SGF – LA PROF. MILITERNO CANDIDATA ALLE PARLAMENTARIE M5S.

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Salve, care amiche e cari amici iscritti al M5S,

sono state confermate le parlamentarie del Movimento 5 Stelle.

SI VOTA un solo giorno, il 16 AGOSTO.

Chiedo il vostro sostegno e quello di tutti coloro che riuscite a coinvolgere!

A tutti voi che conoscete da tempo me e il mio impegno, chiedo il vostro pieno supporto.

-Maria Gabriella Militerno – CANDIDATO – Parlamentarie – CAMERA DEI DEPUTATI – Calabria – MOVIMENTO 5 STELLE.

Procediamo con fermezza guidati dai valori del M5S e dal Presidente Giuseppe Conte.

A riveder le Stelle

P.S. Qui è possibile visionare il mio profilo pubblico sulla piattaforma del M5S.

LA POLITICA ODIERNA E I “CLIENTES”.

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E POI CI SONO, come nell’antica Roma, i “Clientes” con una serie di obblighi nei confronti dei “Patroni” di questa nostra martoriata terra.

Di Pietro Giovanni Spadafora

IL CLIENS NELL’ANTICA ROMA.

Nell’antica Roma i clienti (in latino clientes; al singolare cliens) erano uomini formalmente liberi, ma legati da particolari vincoli giuridici, morali ed economici, in un rapporto di subordinazione, a un’altra persona, collocata socialmente più in alto, il patrono (patronus).

Tale posizione era talvolta al limite della sudditanza (applicatio) fisica o psicologica.

 

Il cliente doveva adoperarsi quando il patrono era candidato ai pubblici uffici, aumentare il suo seguito cercando voti per lui, circondandolo con segni di ossequio e di riverenza quando girava per la città, o andando ai Comizi per far numero e per applaudire, o parlando bene di lui per aumentarne la buona fama.

I clienti, tenuti in poco conto dalla popolazione, ma preziosi per i politici e gli affaristi, dovevano recarsi di buon’ora alla domus del loro protettore per ossequiarlo, per chiedere qualcosa, ma soprattutto per ascoltare le richieste del patrono. Il cliente doveva mostrarsi sempre grato e ammirato dal suo patrono, che a sua volta doveva mostrarsi benevolo e generoso.

L’istituto della clientela è di origine assai antica. È infatti già citato nell’antico testo della Legge delle Dodici Tavole (450 a.C. circa).

Il rapporto tra clientes e patronus prevedeva che il patrono doveva difendere i propri clienti nelle liti giudiziarie e venir incontro alle loro esigenze primarie: per esempio con la sportula, un panierino dove si ponevano cibi o denaro.

I clienti da parte loro:

erano obbligati alla “salutatio matutina”. La salutatio matutina era una visita di omaggio nelle prime ore del mattino, nella quale il cliente riceveva la sportula;

dovevano dare il voto al patrono nelle elezioni;

liberarlo da una prigionia di guerra pagando il riscatto;

aiutarlo in denaro per la dote di una figlia in procinto di sposarsi.

Sia il patrono che i clienti non potevano intentare un’accusa, né testimoniare in tribunale in maniera svantaggiosa per l’altro.

In tarda età repubblicana, l’istituto della clientela continuò ad avere grande importanza. Perse la sua funzione sociale in età imperiale.

Oggi, l’originario significato di rapporto di subordinazione rimane nell’accezione di ”clientela“, intesa come l’insieme di sostenitori e seguaci di personaggi politici potenti, dai quali ci si aspettano vantaggi di tipo economico e sociale. Alla stessa area di significato appartengono i termini “clientelare“, “clientelismo“, ecc.

Pietro Giovanni Spadafora

PURTROPPO!

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Di San Giovanni in Fiore in Movimento

SGF – ORAMAI AMMALARSI È UNA IATTURA

Ammalarsi è già una sfortuna in sé e per sé, ma se i servizi sanitari sono inesistenti, allora diventa una vera disgrazia.

Mentre il Commissario alla pubblica sanità calabrese parla di aperture di ospedali (DOVE?), per la gente, ammalarsi, è una vera IATTURA.

Se poi ammalarsi è sempre una scalogna, se capita, sfortunatamente, anche in estate, diventa una via crucis.

Oltre al nostro nosocomio che è un contenitore quasi tutto vuoto, le altre strutture distanti a circa 60 Km e oltre, sono tutte ricolme di carenze strutturali, di carenze di piante organiche dei vari reparti e di carenze dovute ai turni dei vari operatori sanitari per le loro sacrosante vacanze, riposo ecc.

