culturali e anche economici sangiovannesi locali, perché di certo non è loro dovere o responsabilità avanzare proposte per la sanità locale, ma, semmai, spingere, provocare, stimolare, pungolare, incitare le ISTITUZIONI CHE SONO STATE ELETTE, e che rappresentano tutta la comunità sangiovannese per adempiere a determinati compiti ed espletare determinati doveri e poteri per il bene comune!
Se poi, infine, TALI ISTITUZIONI, che dovrebbero governare la comunità sangiovannese, non dovessero essere capaci di una proposta per la sanità e L’OSPEDALE locali, LA STRADA SAREBBE UNA SOLA, senza perdere ulteriore tempo prezioso!
BLOG SGF IN PIAZZA
SGF SANITÀ – CAOS OSPEDALE: fare chiarezza!
SGF – COMUNE: lettera aperta ai Consiglieri Comunali.
Ogni comunità ha la sua storia, le sue tradizioni, la sua economia, la sua cultura, la sua socialità, il suo tessuto di solidarietà umana, la sua sensibilità e la sua memoria che non possono essere lacerati irrimediabilmente da chi non è adatto a tutelarli, da chi non ha vissuto e non vive appieno la comunità, da chi non conosce la sua gente, da chi usa i territori come trampolini di lancio per le proprie carriere politiche, stando con un piede di là e un piede di qua.
Vogliamo premettere che questo nostro scritto è stato abbastanza ponderato e sofferto, con sommo rammarico, considerato il breve deleterio periodo politico-amministrativo di questa nuova “Governance” sangiovannese che non potrà mai ingranare. Inutili sono gli estemporanei buonismi, il “politically correct” di convenienza e i vari appelli all’unità! Qui bisogna ritrovare l’orgoglio e la dignità dei sangiovannesi! Qui bisogna rifare la comunità sangiovannese!
A parte il fallimento totale sulla questione della gestione della pandemia COVID-19, San Giovanni in Fiore, mai, e poi mai, in questo momento, aveva bisogno di un Sindaco freddo, distaccato, lontano, estraneo, gelido, forse alcune volte glaciale, non tenendo mai conto dei Consiglieri Comunali di minoranza, ma soprattutto, di maggioranza, nonché della sofferenza e dei sentimenti della popolazione e delle famiglie tutte!
Nulla di male, per carità, ma oggi non basta il “MARKETING CASERECCIO” (Grande furbata per sembrare di più attaccati ai luoghi ed apparire amanti delle tradizioni dolciarie e culinarie locali cercando di accattivarsi qualche gonzo), perché certe cose, oramai, le fanno anche le bambine. E poi, sia chiaro, ai cittadini interessa più quello che un Sindaco fa, o non fa, nel “PALAZZO”, che quello che fa nella propria abitazione! Non basta saper fare una pastiera per considerarsi napoletani!
Certo, questo Sindaco, si dirà, è stato scelto ed eletto dal popolo! Nessuno lo nega o ne mette in dubbio la sua democratica elezione! Ma anche in questi casi un popolo può incorrere in errore, può cadere in un abbaglio, può non valutare adeguatamente, può sbagliare nelle proprie scelte, nelle proprie aspettative e nelle proprie decisioni.
Non solo, un Sindaco deve fare, poi, il SINDACO, con la necessità che vi sia sempre una consonanza politica tra il Sindaco e il Consiglio Comunale, ossia il Consesso Civico per eccellenza di una comunità, sede ufficiale di rappresentanza delle istanze e dei diritti dei cittadini!
Oggi, considerato il paradossale atteggiamento di chi dovrebbe amministrare una comunità, ma considerata anche l’assenza di un programma, nonché l’assenza di progetti in cantiere, per migliorare questa nostra comunità, siamo convinti, più che mai, che bisogna agire per il bene della comunità, per il futuro della comunità sangiovannese! PER UN’IDEA POLITICA NOBILE!
E chi, se non i Consiglieri Comunali, dovrà agire per il bene di San Giovanni in Fiore? Per l’unità di San Giovanni in Fiore? Per una San Giovanni in Fiore migliore?
Come possono essere i Consiglieri Comunali, di minoranza e di maggioranza, rappresentanti del popolo tutto, mortificati quotidianamente dall’attuale Sindaco e Giunta con atteggiamenti di arroganza, di cinismo, di becero tecnicismo, di autopromozione, di marketing politico fine a sé stesso, senza senso e senza alcuna programmazione per il futuro della Città di Gioacchino?
Come possono i Consiglieri Comunali non pensare, oggi, di fare un passo indietro, convinti, di agire per il bene del paese?
Oggi è arrivato il momento di decidere da che parte stare!
È evidente che la situazione politico-amministrativa, e anche ospedaliera, sangiovannese è del tutto paradossale.
