Lettera di François Xavier Nicoletti all’Avv. Francesco Zoccali Dirigente Generale della Giunta Regionale della Calabria in occasione della neonata ” Fondazione Calabresi nel Mondo”.

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“FONDAZIONE HERITAGE”

  degli Emigrati.

      “onlus”

 

 

                                                                  

Francois Xavier Nicoletti, PhD                                  

  L’Abate della Speranza ”

Fondatore, Presidente CdA                                      

 “ The Abbot of the Hope “

 

Preg.mo Avv.                                                   

Francesco Zoccali                                         Ginevra, 08.02 2011

Dirigente Generale

Giunta Regionale Calabria                          Fax 0039 0961 724822     

Via Sensales                                                  Via posta aerea raccomandata

88100 CATANZARO                                   Lettera aperta

ITALIA                                                         

 

Egregio Avvocato,

Rif. FONDAZIONE “CALABRESI NEL MONDO”

 

                  

                   Ho appreso che il 24 gennaio alle ore 11, il Presidente Scopelliti ha presentato la Fondazione “ CALABRESI NEL MONDO” di cui sarebbe Presidente Giuseppe Galati (che insegue gli emigrati da anni, inutilmente) con Voi come Vice Presidente e come Membri del Consiglio di Amministrazione: Pippo Marra, (Agenzia di stampa), Pina Amarelli (Industria liquirizia), Beniamino Quintieri (ex ICE), ai quali inviamo copia della presente.

                   Tutte persone per bene che conosciamo e sappiamo quanto fanno, hanno fatto e possono fare per la Calabria.

                   Si dice che la dotazione della Fondazione è interamente sottoscritta dalla Regione Calabria e speriamo sia gestita su forma ONLUS.

                   Vi scrivo, perché molte Associazioni di Calabresi nel Mondo hanno bisogno di essere sostenute… altre lavorano intensamente per gli altri.

                   Esempio che vale per tanti: la nostra piccola e modesta Fondazione Heritage degli Emigrati è nata in tempi non sospetti, 1) come sostegno dell’Associazione di Emigrati Heritage Calabria, 2) aiuto e costante contatto con le comunità di Calabresi nel Mondo, 3) varie iniziative per tenere UNITA la DIASPORA CALABRESE che per tante ragioni, a volte buone, a volte no, tende a disperdersi: se questo dovesse accadere, allora dovremmo considerarci dei semplici Calabresi migranti (raminghi).

                   La Calabria da quando esiste come Regione, con Giunta e Consiglio Regionale, non si è mai PREOCCUPATA SERIAMENTE degli Emigrati Calabresi nel Mondo, poiché non avevamo diritto a votare…poi con il MIRACOLO TREMAGLIA è giunto il voto politico e con il voto l’ipocrisia, la combinazione, l’affarismo, l’imbroglio elettorale e quant’altro: tutto con stile Calabrese, puro sangue, Doc!

                   Noi emigrati ne siano stati totalmente estranei e addolorati.

                   Sarebbe quindi venuto il tempo di porre fine a questo stato di cose e lavorare con coscienza!

NON VI PARE?

                   Se la Fondazione “CALABRESI NEL MONDO” intende farlo seriamente, noi possiamo assicurarVi della nostra piena collaborazione, del nostro entusiasmo e del nostro lavoro.

                   Sappiate comunque che non temiamo di restare soli, come lo siamo sempre stati e di continuare ad amare la nostra terra, ma senza compromessi, sicuri che l’UNIONE degli EMIGRATI nel Mondo è sinergia e sicurezza per il solo progetto possibile: UNIRE le DUE CALABRIE, la VOSTRA, come appare oggi nel Mondo, e la NOSTRA, rappresentata dal nostro lavoro nei paesi dove viviamo e dalla nostra passione.

 

Fatemi sapere.

 

 Con un fraterno e cordiale saluto

 Francois Xavier Nicoletti

 

Lettera aperta all’Onorevole Franco Laratta.

pic.jpgCaro Onorevole Franco Laratta,

come cittadino sangiovannese sono molto indignato per il modo con il quale mi ha rappresentato e mi rappresenta in Parlamento.  Ha forse dimenticato che rappresenta anche tutti i sangiovannesi? Ha dimenticato forse che Lei è stipendiato anche dai contribuenti sangiovannesi? Il Governo e i Ministri dovrebbero essere fatti intervenire per altre cose:

per il tema del lavoro, dell’ambiente, della scuola, della disoccupazione, della salute, del turismo e soprattutto della cultura, e non per manganellare quattro operai che si sono arrabbiati per paura di perdere quel poco di pane. Solo 480 euro al mese per famiglia e con 3 o 4 figli a carico.

Lei nella sua attività di parlamentare (fortuna sua, e grazie a quella legge porcata su cui Lei, insieme a tutti i partiti politici sputa sopra, ma solo per finta) che cosa ha fatto per San Giovanni in Fiore? Una beata mazza! Per dirla alla”Cetto La Qualunque” Niente! Zero assoluto! Non una proposta seria e concreta  per la comunità sangiovannese!

Grazie Onorevole Franco Laratta!

Grazie per averci riportato (con un suo intervento alla Camera) alle cronache del Parlamento Italiano e di tutta l’Italia come un paese di violenti, aggressori, irresponsabili, intolleranti, delinquenti, antidemocratici, di istigatori alla violenza, e di fatti gravi e violenti come speculatori politici, e di avere determinato una situazione cosi grave per San Giovanni in Fiore da invitare ad intervenire addirittura Governo e Ministero dell’Interno affinché mandassero rinforzi per impedire l’ostaggio della democrazia da parte di alcune persone.

Nulla di tutto questo caro Onorevole, semmai il fatto grave per il nostro paese è quello di aver tolto un Sindaco, che forse dava fastidio a qualcuno per la sua democrazia, usando pretesti e motivi che nulla hanno a che fare con la vera democrazia e la vera lealtà.

Grazie, comunque per tutta la bella pubblicità che ci ha fatto!

San Giovanni in Fiore, stia tranquillo, è e rimane un paese democratico. I sangiovannesi non hanno bisogno di poliziotti né di altra forza pubblica, ma di verità, onestà e senso di responsabilità.