Il risultato per gli sfortunati ammalati e pazienti sono le estenuanti e debilitanti ore e ore, se non giorni, di attesa.

A San Giovanni in Fiore e in Calabria?

È QUASI VIETATO AMMALARSI!

San Giovanni in Fiore in Movimento

SGF E Il BENE COMUNE

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Ieri, di fronte al PALAZZO, abbiamo assistito ad un ottimo, aperto e trasparente dibattito pubblico sulla situazione della nostra comunità organizzato dai consiglieri d’opposizione Barile e Lacava con la partecipazione del Dott. Carlo Tansi de “La voce scomoda della Calabria”.

Ottimi interventi del pubblico da cui prendere spunti per un futuro ed un’amministrazione della cosa pubblica migliori.

Di seguito il nostro pensiero.

Se non si comprende che con le false promesse, le favole assurde, le baggianate, la propaganda urlata e gli strepiti ostentati senza pudore non si risolve nulla, anzi si creano pie illusioni destinate a crollare, al pari degli stolti propositi, non ne usciremo più!

Se dentro di noi non risvegliamo quei valori di base ormai assopiti da una serie di crisi economiche e sanitarie locali pluriennali che hanno scollato il tessuto sociale tra noi concittadini, e non ricordiamo che la comunità siamo noi, recuperando il sentimento del bene comune, e che non possiamo girarci mai dall’altra parte quando le cose non vanno bene, non andremo mai da nessuna parte!

Solo così, prendendo coscienza e consapevolezza dell’attuale situazione della nostra comunità, possiamo sconfiggere la cattiva politica e chi la esercita. “politica” con la “p” minuscola, che sta distruggendo i valori e la cultura della nostra comunità!

SGF IN PIAZZA

ONESTÀ E GIORNALISMO

Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero raffigurante una o più persone e spazio al chiuso19 maggio 2021

ONESTÀ E GIORNALISMO

“Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso… e pubblica il falso.”

(Mark Twain)

Di Pietro Giovanni Spadafora

L’incoerenza di tanti cosiddetti “giornalisti”, tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di comportarsi, mina la credibilità della stessa informazione.

È CHIARO CHE NON TUTTI I GIORNALISTI PUBBLICANO IL FALSO.

Fortunatamente ci sono GIORNALISTI e PERSONE che RACCONTANO LA VERITÀ.

Va subito detto che il vero giornalismo oltre a ricostruire la verità con pazienza, scrupolo, e perseveranza, va fatto, soprattutto, con l’onestà intellettuale!

C’è, poi, una differenza sostanziale tra giornalisti e opinionisti. Il giornalista deve raccontare, in modo onesto, la verità dei fatti. L’opinionista esprime le sue opinioni condivisibili o meno.

Il più delle volte, però, il giornalista raccontando i fatti esprime anche la sua opinione per influenzare chi legge. Ma comprendere questo dipende dalla capacità di discernere, dalla cultura e dall’intelligenza del lettore.

C’è ancora, poi, chi afferma che il giornalista professionista e ben remunerato, non può che raccontare, con onestà, la verità.

QUESTO NON SEMPRE È VERO, ANZI!

Essere GIORNALISTA professionista e BEN PAGATO, NON È SEMPRE SINONIMO DI ONESTA E BUONA INFORMAZIONE.

C’è tutto un dibattito in corso, da anni, per abolire l’ordine dei giornalisti.

Un ordine di assurdi privilegi di casta di cui gode una nutrita schiera di professionisti delle pubbliche relazioni, lobbisti, portaborse, collaboratori, addetti stampa ecc.

ANDREBBE ABOLITO per cercare di RISTABILIRE LA VERA LIBERTÀ DI STAMPA e NON LA LIBERTÀ DELLA STAMPA, intesa come CORPORAZIONE.

Per non parlare del fatto che, spesso e volentieri, il giornalista professionista ben pagato deve dare conto al suo padrone, al suo capo staff, e sottostare ai dettami del suo datore di lavoro, pena il licenziamento. E di esempi, in TV, negli enti pubblici, sulla carta stampata e sui giornali online, ne abbiamo a bizzeffe.

Il vero giornalista libero rischia sempre il suo stipendio, l’epurazione, l’isolamento, l’emarginazione, la sua dignità, e non tutti hanno il coraggio di rischiare, molti si adeguano. Ci sono le esigenze della pancia. COMPRENSIBILE!

Ci fosse, almeno, però, anche l’umiltà!