È del tutto evidente che sono già state tradite, con false promesse, le aspettative legittime di tanti cittadini sangiovannesi non essendo più il Comune quella casa di vetro bensì una “Torre D’Avorio” nella quale il primo cittadino, insieme a determinati personaggi locali, familiari, estranei e non, si è chiuso a riccio senza aprirsi al confronto costruttivo con la comunità.
Siamo convinti che il Sindaco e la sua Giunta vadano sfiduciati!
Siamo convinti che il nostro futuro di sangiovannesi non potrà essere ulteriormente lasciato nelle mani di chi porterà a peggiorare le condizioni della nostra comunità!
Bisognerà agire appena possibile, senza perdere ulteriore tempo prezioso!
Bisogna che, oltre ai Consiglieri di minoranza, soprattutto i Consiglieri di maggioranza, sfiducino questa nuova Amministrazione! Perché se non lo si farà in tempo dovuto, bisognerà darne conto a tutto il popolo sangiovannese!
I Consiglieri Comunali, a prescindere dal colore politico, rappresentano, ognuno, tutto il popolo, e come tali devono essere empatici comprendendo lo stato d’animo e la situazione emotiva di una comunità!
Oggi i Consiglieri Comunali sangiovannesi hanno una grande responsabilità: mandare a casa l’attuale Amministrazione Comunale!
Non è difficile!
Qualcuno in passato lo ha già fatto per molto di meno, noi diciamo per nulla. OGGI È NECESSARIO!
La maggioranza dei Consiglieri Comunali presentino una mozione di sfiducia, i motivi sono tanti, e la votino: il Sindaco e la Giunta andranno a casa!
NON SARÀ MICA LA FINE DEL MONDO! E SAN GIOVANNI IN FIORE SARÀ SALVA!
E forse si potrà ripartire!
SGF IN PIAZZA
SGF – AMMINISTRAZIONE COMUNALE: l’inedito e inaccettabile “TRIUNVIRATO” di potere.
Di Meetup San Giovanni in Fiore in MoVimento
Triunviro o triumviro (dal latino tres che vuol dire tre e vir che significa uomo) indica la composizione di un gruppo costituito da tre persone (detto triunvirato o triumvirato), con poteri uguali.
La caratteristica, almeno la storia ce lo insegna, è che questo tipo di alleanza raramente si mantiene a lungo.
Detto questo, ieri sera, assistendo allo svolgimento di un NON Consiglio Comunale, riteniamo che si sia consumata, nella storia politica e sociale sangiovannese, la peggiore MORTIFICAZIONE della democrazia, del dibattito generale, della politica e della rappresentanza istituzionale della popolazione tutta.
Tutto ciò è di un’inaudita gravità che va a minare anche quelle minime regole che vanno a costituire il patto sociale sangiovannese.
Non conosciamo le vere ragioni, ma, nel merito, sospettiamo che si sia studiata tutta una strategia per non affrontare le vere questioni che attanagliano la comunità sangiovannese, in particolare la questione PANDEMIA-COVID-OSPEDALE.
Finalmente, ieri sera, dopo diversi giorni dalla richiesta urgente da parte della minoranza in seno al Consiglio Comunale, per discutere della questione COVID-19, si era convocato, anche se in modalità telematica, vista la situazione delle restrizioni per fronteggiare il coronavirus, il Consiglio Comunale urgente.
All’inizio del Consiglio Comunale, la cosa inaccettabile che è venuta fuori, e che secondo i nostri sospetti è stata una determinata e studiata strategia per non far svolgere un vero dibattito democratico, è stata la decisione del “TRIUNVIRATO” di non far parlare ed intervenire i consiglieri di minoranza, ma anche di maggioranza. E c’è riuscito!
Infatti, sempre il “TRIUNVIRATO” ( costituito, a nostro parere, dal Presidente del Consiglio Comunale e contestualmente Dirigente Asp addetto all’emergenza coronavirus, dal Sindaco e dal suo consorte, elemento, quest’ultimo, tutto estraneo al Consesso Civico sangiovannese, e che sin dall’inizio di questa nuova amministrazione si aggira per tutte le stanze e gli uffici del “PALAZZO”, e data la poca trasparenza non si capisce a che titolo e quale sia il suo reale ruolo), aveva già deciso, in sostanza, nelle oscure stanze, con diverse interruzioni, durante l’inizio dello svolgimento del Consiglio Comunale per consultarsi, che lo stesso dovesse svolgersi in tre fasi:
Relazione della minoranza del perché la richiesta di una convocazione urgente del Consiglio Comunale;
Relazione del primo cittadino;
Chiusura della seduta consiliare senza alcun intervento da parte dei consiglieri di minoranza né di maggioranza, senza alcun dibattito né confronto, e senza alcuna replica alla relazione del primo cittadino sui temi trattati e all’ordine del giorno.
Punti all’ordine del giorno, bisogna dire, che con una votazione iniziale forzata, riteniamo all’insegna dell’inconsapevolezza dei consiglieri di maggioranza, sono stati riuniti in un solo punto, sebbene gli stessi punti richiedessero discussioni a parte come richiesto dalla minoranza.