Pietro Giovanni Spadafora

Lettera di Natale del Vice Presidente Internazionale di “Heritage” François Xavier Nicoletti al Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti.

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AL PRESIDENTE GIUSEPPE SCOPELLITI

REGIONE CALABRIA

Fax n. 00390961/702322

 

Oggetto: LETTERA DI NATALE

 

Caro Presidente,

so che dovete rivolgervi al popolo calabrese per esprimere loro la Vostra preoccupazione e le Vostre dovute azioni in riguardo al Piano di Rientro del disastroso stato della Sanità della nostra regione. Lungi da me di entrare in polemica sull’argomento e ricordarVi le tristi vicende passate e le responsabilità dei dirigenti calabresi nell’amministrare l’Istituzione più delicata e complessa nei passati anni, mi rivolgo a Voi, affinché possiate nella Vostra lungimiranza UMANA  e di uomo di STATO, considerare le GIUSTE RAGIONI a Voi evocate ed esposte dal Sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile.

 A nome e per conto di migliaia di cittadini sangiovannesi e di  emigranti silani che si trovano oggi nel mondo, ma che portano nel loro cuore il DESTINO di questo paese isolato, capitale  della nostra bella Sila, Vi supplico di accettare di essere il Nostro degno Portavoce presso le ISTANZE GOVERNATIVE che devono regolare i conti della NAZIONE. Certo, bisogna farlo… abbiamo accettato le regole Europee e bisogna rispettarle,ma nella giustizia e uguaglianza socio-economica.

Appunto con questo spirito  fedele e di PARTENARIATO GIUSTO  e aperto agli aspetti socio-economici più evidenti, il Piano di Rientro sarà rispettato con la decisione, spero tanto da Voi auspicata e proposta, di MANTENERE L’OSPEDALE di San Giovanni in Fiore, OSPEDALE DI MONTAGNA con PIENA ATTIVITA’ che merita di avere.

 Il Sindaco BARILE E TUTTI I CITTADINI SILANI che hanno buon senso e amano la loro TERRA, non ACCETTANO inviti e minacce da parti politiche, che hanno  deciso di ricorrere ai vecchi e disusati metodi di RIBELLIONE e di GUASTI SOCIALI E UMANI, per intervenire presso la Vostra Istituzione e IMPORRE,  a loro malizioso  e ingrato dire, il da farsi per risolvere il problema GRAVE della MALA SANITA’ che loro stessi per anni hanno provocato.

E’ un vecchio METODO  di FURBONI al quale, Vi preghiamo di non fare e prestare attenzione.

Agite, caro Governatore ,con coscienza, pensando ai nostri CITTADINI DI MONTAGNA malati e FATE PARLARE IL VOSTRO CUORE!

La Calabria è in marcia per un altro AVVENIRE, nel quale non vi è posto per TUTTI I VECCHI POLITICANTI che, disperatamente cercano soluzioni alle loro malefatte, anche ingannando i cittadini e raccontando bugie e BUFALE di ogni genere.

State con Dio che Vi protegge

Vostro François Xavier Nicoletti

Tenerife, Natale 2010

Lettera a Babbo Natale 2010.

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Caro Babbo Natale,
noi ci conosciamo già, eccome se ci conosciamo, sono cresciuto con il tuo mito, aspettando di mese in mese l’arrivo di quel magico periodo, quando l’unica stanza di casa era quasi immobile, un po’ fredda, come quando si sfoglia dolcemente un libro di tradizioni o favole natalizie, e il calore del piccolo focolare invernale riscalda senza far rumore, fino a toccare l’anima e il cuore di chi come me, è un tutt’uno con il Natale. Aspettavo e aspettavo, la vigilia subito a letto, dopo essermi assicurato, insieme alla complicità di mia madre e di mio padre, di aver spento il fuoco per favorire il tuo ingresso attraverso il camino, cercando di tenere l’orecchio teso fin quando potevo, per poterti ascoltare con il rumore del tuo sacco di doni, ma poi tutta l’immaginazione mi cullava tra le sue braccia facendomi addormentare. Che dolce emozione il ricordo di quei momenti unici e indelebili! Sospiro, chiudo gli occhi, e mi accorgo di averti pensato tanto, caro Babbo da piccino e da grande, rimanendo legato al fantastico mondo del Natale, dove tutto è magico e tutto è possibile. Ma chi sei tu Babbo? Così da prendermi e prenderci, affascinarci con il tuo vestito unico, e la tua contagiosa simpatia?! Sei una leggenda? Un mito? Alla lettera, il vocabolario della lingua italiana  alla parola “mito” dice : Immagine idealizzata o schematizzata di un evento o di un “personaggio”, il quale svolge un ruolo determinante nella narrazione. Sei dunque questo? No, non solo! Questa è solo un freddo e statico significato di una parola che non ti rappresenta, tu sei molto di più… Sei quel simpatico vecchietto a cui i più piccini credono che porti tanti regali, riempiendo i loro alberi, e sei quella fantastica e magica persona a cui noi grandi (e io), affidiamo i nostri sogni e i miei pensieri, proprio come sto facendo in questa mia lettera. A volte il mondo cerca in tutti i modi di distogliermi dal mio proposito o ideale, ma io testardamente continuo, continuo a credere in te, nei sogni, nelle favole, nel lieto fine. Mi piace pensare che i suoni, le immagini che esistono nel mio cuore, parallelamente, mentre vivo la mia vita,  agiscano in una dimensione intima anche se lontano da questo spazio e da questo tempo. E’  come se le parole dolci che ascolto nel silenzio, le immagini fatate che affollano i miei sogni, siano quelle che sentivo e vedevo quando da piccolo ho iniziato a capire e a credere in te! Magari è così che la vita mi ha preparato a provare meraviglia in tutto quello che non si può vedere, ma in cui si può credere e avere fede! “Fede” magica parola, un’adesione incondizionata a un fatto o a un’idea , un’adesione dell’anima e della mente a una verità, quale? La verità che ognuno di noi ricerca  giorno dopo giorno, anche nelle piccole cose, perché magari la risposta alle nostre domande è lì vicino a noi, e se guardiamo meglio forse accanto a noi c’è un Angelo!!! Questa è una lettera diversa da tutte quelle che sei abituato a ricevere caro Babbo, dove tutti ti chiedono qualcosa. Se proprio dovessi chiederti qualcosa, ti chiederei di cancellare con la tua magia, ogni tipo di male  che soffoca in diverse maniere noi tutti. Sarebbe bello un mondo senza cattiveria e malvagità, accendere la Tv, vedere il Tg e sentire che per ogni malattia c’è una medicina che la cura, che ogni guerra e la fame sono definitivamente cessate, che ogni bambino ha l’amore che gli si deve, che la natura ha il rispetto che gli si deve, e che ogni uomo vive pacificamente con i suoi simili senza distinzione di razza, cultura o religione. Lo so è una cosa troppo grande anche per te, alla fine le cose, il mondo vanno  come devono andare, nessuno può farci niente se non l’uomo stesso per certi casi, ma almeno sappiamo come sviare alle angosce della vita quotidiana. Come? Rifugiandoci in quello che più ci fa star bene, in quello che ci distoglie da tutto e da tutti, facendoci sognare anche se per solo 5 minuti, mentre si guarda un’immagine, magari di un bel paesaggio innevato, colorato dalle mille luci di un albero addobbato. Alla fine una parte di ognuno di noi, quella più sognante si risveglia a dicembre nella speranza di rivivere la magia del Natale con la stessa intensità con cui da bambini si correva sotto l’albero la mattina della festa per vedere quello che c’era. Ma si potrà mai riuscire a negare ai bambini l’emozione di addormentarsi aspettando che un uomo buono  venuto da lontano realizzi tutti i loro sogni? No, perché in fondo in fondo, alcune volte il fanciullo nascosto in noi si fa sentire entrando di prepotenza nel mondo infantile, ma con la consapevolezza adulta,  che tutto ha un perché!  Caro Babbo Natale , non ti chiedo nulla in particolare se non un pizzico di gioia e benessere per tutti, di pace e di serenità.
Caro Babbo so che ci sei sotto qualsiasi forma o identità, ed è questo quello che conta e che ti rende magico.
Buon Natale a tutti, e anche a te, Babbo Natale,  ovunque tu sia e chiunque tu sia…
Pietro Giovanni Spadafora