Pietro Giovanni Spadafora

VERO, FARE MOLTA ATTENZIONE!

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ATTENTI AI TANTI GIORNALISTI E MASS MEDIA VENDUTI MISTIFICATORI: guardano, ascoltano, discutono e MISTIFICANO!

POLITICA E MEDIA TRADIZIONALI

Oramai i media tradizionali, zeppi di pennivendoli, non influenzano più nessuno. Ciò avviene grazie, con tutti i loro difetti, alle nuove tecnologie.

E quando le nuove tecnologie e i Social Network toccano gli interessi dei media tradizionali essi aggrediscono con la logica del branco il nemico, accerchiandolo e colpendolo tutti insieme.

Pensano, tali media, che il loro grande potere di una volta sia tuttora in grado di ridurre al silenzio chiunque. Pensano di non essere il filtro tra notizia e opinione pubblica, ma ritengono di incarnare essi stessi l’opinione pubblica.

Sebbene tanti dei loro pennivendoli bazzichino assiduamente i Social Network da mane a sera, e anche di notte, i media tradizionali demonizzano e snobbano la Rete, Internet, Facebook e tanti altri Social Network, sono contro le innovazioni tecnologiche ecc., ma, soprattutto, sono contro chi sui Social fa informazione ed esprime liberamente le proprie opinioni.

Cercano di affossare chi ha l’idea di un futuro nel quale il mercato dell’informazione possa avere diverse istanze sociali, più spazi di comunicazione e possibilità di disegnare una società meno inconsapevole.

Non solo, tale “fabbrica del consenso” aggredisce, diffama, schiaccia chi tocca i loro privilegi per renderlo in condizione di non nuocere.

Ma le cosiddette “reti di fiducia” dei cittadini organizzati, in grado di agire contemporaneamente da recettori critici d’informazione e diffusori, sono già oggi, fortunatamente, un potere altrettanto grande.

SGF IN PIAZZA

P.S. Ovvio, attenti anche ai TROLL, FAKE NEWS e FALSI PROFILI che bazzicano i Social Network!

LA PROF. MARIA GABRIELLA MILITERNO CANDIDATA ALLE PARLAMENTARIE DEL M5S.

Il nostro sentito “IN BOCCA AL LUPO” a questa bravissima candidata alle parlamentarie del M5S augurandoci che un domani possa rappresentare il nostro territorio per il bene delle nostre comunità e non solo!

SGF IN PIAZZA
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Salve, care amiche e cari amici,

su incoraggiamento di molti amici attivisti e simpatizzanti, ho deciso di candidarmi alle Parlamentarie del M5S per le prossime elezioni politiche, per la Camera dei Deputati.
La mia partecipazione alle Parlamentarie è maturata sulla base del mio desiderio di impegnarmi per portare avanti le istanze e cercare di sanare le criticità che ormai da anni attanagliano il nostro territorio, sotto ogni profilo, tenendo presenti i nove punti del programma del M5S, ma dando un’attenzione particolare alla Sanità pubblica e alla Medicina territoriale perché possano finalmente coprire in modo capillare tutto il territorio e, in modo particolare, quelle aree (TUTTE!) che soffrono per la mancata erogazione dei LEA, così da dare attuazione all’articolo 32 della nostra Costituzione.
Mio precipuo intento sarà, altresì, quello di occuparmi delle tematiche e delle problematiche correlate al mondo della scuola e della Cultura.
Mio impegno sarà anche quello di rendere strutturale lo Smart working, per quei lavori che lo consentano, per andare a passo con il resto dell’Europa così da promuovere una politica di sviluppo e ripopolamento di quei borghi e di quelle realtà della Calabria, altrimenti destinati ad uno spopolamento di non ritorno.
Sotto la guida del grande Giuseppe Conte, come esponente di una forza politica impegnata a sostenere gli ultimi, farò in modo di portare avanti tutte quelle battaglie necessarie per riconoscere quell’equità sociale che si è persa, nel tempo, nei meandri degli interessi dei singoli.
Quello che, come attivista, in questi miei dieci anni di appartenenza al M5S ho fatto a livello locale, (tutela del 118, tutela dell’ambiente, smascheramento di una certa inutile e vuota propaganda politica e altro) vorrei mi fosse data la possibilità di fare altrettanto in ambito istituzionale.
Auspico di essere sostenuta dagli iscritti al M5S!
Il mio faro saranno i principi fondanti del M5S e il Presidente Giuseppe Conte.

A riveder le Stelle

Maria Gabriella Militerno