Strategia con la quale, per ultimo, il primo cittadino si era riservata, e noi diciamo PROGRAMMATA, una VIDEO CONFERENZA (monologo marketing) POST CONSIGLIO COMUNALE senza alcun contraddittorio.
SOLITO MONOLOGO MARKETING che, oramai, lascia il tempo che trova, vista e considerata la grave situazione pandemica, economica e sociale della comunità sangiovannese.
Noi non abbiamo, sinceramente, notato alcuna contrapposizione tra maggioranza e minoranza, ma solo una sopraffazione delle regole della democrazia e del dibattito pubblico generale in un consiglio comunale da parte del “TRIUNVIRATO”, con relativa mortificazione dei consiglieri, inermi e a capo chino, della stessa maggioranza politica in Comune.
Per il resto, nonostante le diverse, presenti e future, narrazioni contraffatte di tanti soggetti, la realtà dei fatti è già tutta a conoscenza della cittadinanza.
COSA DEVE SUCCEDERE DI PIÙ AFFINCHÈ QUESTA MAGGIORANZA DEBBA, IMMEDIATAMENTE, DIMETTERSI, O FATTA DIMETTERE?
SGF – LUMINARIE: Se il troppo guasta, il niente non basta.
Il periodo non è dei migliori, ma dal troppo dell’anno scorso siamo passati al niente di quest’anno. Perfino nel mese scorso di agosto avevamo delle belle rose azzurre penzolanti per la strada principale del paese.
Facendo un giro in auto per il paese, ieri sera, Festa dell’Immacolata, non abbiamo notato, supponiamo come tanti altri cittadini, alcun addobbo natalizio per le strade cittadine, nessuna luminaria.
Probabilmente ci sbagliamo. Sarà anche un gesto importante rinunciare, quest’anno, alle tradizionali luminarie natalizie, magari per utilizzare la somma, solitamente destinata a questo scopo, per altri fini più importanti, ma è proprio il caso di dire che se il troppo guasta, il niente non basta.
Un alberello presso la statua della Vittoria Alata “Angelo”, per AUGURIO, per AUSPICARE UN FUTURO MIGLIORE, ci poteva anche stare!
AUGURI DI BUONE FESTE!
San Giovanni in Fiore – COVID-19: maldestro tentativo di giustificare le responsabilità oggettive delle istituzioni sanitarie e politiche locali.
Di Meetup San Giovanni in Fiore in MoVimento
Premettiamo che le proteste contro l’imprecisione dei dati e l’assenza di bollettini covid quotidiani, nonché contro l’inadeguata azione anti-covid qui a San Giovanni in Fiore, ci stanno tutte.
Ci sta anche la protesta nei confronti del nuovo Commissario alla Sanità calabrese Guido Longo, ma non riusciamo a comprendere cosa c’entri il fatto di chiamare in causa anche la DDA e il Procuratore Gratteri. Lo si vuole, per caso, tirare in ballo per poi poter dire che anche lui è responsabile di tutta la questione COVID calabrese?
Vogliamo precisare che la direzione distrettuale antimafia (DDA, informalmente “procura antimafia”) è la denominazione della squadra di magistrati che compongono la “procura distrettuale antimafia”, che nell’ordinamento della Repubblica Italiana è l’organo delle procure della Repubblica presso i tribunali dei capoluoghi distretti di corte d’appello, a cui viene demandata la competenza sui procedimenti relativi ai REATI DI STAMPO MAFIOSO E TERRORISTICO.
Se poi qualcuno ha prove concrete di determinati atti particolari e responsabilità penali particolari circa l’imprecisione dell’informazione dei dati covid da parte esclusivamente delle ASP, dovrebbe per correttezza, denunciare tutto alla Procura della Repubblica competente.
Noi diciamo che i primi responsabili, ovvio, insieme ad altre istituzioni di più alto livello, sono le istituzioni sanitarie e politiche locali che da diverse settimane non hanno affrontato adeguatamente l’emergenza COVID-19, non raccogliendo, perlomeno, le dovute informazioni e i dovuti dati per il corretto tracciamento, facendosi scappare tutto di mano, con le conseguenze di cui tutta la cittadinanza sangiovannese è a conoscenza.
Cercare di scaricare tutto sulle spalle delle ASP è un tentativo maldestro e poco onesto di deresponsabilizzare alcuni soggetti sanitari e politici locali.
Nel nostro Comune vi sono responsabili dirigenti della medicina del territorio delegati all’emergenza Covid, assessori alle politiche sanitarie e di tutela della salute dei cittadini, e, soprattutto, un primo cittadino responsabile della salute della comunità tutta!
SGF – SINDACO, SOCIAL E MARKETING: fare chiarezza!
Di Meetup San Giovannoi in Fiore in MoVimento