Intervento del: Dott. Francois Xavier Nicoletti alla CONFERENZA : “Costruire il futuro del sistema Calabria “.

Il Blog a gentile richiesta riceve e pubblica.

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Intervento del: Dott. Francois Xavier Nicoletti

Fondatore e V.Presidente

Heritage International                                                                                        

                       

CONFERENZA : Costruire il futuro del sistema  Calabria

 30 novembre e 1 dicembre

 

Sala delle Conferenze – Camera dei Deputati

 

Via del Pozzetto, 158 – Roma

 

 

 

Illustre Signore e Signori,

Cari amici Calabresi,

Distinti Onorevoli Assessori,

Illustre Sen. Giovan Battista Caligiuri

Illustre Sen. Cesare Cursi

Esimio On. Giuseppe Scopelliti, Governatore della nostra Calabria,

 

         E’ con gioia e sono contento di essere qui, stasera.

       

        Sono stato altresì felice di aver ascoltato ieri gli interventi degli autorevoli specialisti e difensori della grande opera che la Calabria e la Sicilia verranno presto realizzata…direi, pensando alla mia prima gioventù, “ un’opera – sogno” di cui eravamo già fieri e orgogliosi di vedere le due più belle regioni mediterranee raggiungersi da questo ponte magnifico che si confondeva nel nostro immaginario con un bellissimo ARCOBALENO.

 

        Domani, questo sogno sarà una realtà, perché un Ponte, amici di Roma, è sempre un segno di civiltà e di progresso.

Come possiamo noi emigrati Calabresi e Meridionali non essere fieri e felici…noi che viviamo in Australia, nelle Americhe, in Europa dove i grandi progetti sono realizzati senza timore e con entusiasmo?

Dove queste immense opere sono ricchezza e benessere per le popolazioni circostanti e orgoglio di un possibile sempre più efficace metodo di comunicazione e di logistica interna e internazionale?

 

        Perché sono stato personalmente partecipe in progetti di questo genere durante la mia lunga carriera professionale, credetemi, ieri sera ero contento di ascoltare gli oratori e operatori che hanno lavorato e che lavorano con impegno per il benessere delle due Regioni, avendo completato le fasi preliminari del Ponte sullo Stretto da realizzare su forma di “ PROJECT FINANCING” che sono normalmente difficili e lunghe per questo genere di opere. Esservi riusciti è una grande performance, nel contesto della crisi Mondiale che ci tormenta da molti anni.

 

        Milioni di Meridionali Italiani saranno felici di credere che MESSINA e REGGIO CALABRIA, presto saranno UNITE in un’INTESA/COMUNE più fraterna, più civile e molto più vicina di quella che esiste.

        Vi parlo così, perché io amo, visceralmente dice mia moglie Francese, la mia terra di Calabria!

 

        Cinquantacinque anni all’estero, in giro per il mondo hanno rafforzato le mie radici e mi obbligano a manifestare la mia gioia e la mia pena pensando a quanto di bello e di buono, ma anche a quanto di meno bello e meno buono avviene nella nostra magnifica e sfortunata Regione.

       

        Questa sera il Vostro messaggio, egregi illustri Signori, è stato molto chiaro: E’ possibile costruire il FUTURO di un sistema CALABRIA, attraverso i finanziamenti pubblici e le opportunità d’intervento che possano esistere, aggiungerei, se la volontà di lavorare e costruire intorno a questo magnifico “ PROGETTO di FUTURO”  esiste e vuole continuare ad esistere!

Permettetemi, da Calabrese emigrato ma spesso presente anche nella nostra Regione, parafrasando Charles de Gaulle, di dire: “ I grandi paesi sono tali, perché hanno voluto esserlo”!

                 

        Vogliamo veramente che la nostra Calabria, il nostro Sud sia ora una terra di benessere, di sviluppo continuo e di pace? Lo vogliamo veramente?

 

        Vogliamo veramente, con il nostro cuore in mano, far si che la Calabria continui ad essere ricordata nel Mondo come MAGNA-GRECIA, la bella Regione degli ulivi giganti e i nostri campi in fiore, i nostri poeti, la nostra pittura, le nostre opere millenarie e la nostra antica saggezza?

 

        Allora ricordiamo quello che Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio BERTONE, Segretario di Stato di Sua Santità, ha detto questa’estate in Sila, accettando l’award “ UOMO dell’ANNO” della nostra Associazione HERITAGE CALABRIA:

 

   “ FIDEM CUSTODIRE CONCORDIAM AUGERE”

 

“UNITEVI, UNITEVI, perché solo l’UNITA’ nella nostra fede in Cristo e nella nostra volontà di fare del bene, può permetterci di andare oltre…di realizzare i nostri progetti, di vedere la nostra gente finalmente più serena”!

         

        Quanta verità vi è nelle parole di Sua Eminenza….perché non vi può essere PROGETTO che possa realizzarsi, non vi possono essere investimenti pubblici ne tantomeno privati se non vi è UNITA’ e CONSENSO in seno alla Famiglia dei responsabili che ci governano.

        Un Paese, una Regione non si governa se una parte di chi ha la responsabilità di farlo, non è più d’accordo, non vuole più, non ci sta più…vuole altro!

 

        NO! Cari amici e egregi signori Onorevoli e Senatori, NO! Così non va…Così non va, perché l’Italia in questi ultimi mesi sta offrendo al Mondo uno spettacolo orribile, non degno di un paese co-fondatore dell’Unione Europea.

Credetemi, cari amici, noi emigrati Calabresi, Meridionali e del Nord- Italia, soffriamo, soffriamo molto, perché durante due anni siamo stati fieri di vedere un’Italia che progrediva con un governo stabile, riformista e utile, utilissimo al progresso economico e sociale del paese…e oggi, a causa dell’egoismo e l’opportunità di una parte dei membri del nostro Parlamento, non eletti ma nominati dai Dirigenti dei partiti perché una ingiusta legge elettorale permette loro di farlo, quindi va CAMBIATA subito, immediatamente senza più aspettare, perché è come un cancro che lacera la vita e la nostra Italia, dicevo sta diventando una Repubblica bananiera…Basta, basta per carità!

                                  

        Devono essere solamente i cittadini, a fine legislatura, a decidere, con il loro voto, se chi ha governato lo ha fatto bene o lo ha fatto male.

 

        Ma bisogna lasciare lavorare in pace, il governo che abbiamo eletto, magari proponendo ai suoi progetti contro progetti possibili, ma sempre rispettando l’etica di governare bene…il Parlamento esiste per questo!

 

        Se non rispettiamo questa regola capillare, allora sarà la rovina della Democrazia e delle nostre Famiglie…sarà la ROVINA materiale e spirituale del BEL PAESE ITALIA!

 

E’ tempo ora di pensare al rispetto dei cittadini che hanno votato, che hanno scelto una guida di governo che deve proteggerli e fare progredire il paese!

E’ necessario far capire al Presidente del Consiglio di promuovere la nuova legge elettorale che permetterà agli elettori Italiani di eleggere i propri rappresentanti del Parlamento Italiano.

 

Questo deve essere fatto subito con priorità assoluta in modo che si  possa continuare a governare l’Italia con la serenità e la certezza che alla fine della legislatura saranno eletti coloro che il popolo avrà nel frattempo giudicato uomini di buon senso, d’onore e d’amore per la Patria e per la gente.         

Noi Emigrati Calabresi, Caro Governatore, a parte raccontarVi quella che è stata, per ognuno di noi, l’esperienza personale di lavoro e di vita, possiamo dirVi che nei paesi dove viviamo vi sono tanti problemi di ordine economico, sociale, infrastrutturale e quant’altro, Vi possiamo però confermare che in questi paesi la preoccupazione maggiore dei dirigenti, politici e non politici, è quella di generare tutte le condizioni necessarie per la CRESCITA del sistema produttivo locale e regionale, principalmente utilizzando tutte le risorse territoriali…senza pensare al MERCATO, perché si ha un desiderio, a volte fantasioso, di affermarsi a tutti i costi come migliore Regione esportatrice nel Mondo dei non più famosi prodotti “ Made in Italy” e non si è più competitivi.

 

        Pensando principalmente all’UOMO e al suo BENESSERE, occorre quindi, Signor Governatore, PROGRAMMARE, PROGRAMMARE, PROGRAMMARE!

 

        Un PIANO PROGRAMMATICO della nostra Regione che tiene in conto l’OCCUPAZIONE come obiettivo principale, vuol dire che si crea LAVORO, quindi ricchezza e sviluppo sostenibile nelle varie e numerose filiere della nostra agricoltura…lavoro nella nostra piccola e media industria di prodotti locali e servizi tecnologici ai quali i nostri giovani laureati per non emigrare, per non fuggire, possono dedicarsi…lavoro nel turismo religioso, di mare e di montagna!

Ricerca avanzata, innovazione, trasferimento tecnologico, e perché no: la Calabrian Valley! E in primis la riforma della Pubblica Amministrazione e della Burocrazia… la questione Morale.

Amministrare bene i fondi FAS, i fondi POR, utilizzare bene le nostre risorse: un vasto programma e un lavoro impegnativo per il Governo Regionale.

        Il Vostro desiderio, Governatore, di lanciare un grande piano per la LETTURA e il DIALETTO va in questo senso, ve ne ringraziamo, perché sapremo FEDERARCI con più passione e voglia di fare meglio.

        Dobbiamo pensare pure all’industria del PROFUMO nel Mondo, riorganizzando, come si deve, la filiera del BERGAMOTTO (come quella del CEDRO), perché è bello, molto bello pensare che il dolce profumo voluttuoso di “SHALIMAR”, di “CHANEL5”, di “POISON”, le belle e meno belle donne del Mondo sono orgogliose di lasciare dietro il loro passaggio, dando una vaga illusione agli uomini che incontrano: vi è in tutto questo un po’ della nostra Calabria…è una grande ricchezza morale, spirituale e anche materiale.

 

        I laboratori chimici non vanno più di moda, e comunque hanno bisogno di questa preziosa materia prima che è il BERGAMOTTO.

 

        La Calabria è sola al Mondo a produrre queste essenze naturali necessarie alla ricerca e alla realizzazione dei grandi profumi.

Dobbiamo organizzare “bene” e con dei principi base precisi la FILIERA del BERGAMOTTO e anche quella del CEDRO.

Questi beni non distruggiamoli, perché sui terreni dove si trovano si vogliono costruire case o palazzi…Dio non ce lo perdonerebbe!

 

        Dateci la SPERANZA e preghiamo Dio che questa SPERANZA sia CERTA!

        In fine devo anche dire che le “ FAMOSE ECCELLENZE”, premiate giustamente da Clubs e Associazioni Culturali, rappresentano meno dell’1% del totale degli Emigrati Calabresi e del Sud Italia nel Mondo.

        Le migliori ECCELLENZE dei nostri emigrati nei vari Continenti sono anche i nostri artigiani, i nostri piccoli imprenditori, i modesti ma dinamici proprietari di pizzerie e ristoranti, gli agricoltori, venditori di frutta e legumi, i nostri operai nelle fabbriche del Mondo, sia di prima che seconda generazione, alla quale si aggiunge disgraziatamente la generazione “Nessuno”. Calabresi e Italiani non registrati ai nostri Consolati, ma che lavorano e vivono nei paesi che hanno saputo accoglierli e dove si fanno onore e sono diventati qualcuno…Ebbene sono tutti loro la nostra cultura moderna globale, il nostro orgoglio…figli d’Italia, paese che dobbiamo amare, perché il nostro è un grande paese, della cui UNITA’ INVIOLABILE, noi Calabresi e uomini del Sud, dobbiamo essere orgogliosi e fieri di aver contribuito a farla nascere, forse non come avremmo dovuto, ma fiduciosi che l’UNITA’ deve affratellare gli uomini e renderli responsabili e solidari.

 

Vi auguro, signori condottieri del nostro avvenire, un buon lavoro e successo nel Governo della nostra Regione e del nostro Paese e vi prego di pensare agli EMIGRATI CALABRESI e del Sud, quelli registrati e quelli in fuga, come una RISORSA, da utilizzare se necessario, ma ai quali avete il DOVERE di riferirVi come Testimonianza vivente delle nostre comuni radici che ci uniscono.

                                              

   Grazie di avermi ascoltato!

Lettera aperta al Sindaco di San Giovanni in Fiore, Dott. Antonio Barile.

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Caro Sindaco,

ho deciso di scriverti per esprimere il disappunto  della  mia famiglia, di tanti cittadini del quartiere e non, e mio personale sulla posizione da te assunta, nel primo pomeriggio di venerdì 19/11 (una delle tre giornate dedicate alla festa dell’albero!!!), circa la vicenda dell’abbattimento dell’abete nel centralissimo quartiere cittadino di via G. D’Annunzio, che ha vegetato, assorbito anidride carbonica e restituito ossigeno (anche se qualcuno, ignorantemente, accusava la pianta di procurargli il ritorno del fumo nel proprio caminetto!!!) a tutti i cittadini ivi residenti, per circa 35 anni, rendendo contestualmente più bello il quartiere ed avendo un ruolo fondamentale nella prevenzione del dissesto idrogeologico! Nel momento in cui sei stato chiamato in causa avresti dovuto, anziché affrontare il caso in modo pilatesco, sospendere i lavori di abbattimento dell’albero, che si stavano svolgendo in modo affrettato, riservandoti di emettere un’ordinanza in merito, previa verifica tecnica, come è regolamentato in tutti i comuni sia per il verde pubblico che per quello privato, e controllare quella che poteva essere la facoltà o meno di uno dei tanti comproprietari, che era lì presente, di portare a compimento quello scempio. Il tuo intervento era dovuto anche perché in quell’occasione, com’è sotto gli occhi di tutti nel filmato pubblicato su You Tube, sul Blog “SGF IN PIAZZA” e su facebook, sono state disattese tutte le norme di sicurezza sul lavoro  ( gli operai, esecutori dell’opera, non erano muniti di alcuna protezione) e quelle di ordine pubblico (non era presente nella zona in questione, che anzi sarebbe dovuta essere stata transennata a priori, alcun rappresentante del comando dei vigili urbani per controllare il traffico). Quindi tu, come primo cittadino e come garante dell’ordine pubblico, nonché garante del rispetto delle regole e del verde pubblico (hai dimenticato la politica di adotta un’aiuola promossa proprio dalla tua amministrazione?), avresti dovuto fermare la “condanna a morte” della pianta. “La natura è nostra, difendiamola” recita uno slogan, ma nella nostra comunità vale, invece, lo slogan “la natura è nostra, distruggiamola”. La tua unica preoccupazione non deve essere soltanto quella di procurare lavoro ai disoccupati della cittadina che ti trovi a governare (impegno sacrosanto!), nonché quella di infierire, a ogni piè sospinto, sulle passate amministrazioni,  ma anche dare risposte a quei cittadini, che, se pure non hanno  problemi di lavoro, desiderano essere tutelati nei loro diritti e nella loro vita quotidiana. Tra i cittadini che ti hanno dato il consenso ci sono anche quelli che cercano in te un valido sostegno per far valere i più elementari principi di civile convivenza pubblica. Visto che nulla hai fatto per evitare la “condanna a morte” di una pianta ad alto fusto in pieno centro cittadino, che rendeva ridente la zona, ora ti si chiede di intervenire in merito al  fabbricato fatiscente, prima nascosto dall’abete, ora sotto gli occhi di tutti, che, come prima e più di prima, non solo è ricettacolo di infezioni,  in quanto numerosi sono i topi che vi scorrazzano liberamente e le carogne di altri animali che vi trovano sepoltura, ma anche pericoloso  per l’incolumità di  tutti coloro che  di lì si trovano a passare, e sono tanti, visto che proprio sotto di esso sono posizionati anche i cassonetti dei rifiuti solidi urbani. Ti evito anche di venire a fare un sopralluogo, allegando alla presente le foto a testimonianza di quanto da me detto sopra, con la speranza che la tua autorità di primo cittadino possa, questa volta, avviando un’adeguata procedura di esproprio, in tempi brevi, ridare lustro al quartiere, con la creazione di una villetta con piante, fiori, panchine e giochi per bambini, visto e considerato che molti dei comproprietari del fabbricato in questione, sono all’estero e non hanno mai posto mano alla sua ristrutturazione.

Questo è quanto!

Ringraziando per l’attenzione

Gabriella Militerno

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Risposta del Dott. Giovanni Militerno al giornalista Mattia Ferraresi coautore, insieme a Martino Cervo, del libro “OBAMA L’IRRESISTIBILE ASCESA DI UN’ILLUSIONE”.

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Dott. GIOVANNI  MILITERNO

 MEDICO CHIRURGO

SPECIALISTA IN OFTALMOLOGIA

 Studi:

Galleria U.Bassi n° 1

40121 Bologna

Tel.:  051/269190, fax : 051/229531 ;

Via N. Bixio n° 20

48100 Ravenna

Tel./fax :  0544/38513

Abitazione:

Via G. Massarenti n°244

40138 Bologna

Tel.:  051/349737

Cell.:  +39335/6071053

E-mail:  militernog@libero.it

 C. F.:  MLT GNN 61M21 D086P

P.I..:   04227950377

 

BOLOGNA 15/11/2010

 

“DUM SUPERIOR STABAT LUPUS……”

( MENTRE IL LUPO STAVA SOPRA…… )

 In merito alle parole in libertà, dette in un incontro pubblico, riguardanti la mia persona, riportate con altrettanta libertà in un libercolo, oggetto esclusivamente dell’interesse/obiettivo di alcuni, stando ai fatti certi e documentabili di mia conoscenza, desidero precisare che :

 

1)      in alcun modo sono mai stato contattato dagli autori manifesti del suddetto libercolo per poter fornire informazioni e documenti certi, riguardanti anche la mia effettiva indicazione quale “Civil Speaker” in Emilia Romagna per la campagna elettorale dell’allora candidato Barak Obama. Pertanto “la raccolta di tutto il copioso materiale di fonti, prove, riscontri e documenti”  è avvenuta senza che io non solo ne fossi informato, ma neanche solo, in qualche modo, coinvolto; d’altra parte nemmeno i pochi lettori del libercolo possono leggere gli estremi di riferimento delle fonti ufficiali preposte alle conferme/smentite di rito e del

 “copioso materiale” d’accusa, riguardante le persone e le personalità citate, non essendo riportati nell’appendice apposita, anche se in questi cosiddetti “libri/inchiesta” d’accusa essa è prevista dalla legge, infatti nel libercolo si citano solo notizie d’agenzia come fossero “il verbo” : GIUDICATE VOI!

 

2)      L’unico documento ufficiale, oltretutto firmato dallo stesso candidato Barak Obama nell’agosto del 2008, che documenta una qualche correlazione tra Gioacchino da Fiore e la sua persona, ne attesta ( non avendola mai smentita ) la sua conoscenza, le sue lusinghe per essere stato accostato in qualche modo a tale storica figura ed i suoi ringraziamenti in generale agli estensori di una lettera di presentazione di un dvd docu-film  su Gioacchino da Fiore, dvd che oltretutto io stesso, insieme ad alcuni miei parenti,  avevo portato personalmente in America a cavallo dell’agosto/settembre 2007  :  ANCORA UNA VOLTA GIUDICATE  VOI!

 

3)       La macchina del fango è potentissima ed io, purtroppo, al momento, non posso competere con essa:  DI NUOVO CONTESTUALIZZATE E GIUDICATE VOI!

 

D’altra parte, rivolgendomi ai miei concittadini, in circa 20 anni di impegno civile nell’innovazione, rinnovamento e semplificazione delle istituzioni , così come ho cercato anche di fare nella mia città con il COMITATO CITTADINO PER LE PRIMARIE aperte, vere e per tutti, sempre tra il popolo, con il popolo, per il popolo,  ho subìto ogni genere di attacco, invettiva, falsità, denigrazione, etc., ma, ricordando un motto latino che definisce i nomi come le conseguenze delle loro azioni, da milite eterno continuerò e continueremo a combattere per la giustizia, la verità e la libertà nonostante tutto, sicuri che un giorno esse vinceranno comunque.

                                 

GIOVANNI MILITERNO

Risposta del Presidente Internazionale “HERITAGE CALABRIA”, François Xavier Nicoletti, all’articolo del PD sangiovannese apparso su “Calabria Ora” del 30 agosto 2010.

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“HERITAGE CALABRIA”

  Associazione degli Emigrati

  Emigrants’ Association “onlus”

 

 Francois Xavier Nicoletti 

Fondatore, V. Presidente

Internazionale

 

“L’Abate della Speranza”

      “The Abbot of the Hope”      

 

San Giovanni in Fiore 01.09.2010

 

 

   COMUNICATO

 

L’Associazione di Emigrati Calabresi nel mondo Heritage Calabria manifesta energicamente la sua avversione e il suo profondo disaccordo con quanto comunicato sui giornali dal PD di San Giovanni in Fiore in riguardo alla presenza di Sua Eminenza Cardinale Tarcisio BERTONE nell’Abbazia Florense il 18 Agosto per  ricevere l’Award:

 “ The man of the year”

 “ L’uomo dell’anno “      

che Heritage Calabria ha voluto presentare a Sua Eminenza, il Segretario di Stato di Sua Santità.

 

L’avvenimento è stato una festa di Heritage Calabria destinata a confermare la fede degli Emigrati Calabresi, meridionali, delle isole e del Nord Italia a Gesù Cristo, nostro Redentore e al suo Rappresentante sulla Terra, il Santo Padre, nella persona del Suo Segretario di Stato.

 

Non facevano parte di questa festa, sinceramente voluta e organizzata da Heritage, né la politica né i politicanti. Heritage Calabria non ha invitato Mario Caligiuri et Franco Laratta, come Autorità Politiche, ma unicamente perché sono parte dei “ Magnifici Cento” di Heritage, che ha invece invitato il Presidente – Governatore della Calabria, assente per ragioni di altri impegni.

 

I politici Caligiuri e Laratta non interessano la nostra Associazione di Emigrati che resta totalmente estranea ai commenti e alla rabbia del PD, fabbricati unicamente per gelosia e inquietudine di un continuo loro fallimento morale, culturale, sociale e politico.

 

Per ovvie ragioni Heritage ha dovuto invitare le Autorità Religiose della Regione, come vuole il Protocollo Pontificio, e con piacere le Autorità Civili e Militari che lavorano e onorano la nostra Regione con passione e orgoglio.

Heritage ha, altresì, invitato tutti i cittadini Sangiovannesi che hanno con la loro presenza e il loro entusiasmo reso felice Sua Eminenza.

 

La visita di Sua Eminenza. il Cardinale BERTONE non è stata e non poteva essere considerata una visita ufficiale in Calabria da parte del Segretario di Stato Vaticano, ma una visita privata per ricevere l’award di Heritage Calabria:

 

 “ Uomo dell’anno 2010”

 

un evento certo eccezionale, ma bello e significativo per gli Emigrati e gli uomini di buona volontà.

 

Affermare che il giovane Sindaco di San Giovanni in Fiore Antonio Barile e la sua giovane Giunta non sono stati capaci di “gestire” l’evento, è una calunnia alla quale i cittadini Sangiovannesi sono totalmente estranei e riflette unicamente il pensiero di uomini senza scrupoli né coscienza, né fede né rispetto delle regole e vivere civile.

 

Il comportamento Bolscevico è ormai considerato ANTIQUATO e le tre Amministrazioni precedenti, facendone uso, hanno provocato dei guasti insanabili e molto gravi di cui San Giovanni in Fiore è stato Vittima.

 

Il nuovo Sindaco e la sua giovane Giunta dovranno lavorare senza tregua e dovranno denunciare e proporre…proporre e operare con l’aiuto di tutti cittadini.

 

Perché pensiamo che le parole a noi rivolte dall’Eccellente Ospite nell’Abbazia Florense, sono parole di carità e di fede Cristiana, sono parole che devono guidare il nostro comportamento e i nostri pensieri e sentimenti, ci asteniamo di dire quanto potremmo in difesa della verità e dell’onestà, spinti dal desiderio di una difesa morale, ma memori delle parole di Gesù sulla Croce:

 

 “ Padre, perdona loro,

perché non sanno quel che fanno”

 

 

 Francois Xavier Nicoletti

Lettera aperta di Francois Nicoletti.

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“Perché amo il paese dove sono nato, dove riposano Mamma, Papà, il mio adorato figlio LAURENT, la cara sorella LIDIA….e tanti amici e parenti che hanno saputo rendere felice la mia infanzia e la mia prima gioventù….il paese dove un giorno io ritornerò per sempre….il mio paese in Fiore”.

 

 

Il nuovo Sindaco di SGF

 

La necessità di accettare la candidatura dell’Onorevole Franco Laratta da parte di tutti i Sangiovannesi è evidente, giustificabile e provvidenziale. Perché?

Primo: Franco Laratta non fa parte di coloro che hanno nel passato operato sempre male e mai in favore dello sviluppo economico del paese.

Semmai dobbiamo a lui tante iniziative che hanno permesso un’apertura verso uno sviluppo CULTURALE GENERALE e un’attenzione particolare verso i GIOVANI.

Secondo: Franco Laratta ha sempre considerato il suo impegno verso i PARTITI ai quali ha aderito con onestà e abnegazione e ora, sempre onestamente, sta assistendo al naufragio del sistema “ PARTITO – POLITICA” e questi recenti eventi ci obbligano a pensare e credere che Egli ne saprà trarre le più sagge conclusioni, delle quali la più importante è quella di dedicarsi al bene, allo sviluppo e alla serenità del paese dove è nato, restando per ancora 3 anni al servizio dell’Italia, rappresentando il SUD, nel Parlamento Nazionale. Dopo si vedrà.

Terzo: I francesi dicono: donant-donant, che vuol dire: Io ti do, tu mi dai !

           I Sangiovannesi daranno il voto e la loro fiducia a Franco Laratta…..Franco Laratta darà al popolo Sangiovannese una NUOVA AMMINISTRAZIONE, sana, onesta, trasparente! Franco Laratta saprà scegliere i suoi collaboratori e assessori della Giunta Comunale non in merito ad un’appartenenza partitica, ma in MERITO ALLE CAPACITA’ che devono essere e rappresentare l’identità dei nuovi responsabili del Governo Comunale di SGF, seguendo questa svolta epocale che l’Onorevole Franco Laratta invoca a chi vuole intenderlo.

           Bastano queste due condizioni per fare di Franco Laratta l’eroe del nostro futuro e dei nostri giovani in questa terra tormentata della Sila e del Marchesato e anche un Onorevole del Parlamento Italiano con la O maiuscola, nel vero senso della parola, dell’onore e de l’onestà. Il nuovo sindaco sarà un Sindaco libero e lavorerà per il popolo e con il popolo per quanto riguarda lo sviluppo economico e la vita amministrativa di SGF. Al Parlamento Italiano agirà secondo la sua coscienza con trasparenza e onestà politica: di tutto questo SGF sarà fiero e potrà certamente beneficiarne.

Quarto: I partiti e i partitini, le associazioni e i clan che hanno voluto nel passato e come ancora tentano nel presente, di voler “CONTARE”, per ragioni e interessi personali o di casta si sbagliano…..i tempi sono cambiati, gli usi e i costumi anche.

Non si può più concepire il “compare” che pretende CONTROLLARE più di 700 voti che mette a disposizione del candidato a sindaco a condizione che suo figlio o suo nipote divenga assessore ai lavori pubblici! E’ tempo di vivere e operare Cristianamente, con responsabilità e senso etico, sperando nella saggezza di tutti i cittadini, uomini e donne che vogliono un futuro migliore: il nostro Onorevole Franco Laratta può essere tutto questo, perché è un uomo libero.

 Quinto: Ognuno di noi, deve agire con coscienza e per il bene comune…..ognuno di noi deve rinunciare ai sogni impossibili, alle conquiste ingiustificate e alle pretese egoistiche, al personalismo e all ”affare”, non tanto chiaro che si potrebbe presentare!

           Così si lavora per gli altri e la serenità è assicurata….come sereni saranno gli Amministratori che lavorano per tutti i cittadini.

Per finire, vorrei dire a TUTTI i miei compaesani, amici e fraternamente uniti in Gesù Cristo nel quale crediamo, che se noi tutti abbiamo capito come stanno le cose e se Franco Laratta, candidato a Sindaco di SGF ci dice e ci ripete che ha capito anche lui, non pensate che sia venuto il momento tanto atteso di unire tutte le forze del paese e governarlo con sapienza e onesta?

Che Dio protegga SGF e che l’Abate Gioacchino ci guidi…..dopo 9 secoli è tempo che si decida a farlo veramente e con impegno, prima che diventi Santo!.

 

                                                                                                

 

                                                                                                 Con fraterno affetto,

                                                                                              Francois Xavier Nicoletti

 

Accorato appello per San Giovanni in Fiore da parte del Presidente dell’Associazione degli Emingrati “HERITAGE CALABRIA” FrancoisXavier Nicoletti attraverso il blog.

Carissimo,
il testo della lettera di Pippo Callipo a noi emigrati puo darti uno stimolo a inviarla sul tuo blog,trasmettendo il tuo pensiero sulla situazione che si vive a Sangiovanni come pure in Calabria…pensiero che hai chiaramente espresso nei tuoi messaggi quotidiani a noi tutti.
 Forse é la volta buona per cambiare rotta e avviarci verso un destino piu generoso e comunque piu giusto per il nostro popolo.La Calabria ha un ruolo importante nell`EUROPA di domani,ma noi calabresi dobbiamo esseri coscienti delle nostre responsabilità e mutare il nostro comportamento e le nostre analisi…aumentare i nostri sforzi cercando in tutti i modi di migliore la nostra ricerca verso una cultura piu sociale,piu umana,piu universale.
 E Sangiovanni in Fiore?
  Uno sforzo particolare deve essere fatto da chi sente passione e amore per quest nostro afflitto paese e tentare  di costituire un ” COMITATO “di uomini capaci di parlare,spiegare,convincere gli amici, i paesani,confidenti e non confidenti,simpatici e a volte noiosi,calmi e nervosi,vecchi politici e simpatizzanti di ogni sorta di “setta”creatasi nel nostro ormai irrequieto paesello…insomma parlarsi e convincersi che TUTTI NOI portiamo sulle nostre spalle la responsabilità dell`auspicato cambiamento!
 L`esperienza organizzativa ed umana delle “Primarie Sangiovannesi”,andate  allo sfando per colpa di chi sapeva e voleva solo perdere tempo e farlo perdere a chi poteva utilizzarlo piu proficualmente,puo certamente ora servire per il bene del paese e per profittare di tutti gli insegnamenti dei quali ha beneficiato chi ha lavorato con passione e ardore,perché voleva il bene del paese: ecco.ora vi é l`occasione e l`opportunità di lavorare e con ardore tentare di scegliere una persona,un sangivannese,un paesano onest e buono,capace di amministrare bene il nostro territorio.
 Io penso che questa dovrebbe essere oggi la tua battaglia.Certo non ho titoli ne merito che tu  mi dia ascolto,ma io ho ascoltato il tuo appello quando hai aperto il blog e sono sinceramente convinto che a Sangiovanni vi é tanta gente e tanti giovani disposti come me a dare inizio a questa sfida per riscattare il paese di Gioacchino e tentare di procurarci un po di benessere,dopo tante sofferenze morali e fisiche.
   Vedi tu.
Un augurio di buone feste e un saluto fraterno,
 FrancoisXavier Nicoletti
LETTERA APERTA DI PIPPO CALLIPO AGLI EMIGRATI CALABRESI

Cari Amici,

 

mi rivolgo a Voi che da tempo siete lontani dalla nostra Calabria.

Terra che avete dovuto abbandonare ma che, sono certo, è sempre nei Vostri cuori.

A Voi desidero rivolgermi per rendervi partecipi delle ragioni della mia scelta di candidarmi alla presidenza della Regione Calabria.

La realtà che quotidianamente viviamo in questa Regione è drammatica.

Molte aree sono in mano alla mafia ed alla cattiva politica,
la sicurezza del cittadino è a rischio, la legalità marginale, imperversano codici, regole e metodi che non sono quelli dello Stato.

La salute dei cittadini e del territorio è solo oggetto di interessi politici e clientelari.

I “prenditori” fanno buoni affari, mentre per noi imprenditori vivere ed operare in Calabria è diventato sempre più un atto eroico.

I giovani sono costretti ad emigrare in cerca di un futuro, , esattamente come un secolo fa.

In questo triste scenario ho sentito il dovere morale di raccogliere l’esortazione dei tanti Calabresi che mi hanno chiesto – dopo anni di battaglie a favore dello sviluppo socio-economico di questa terra – un mio impegno personale alle prossime elezioni regionali.

Ridare dignità alla Calabria, ulteriormente impoverita da questi moderni “barbari”, e renderla  semplicemente una regione “normale” sono gli obiettivi del mio impegno.

Voi, che avete provato il dolore del distacco dalle Vostre radici e dai Vostri affetti, potete certamente comprendere i sentimenti che animano questa mia scelta.

Per tale motivo proprio con Voi – molto spesso ignorati dalle istituzioni calabresi perché lontani e non più nel subdolo gioco del potere – vorrei aprire un ponte ideale ed avviare un dialogo concreto in modo da ricevere preziosi suggerimenti e indicazioni, per cercare di rilanciare e “rianimare” questa nostra, nonostante tutto,  amata Calabria.

A questo scopo chiunque volesse rispondere a questo mio appello può farlo scrivendomi direttamente al seguente indirizzo di posta elettronica: calabresi@callipopresidente.it

Ve ne sarò grato.

 

Con sincera amicizia e cordialità.

 

Filippo Callipo